L’Euclide di Oliver Byrne, Inghilterra 1847

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E’ considerato uno dei capolavori dell’Inghiliterra vittoriana. In un’asta nel 1996 ne è stata venduta una copia a 3220 dollari. Pubblicato nel 1847 da William Pickering e stampato da Chiswick Press, I primi sei libri degli elementi di Euclide è uno stranissimo libro: un matematico inglese di nome Oliver Byrne ha voluto semplificare (o solo rendere più bella la già meravigliosa eleganza di Euclide?) i teoremi di Euclide sostituendo, dove possibile, un elemento geometrico alla parola che lo rappresenta. Un triangolo isoscele sta per la parola “isoscele, un semicerchio dal posto della parola “semicerchio”, etc.
Che con questo metodo il pensiero di Euclide risulti più semplice o più ostico, è da decidere, quello che è certo è che il libro di Byrne è un capolavoro di composizione astratta, realizzato decenni prima che la Bauhaus dettasse le sue leggi, che il surrealismo inventasse nuovi linguaggi o che Kandisnsky liberasse la forza pura dei colori.

La copia da cui sono state tratte queste immagini è conservata nella biblioteca della University of British Columbia.
POTETE SFOGLIARE TUTTO IL LIBRO SUL SITO DELLA BRITISH COLUMBIA.

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Cartolina dal salone di Montreuil 2011

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Il viaggio a Parigi per il Salone di Montreuil ogni anno mi fa lo stesso effetto: la sera prima di partire spero che durante la notte mi salga la febbre, come quando ero piccola e non volevo andare a scuola (cioè tutti i santi giorni). Poi la sveglia alle 5, un taxi che fila via verso l’aeroporto, le prime luci del mattino su una Barcellona ancora intorpidita dal sonno, e sono di colpo sveglia, lucida, felice come un’innamorata. Quali sorprese mi aspettano? Quanti libri? Parigi, Parigi, Parigi!
Il primo giorno ho deciso che lo avrei dedicato a una mostra: “Des jouets et des hommes” al Grand Palais (fino al 23 gennaio).
Brutta l’organizzazione della mostra, banale il percorso, ma meravigliosi i giocattoli, da svenire, ce n’erano di tutte le epoche e di tutte le fogge, dal 500 a.C ad oggi, dalle bambole in terracotta ai Pokémon. Se amate i giocattoli antichi, merita un viaggio. Commovente un bassorilievo greco in cui una bambina offre ad Afrodite la propria bambola, per diventare grande.

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A Parigi quest’anno si poteva stare fuori senza gelare. Un piacere uscire dal forno del Salone (temperature che sfiorano i 30 gradi) e mangiare un panino al sole con qualche amica.

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Proprio pochi minuti dopo la foto scattata qui sopra, una giovane illustratrice mi si presenta dicendomi: Ciao. Sono tua cugina. Ed era vero! Ho una cugina che non sapevo di avere. Nipote del fratello di una nonna, va sui trampoli come andavo io alla sua età, fa l’illustratrice e ha un sorriso delizioso. Insomma, è stato amore a prima vista.

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Qui sotto la riunione de LeFiguredeilibri. Abbiamo sfogliato insieme alcuni progetti. Mi sembravano tutti belli. Ognuno diceva la sua in un clima di scambio, ricco di suggestioni e stimoli. Ho conosciuto illustratori che non conoscevo, tra cui Daniela Tieni che ci ha mostrato le sue sensibili tavole; e rivisto illustratori amici e ex-allievi: Ninamasina, Ana Yael, Enrica, Eli… Presente anche Valentina Mai (che ringrazio per le foto) che quest’anno si è lanciata in un progetto editoriale non da poco: insieme a Kite edizioni hanno fondato la casa editrice Passepartout, ed erano presenti col loro stand.
Buonissima la cena a base di Cous-Cous in dolce compagnia di Paolo Canton e tanti illustratori (eravamo una tavolata di 15 persone!). Siamo poi tronati a piedi da Nation al centro di Parigi. Passeggiava con noi anche Alessandro Sanna.

