Mostra Illustratori Bologna 2009: Martina Merlini

martina_merliniMartina Merlini, immagine selezionata alla Mostra Illustratori 2009, Bologna

Dopo il dibattito sulla Mostra Illustratori 2009, ascoltiamo il punto di vista di uno degli illustratori selezionati quest’anno: Martina Merlini

Innanzitutto complimenti per la selezione!
Prima domanda: le tavole sono state fatte ad hoc per Bologna o facevano parte di un altro progetto/ di un libro?

Le tavole che ho inviato a per la selezione di Bologna facevano parte del mio progetto di tesi dell’istituto europeo di design di Milano che prevedeva realizzazione delle 5 tavole per il concorso relativo alla fiera.

Hai già pubblicato libri? Quanti?

Ho pubblicato un piccolo libro spedibile tal titolo Cafè Hadid, scritto da Giovanno Fantasia ed edito da Schiaffo edizioni

Cosa pensi della qualità della mostra di quest’anno? (della scelta dei giurati, del suo allestimento, dello stile “in vogaâ€-se ne hai individuato uno o diversi…etc)?

Riguardo alla mostra di quest’anno trovo che sia stata meno entusiasmante di  quella dell’anno scorso.
Quello che tu hai sottolineato rispetto alla mancanza di narrazione nelle tavole selezionate credo fosse abbastanza evidente. Tuttavia sono stata piacevolmente sorpresa nel constatare la presenza un grande numero di illustratori iraniani o filo iraniani che io tanto amo;
Credo che questo sia sintomo di una direzione che i giurati volevano evidenziare nella mostra di quest’anno, direzione che l’illustrazione sta prendendo ormai da qualche tempo, forse meno “per bambini†ma a mio parere qualitativamente molto alta e in qualche caso assai più vicina all’ambito artistico piuttosto che a quello illustrativo.
In definitiva i filoni principali che ho potuto riscontrare oltre a quello iraniano sono:
-quello italiano che rispetto agli anni precedenti si presenta molto meno “italiano†del solito, per tecnica, soggetti e narrazione… mi ha piacevolmente sorpresa.
-un solido filone giapponese che in qualche caso mi è parso distaccarsi dallo classico stile orientale.

Avresti preferito poter allegare alle tue immagini una storia o un testo?

Avrei di certo preferito allegare alle mie illustrazioni un testo, anche breve o qualche frase per ognuna.
Credo che così facendo si potrebbe ovviare alla problematica della mancanza di narrazione e continuità, o perlomeno integrare l’immagine con il testo aiuterebbe giurati e spettatori a comprenderne il significato che resta a volte troppo oscuro.

Pensi che sia giusto che la mostra sia aperta democraticamente a tutti (professionisti e principianti) o preferiresti due sezioni distinte?

Non credo debbano essere istituite due sezioni distinte anche perché non credo che sia la quantità delle pubblicazioni a fare di un illustratore un bravo professionista.

Tutti gli illustratori sognano di far parte di questa mostra, ora quali altri traguardi ti prefiggi? Un nuovo concorso? Un sogno nel cassetto?
Il mio sogno nel cassetto ora sarebbe pubblicare il mio primo vero libro per bambini con un editore (italiano o straniero) che abbia nella sua “scuderia†illustratori che ammiro.
Mi piacerebbe riuscire a fare dell’illustrazione il mio mestiere perché trovo che nulla può renderti più felice del vivere facendo ciò che più ami giorno dopo giorno.


Mostra Illustratori Bologna 2009: Claudia Ranucci

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Claudia Ranucci, Cierra los ojos, Thule edizioni (Spagna)

Dopo il dibattito sulla Mostra Illustratori 2009, ascoltiamo il punto di vista di uno degli illustratori selezionati quest’anno: Claudia Ranucci

Innanzitutto complimenti per la selezione!
Prima domanda: le tavole sono state fatte ad hoc per Bologna o facevano parte di un altro progetto/ di un libro?