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Il Salone di Montreuil è molto diverso da quello di Bologna. Intanto, ad eccezione del lunedì, è strapieno di bambini. Bambini che divorano libri seduti su ginocchie di mamme, bambini soli che cercano il loro libro del cuore (in alcune classi in visita ogni bambino può scegliere un libro da comprare), bambini seduti sulle scale che mangiano panini e sfogliano libri… (Insomma, la sensazione è forte che in Francia i bambini abbiano un rapporto coi libri molto “coltivato”). A Montreuil, tutti i libri sono in vendita. Non ci sono scambi di diritti tra editori, ma solo scambi di sorrisi (e/o saette).

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Qui sotto uno dei miei illustratori preferiti. Jean-Vincent Senac è un raffinato editore indipendente, che auto-edita i suoi libri. Per ringraziare lui e la sua compagna dell’ospitalità a Parigi, ho lavorato qualche ora nel suo stand. Mi sono divertita un sacco. Vedere il Salone da “dietro il banco” è un’esperienza interessante.
Davvero non sembrava, dal numero di visitatori e dalla voracità di acquisti, che stessimo attraversando un periodo di crisi economica.

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Il bellissimo Frida e Diego, una favola Messicana di Fabian Negrin (di cui ho intenzione di parlarvi presto) dominava l’entrata del Salone riempiendo mezzo stand delle edizioni Seuil.

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Ed ecco Fabian Negrin intento a rilasciare dediche. Dovete sapere che al Salone gli illustratori sono le vere star. Code chilometriche di gente per avere una dedica illustrata!

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Beatrice Alemagna mentre dedica Cette gigantesque petite chose allo stand di Autrement.

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Qui sotto Gabriel Pacheco, ospite d’onore del Salone, ed io, mentre dedichiamo il nostro libro Il grande viaggio (Le grand voyage, edito da OQO Francia). Era la prima volta che incontravo Gabriel: una persona squisita, dal pensiero raffinato. Pensa e pesa le parole con la stessa delicata cura con cui disegna. E’ stato un piacere conoscerlo.

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Qui sotto la nostra emigrata parigina Silvia Santirosi, che dedica emozionata il suo libro El tren (OQO).
Insieme a Giulia Sagramola e altre 18 illustratrici italiane, Silvia ha partecipato a “Notre file rouge”, un’esposizione italiana a Montreuil tutta al femminile (vedi post).

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Libri nuovi e nuove tendenze, dovete perdonarmi, non ho avuto tempo di studiarle. Tra il lavoro allo stand di Jean-Vincent Senac e qualche appuntamento, i giorni sono volati via. Ma ho trovato qualche bel libro, e ve ne parlerò presto. Una cosa però che saltava all’occhio, era la quantità di nuove collane dedicate all’illustrazione fotografica (tutte, non si sa perché, dal sapore un po’ troppo vintage).
E i vostri libri preferiti quali sono stati?

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Quest’anno la mostra al Salone era dedicata al circo. L’ho trovata un po’ deludente. Belle le illustrazioni di Sara, che dal vivo rendono molto di più. E interessanti alcuni costumi circensi disegnati e realizzati da Émmanuelle Houdart.

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Un’illustrazione di Sara alla mostra sul circo, al piano sotterraneo del Salone.

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Per finire in bellezza sono finita alla festa di Actes Sud, che è una casa editrice che sta diventando sempre più grande. Oltre a Thierry Magnier e le Editions du Rouergue, tra le altre, quest’anno alla festa è stato annunciata l’incorporazione (si dice così?) della piccola e magnifica casa editrice Helium. Sembravano tutti contenti. Io mi sono abbuffata di piatti libanesi (squisiti!), e ho fatto la posta a Kitty Crowther per strapparle la promessa di un’intervista.
Nell’ultima foto qui sotto potete vedere (sì sì, sono proprio loro! Parigi fa quest’effetto) scatenati in un ballo a due, Grazia Gotti e Davide Tolin, della Giannino Stoppani (la loro Cartolina di Montreuil su Zazie News).