Grazie mille!
No, le illustrazioni provengono da un album chiamato “Cierra los ojos”, già editato da Thule (Barcellona) a febbraio di quest’anno

Hai già pubblicato libri? Quanti?
Sì, una trentina

Cosa pensi della qualità della mostra di quest’anno? (della scelta dei giurati, del suo allestimento, dello stile “in vogaâ€-se ne hai individuato uno o diversi…etc)?
Erano vari anni che non passavo per Bologna e rispetto alle ultime edizioni che ho avuto occasione di vedere, questa mi è sembrata più “omogenea” in quanto a livello qualitativo. Stili “in voga”? Probabilmente un certo gusto per immagini “cupe” e “adulte” (anche se è un termine poco appropriato).

Avresti preferito poter allegare alle tue immagini una storia o un testo?
In questo caso la frase posta nelle etichette era sufficiente, ma in altri anni, sì, ho sentito questa necessità.

Pensi che sia giusto che la mostra sia aperta democraticamente a tutti (professionisti e principianti) o preferiresti due sezioni distinte?
Bella domanda… In principio non mi sembra un problema, certo che forse per i più giovani sarebbe una chance in più, anche se… qual’è il limite del “principiante”? Un numero X di libri pubblicati? Ci sono illustratori che si “concedono” un libro all’anno e sono comunque molto riconosciuti… non saprei…

Tutti gli illustratori sognano di far parte di questa mostra, ora quali altri traguardi ti prefiggi? Un nuovo concorso? Un sogno nel cassetto?
Beh, adesso che mi sono tolta questo “sassolino” voglio vedere che cosa comporta, per ora spero solo di poter fare dei buoni libri e continuare a crescere. I sogni mi piace tirarli fuori dal cassetto, anche se a volte si impolverano un po’, ma almeno li hai sempre sott’occhio!


Intervista Mostra Illustratori Bologna 2009: Luisa Gialma

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Incisione di Luisa Gialma
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Incisione di Luisa Gialma

Dopo il dibattito sulla Mostra Illustratori 2009, ascoltiamo il punto di vista di uno degli illustratori selezionati quest’anno: Luisa Gialma (sezione non-fiction)

Innanzitutto complimenti per la selezione! Prima domanda: le tavole sono state fatte ad hoc per Bologna o facevano parte di un altro progetto/ di un libro?
No, le tavole appartengono ad una mia ricerca personale sulla tecnica incisoria, la scelta di inviarle a Bologna è avvenuta in un secondo momento.

Hai già pubblicato libri? Quanti?
Due limitati ad alcune scuole in veneto.

Cosa pensi della qualità della mostra di quest’anno? (della scelta dei giurati, del suo allestimento, dello stile “in vogaâ€-se ne hai individuato uno o diversi…etc)?
Penso che, come ogni anno, sono state fatte delle scelte che possono essere condivisibili o no, alcuni lavori li ho trovati più interessanti, altri meno, ma tutto sommato mi è piaciuta. Ho notato l’importanza che è stata data alla  tecnica compositiva, più curata meno improvvisata, a livello di contenuto alcune immagini raccontano più di altre ma per dare una valutazione ci vorrebbe più tempo e più conoscenza.

Avresti preferito poter allegare alle tue immagini una storia o un testo?Credo che le tavole debbano parlare da sole, nel mio caso, partecipando nella categoria non Fiction, non ne ho sentito l’esigenza.

Pensi che sia giusto che la mostra sia aperta democraticamente a tutti (professionisti e principianti) o preferiresti due sezioni distinte?
Distinte.