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Ecco, è finita. Un bagno di libri, folla, amici, che ogni anno mi lascia stordita e piena di nuove idee. Al prossimo Salone!

Ps: vi consiglio di leggere anche l’esauriente post sul Salone di Montreuil 2011 fatto da Cristina Clerici su La Scatola de Tè, anche se personalmente non ho notato l’omologazione di cui lei parla. Piuttosto ho avuto la sensazione che ci si abitui visivamente alla qualità delle edizioni francesi, e che anno dopo anno si perda un po’ la freschezza della sorpresa.

Guarda i libri preferiti dei lettori di LeFiguredeilibri a Montreuil 2010
Guarda la Cartolina dal Salone di Montreuil 2009
Guarda la Cartolina dal Salone di Montreuil 2008


“Alice in wonderland”, films e animazioni

Carissimi Invisibili, sono appena rientrata da Parigi contenta, stordita e stanca come sempre quando finisce un Salone del Libro. Datemi qualche giorno per preparare un post. Se avete voi cose da raccontare, non esitate a spedirmi i vostri resoconti/innamoramenti-libreschi-parigini. Intanto vi lascio con questi frammenti di films su Alice nel Paese delle Meraviglie. Mi piace tanto quello di Jonathan Miller che ho scoperto per caso.


Cecil Hepworth 1903 (muto)


Alice in Wonderland (1933 film), directed by Norman Z. McLeod, US


Lou Bunin, 1949, animazione (musical)


1951 Walt Disney Animation Studios


Life’s a Game – Hanna Barbera’s Alice in Wonderland 1966


Jonathan Miller, 1966 (prodotto dalla BBC per la televisione)


Jan Å vankmajer, 1988

Mancano all’appello altri documentari/spettacoli televisivi/film, tra cui:
Alice’s Adventures in Wonderland (1910 film) Edwin Stanton Porte
e Alice di Tim Burton (orribile).


Identità di un illustratore: Pia Valentinis

Intervista di Anna Castagnoli a Pia Valentinis

poe1Pia Valentinis, Il mistero di Maria Roget e da La lettera rubata, Edgar Allan Poe.
In uscita per Nuove Edizioni Romane (dicembre 2011)

Illustrare è…?

Raccontarsi.??

Quale è il tuo rapporto con il colore/la linea/la carta?

Lavoro poco a colori, quel poco è sempre segno (ad esempio, l’acrilico: tante pennellate con pennello sottile. O la matita: tantissime linee una a fianco all’altra), sempre molto controllato.

Ti mando però un disegno che ho fatto per un libro che uscirà l’anno prossimo (sugli alberi, fatto assieme a Mauro Evangelista per la Rizzoli).

quercia_piccolaPia Valentinis, La quercia

In questo disegno ho fatto prima la pianta che sbuca dal terreno. Quando sono arrivata alle radici ho lasciato andare la mano (quello era un momento emozionante per vicende personali). Le radici sono venute tremolanti, molto più vitali. Credo che a volte sia bello lasciar andare le mani, concedersi imprecisioni, tentennamenti. Vorrei riuscire a farlo più spesso.

La carta è un gran piacere, tattile soprattutto, ma anche olfattivo.

Quale è il tuo rapporto con i limiti della pagina (o doppia pagina) del ?libro?

Mi danno sicurezza.

Nella tua opera, quale è il tuo rapporto con la realtà?

Nel tempo è migliorato. Sono più attenta ai dettagli reali, o almeno verosimili. Mi rendo conto che più mi avvicino al reale, meno ho paura dell’indefinito. Guardo quasi sempre prima di disegnare, non invento niente.

poe4Pia Valentinis, Il mistero di Maria Roget e da La lettera rubata, Edgar Allan Poe.
In uscita per Nuove Edizioni Romane (dicembre 2011)

Nella tua opera, quale è il tuo rapporto col tempo?