Tutti gli illustratori sognano di far parte di questa mostra, ora quali altri traguardi ti prefiggi? Un nuovo concorso? Un sogno nel cassetto?
Come tutti voi continuerò lavorare con le immagini per corsi, concorsi, ricorsi…


Mostra illustratori Bologna 2009: Valeria Valenza

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Valeria Valenza, Mostra Illustratori Bologna 2009

Dopo il dibattito sulla Mostra Illustratori 2009, ascoltiamo il punto di vista di uno degli illustratori selezionati quest’anno: Valeria Valenza


Innanzitutto complimenti per la selezione!
Prima domanda: le tavole sono state fatte ad hoc per Bologna o facevano parte di un altro progetto/ di un libro?

Ciao Anna, grazie per avermi contattata.
Le tavole sono nate per un progetto o meglio con un progetto, cominciato l’anno scorso. Inizialmente avevo solo una piccola storia in mente, una piccolissima linea che mi ha dato lo spunto per fare queste prime tavole…erano 5 e le ho spedite per il concorso di Bologna. Adesso sto continuando a lavorare a questo libro….dovrebbe diventare un albo di 24 pagine, o almeno vorrei……

Hai già pubblicato libri? Quanti?
Ho pubblicato 7 libri, sto lavorando all’ 8° che uscirà alla fine dell’estate per un editore inglese.

Cosa pensi della qualità della mostra di quest’anno? (della scelta dei giurati, del suo allestimento, dello stile “in vogaâ€-se ne hai individuato uno o diversi…etc)?

La mostra l’ho percepita come una montagna russa…cose molto molto belle, altre discutibili….come sempre le scelte della giuria possono sembrare strane ma hanno sempre una motivazione di fondo e un senso logico molto forte. Per quanto riguarda l’allestimento mi è piaciuto il modo in cui il lavoro di Innocenti si snodava intorno ai lavori selezionati…..era una bella spirale di colori. Lo stile in voga anche quest’anno è degli iraniani, che cominciano, per quanto bravi, ad annoiare un po’.

Avresti preferito poter allegare alle tue immagini una storia o un testo?
Si, sinceramente mi sarebbe piaciuto allegare alle illustrazioni dei frammenti di storia. Penso che oltre a rafforzare il lavoro aiuti i fruitori a comprendere meglio una sequenza di immagini.

Pensi che sia giusto che la mostra sia aperta democraticamente a tutti (professionisti e principianti) o preferiresti due sezioni distinte?

Mi piace questa mescolanza di artisti nuovi e ultra conosciuti. Quello che mi dispiace è che ormai sempre meno illustratori professionisti partecipano all’evento….

Se non è la prima volta che vieni selezionato a Bologna puoi raccontarci cosa ti ha portato la scorsa (o le scorse) selezione in termini di contatti/contratti/visibilità?
Sono stata selezionata la prima volta nel 2005 con 5 tavole su Cappuccetto Rosso. La prima selezione mi ha portato i miei primi 2 libri pubblicati in Iran con l’editore Shabaviz.

Tutti gli illustratori sognano di far parte di questa mostra, ora quali altri traguardi ti prefiggi? Un nuovo concorso? Un sogno nel cassetto?

il mio prossimo traguardo è  la selezione al salone di Parigi….ma per ora vedo tutto questo molto lontano…un mio sogno nel cassetto è invece quello di vendere un mio progetto a un giovane stilista che avrebbe il piacere di creare una linea di abiti dedicata alle fiabe….sarebbe un modo carino e divertente di far passeggiare le miei piccole creature in tutto il mondo!


Mostra illustratori bologna 2009: Tommaso Nava

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Tommaso Nava, tavola selezionata alla Mostra Illustratori 2009
prima
Tommaso Nava, tavola selezionata alla Mostra Illustratori 2009

Dopo il dibattito sulla Mostra Illustratori 2009, ascoltiamo il punto di vista di uno degli illustratori selezionati quest’anno: Tommaso Nava

Innanzitutto complimenti per la selezione!
Prima domanda: le tavole sono state fatte ad hoc per Bologna o facevano parte di un altro progetto/ di un libro?