Mi viene da dire: non basta mai. Alla fine dei libri (quando non ne posso più) per esperienza so che devo rallentare, per non perdere concentrazione e piacere.

All’interno del foglio è importante mantenere la stessa intenzione dall’inizio alla fine perché ci sia freschezza, quindi bisogna trovare un equilibrio tra velocità e lentezza.
Di solito disegno scene lente, i miei personaggi non corrono quasi mai, e se lo fanno il paesaggio parla lentamente per loro.

poe5Pia Valentinis, Il mistero di Maria Roget e da La lettera rubata, Edgar Allan Poe. In uscita per Nuove Edizioni Romane (dicembre 2011)

Illustrazione e parola: quale dovrebbe essere la loro relazione ideale?

Relazione alla pari: rispetto, comunicazione e comprensione profonda reciproca.

Se dovessi riassumere in una frase quello che hai cercato attraverso la tua?opera durante la tua carriera? E domani?

Un tempo cercavo lo stile, ora cerco l’autenticità. Cerco la più sincera espressione di me. E’ difficile, credo non mi basterà questa vita.

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Pia Valentinis, Il mistero di Maria Roget e da La lettera rubata, Edgar Allan Poe. In uscita per Nuove Edizioni Romane (dicembre 2011)

Vi ricordo che l’opera di Pia Valentinis sarà in mostra a Macerata dal 3 al 20 dicembre. per informazioni:
Info Fabbrica delle favole 0733 231740
info@fabbricadellefavole.com


Concorso Tapirulan: mostra “Privacy” a Cremona, dal 3 dicembre

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A Cremona, il 3 dicembre alle ore 17, inaugura (Santa Maria della Pietà) la  mostra Privacy, con i vincitori e selezionati del concorso Tapirulan 2011. Ci sarà anche una sezione speciale: “Da capo a piedi”, dedicata a Roberto Innocenti con l’esposizione di oltre 70 sue opere originali.
Il 4 dicembre ci sarà l’incontro con gli autori selezionati, con Roberto Innocenti e (forse) Guido Scarabottolo e Tony Wolf. Insomma un week-end tutto dedicato all’illustrazione e agli illustratori. Da non mancare!
Per informazioni:
http://www.tapirulan.it/
redazione@tapirulan.it


Appuntamento Lefiguredeilibri a Montreuil 2011

Anche quest’anno se vi fa piacere possiamo incontrarci a Montreuil, al Salone del Libro. L’appuntamento LeFigureDeiLibri sarà VENERDI 2 DICEMBRE POMERIGGIO alle 14:30 al Livello-1 (sotterraneo) dove c’è il bar (sparando che anche quest’anno ci sia il bar). Se non dovesse esserci il bar, ci sarà sicuramente la zona dove gli editori ricevono gli illustratori, ci vediamo lì come seconda opzione. Ci riconosceremo! (spero).

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L’appuntamento LeFigureDeiLibri del 2009, a Montreuil.

Se qualcuno fosse ancora alla ricerca di un posto dove dormire, due illustratrici hanno disdetto all’ultimo minuto un ostello in zona Bastille, e c’è quindi una mia allieva che cerca due compagne di stanza. Chiede anche se qualche altra illustratrice raminga avesse voglia di vistare il Salone o qualche mostra a Parigi con lei, che è rimasta sola. E’ una mia allieva ed è molto simpatica (se mi scrivete oggi a lefiguredeilibri(at)gmail.com vi do il suo l’indirizzo mail).

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Se vi fa piacere, io sarò anche a fare dediche insieme a Gabriel Pacheco per il nostro libro Il grande viaggio, sullo stand della OQO sabato 3 dicembre dalle 18 alle 19. Ci saranno anche delle proiezioni del video di animazione tratto da Il grande viaggio i giorni:

mercoledì 30 a 11h, 14h30, 15h30 ;
giovedì 1 a 10h30
domenica 4 a 16h30.
Pôle cinéma d’animation
D58 au niveau 1.

A presto!
Anna