Le tavole sono state realizzate appositamente per la fiera di Bologna. La storia era però già chiara nella mia mente ed è ispirata ad una mia canzone scritta da poco.

Hai già pubblicato libri? Quanti?
No, purtroppo no…Però presto spero di concretizzare un progetto con la casa editrice spagnola Kalandraka. Un mio progetto di libro dal titolo “Dialogando con un foglio bianco” si è classificato al secondo posto alla II edizione del Premio Nazionale Compostela per i Picture Books 2009.

Cosa pensi della qualità della mostra di quest’anno? (della scelta dei giurati, del suo allestimento, dello stile “in vogaâ€-se ne hai individuato uno o diversi…etc)?
Il livello generale delle illustrazioni mi pare molto alto. Ho apprezzato in particolare lo stile, le tecniche e il modo d’espressione degli illustratori Iraniani. Penso che, al di là del significato che purtroppo non posso comprendere, l’organizzazione spaziale ed estetica delle tavole sia una ricca sorpresa.

Avresti preferito poter allegare alle tue immagini una storia o un testo?
Si, i testi sono utili a spiegare ulteriormente le immagini.

Pensi che sia giusto che la mostra sia aperta democraticamente a tutti (professionisti e principianti) o preferiresti due sezioni distinte?
Sono d’accordo col fatto che la mostra sia aperta a tutti, professionisti e non allo stesso livello, non introdurrei due sezioni distinte.

Se non è la prima volta che vieni selezionato a Bologna puoi raccontarci cosa ti ha portato la scorsa (o le scorse) selezione in termini di contatti/contratti/visibilità?
Ho partecipato altre due volte ma solo questa volta sono stato selezionato.

Tutti gli illustratori sognano di far parte di questa mostra, ora quali altri traguardi ti prefiggi? Un nuovo concorso? Un sogno nel cassetto?
Sono stato molto soddisfatto della selezione; è stata una piccola conferma in positivo del mio percorso nel campo dell’illustrazione. Spero di pubblicare al più presto un libro che racconti una storia scritta da me. Spero di poter dare voce, attraverso le parole e le immagini, a personaggi che non avrebbero altro modo di farlo.


I preraffaelliti e il kitsch nell’illustrazione del ‘900 (uno spunto)

Per fare una piccola pausa da questa lunga e interessante serie di interviste (ne mancano alcune) ecco qualche cartolina dal mio week-end a Madrid. Ho visitato una serie di mostre mozzafiato. La grandissima retrospettiva di Francis Bacon al Prado (video), “Shadows” al muso Thyssen (strepitosa raccolta di quadri dal ‘400 al ‘900 sul tema dell’ombra), Max Ernst alla Fondazione Mapfre, che ho avuto l’onore di visitare insieme a Javier Zabala, e infine, sempre al Prado, una raccolta di quadri preraffaelliti sul tema: La bella addormentata nel bosco.

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Lord Leighton (1830-1896), Flaming June

Una volta che la pazienza non mi fa difetto mi piacerebbe preparare un post sulle influenze della Confraternita dei preraffaelliti sull’illustrazione del ‘900. Nell’Inghilterra di inizio secolo, nell’Età d’oro dell’illustrazione, il decadentismo della fine dell’ottocento, le forme sinuose dell’art nouveau, il simbolismo e i preraffaelliti, vengono assorbiti ed elaborati dagli acquarelli di Crane, Dulac, Nielsen, Beardsley, Greenaway… in modo sublime.

Trovo che nei preraffaelliti ci sia un ché di kitsch e pesante che è stato aggirato da questi grandi illustratori inglesi ma che ha finito per diventare cliché in molta illustrazione successiva, europea e americana. Mi piacerebbe trovare il tempo per approfondire questa discendenza.

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Edward Coley Burne Jones, Il principe si addentra nel bosco (1871-73), Museo de arte de Ponce