Mostra illustratori bologna 2009: Tommaso Nava

22 Aprile, 2009

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terza
Tommaso Nava, tavola selezionata alla Mostra Illustratori 2009
prima
Tommaso Nava, tavola selezionata alla Mostra Illustratori 2009

Dopo il dibattito sulla Mostra Illustratori 2009, ascoltiamo il punto di vista di uno degli illustratori selezionati quest’anno: Tommaso Nava

Innanzitutto complimenti per la selezione!
Prima domanda: le tavole sono state fatte ad hoc per Bologna o facevano parte di un altro progetto/ di un libro?

Le tavole sono state realizzate appositamente per la fiera di Bologna. La storia era però già chiara nella mia mente ed è ispirata ad una mia canzone scritta da poco.

Hai già pubblicato libri? Quanti?
No, purtroppo no…Però presto spero di concretizzare un progetto con la casa editrice spagnola Kalandraka. Un mio progetto di libro dal titolo “Dialogando con un foglio bianco” si è classificato al secondo posto alla II edizione del Premio Nazionale Compostela per i Picture Books 2009.

Cosa pensi della qualità della mostra di quest’anno? (della scelta dei giurati, del suo allestimento, dello stile “in vogaâ€-se ne hai individuato uno o diversi…etc)?
Il livello generale delle illustrazioni mi pare molto alto. Ho apprezzato in particolare lo stile, le tecniche e il modo d’espressione degli illustratori Iraniani. Penso che, al di là del significato che purtroppo non posso comprendere, l’organizzazione spaziale ed estetica delle tavole sia una ricca sorpresa.

Avresti preferito poter allegare alle tue immagini una storia o un testo?
Si, i testi sono utili a spiegare ulteriormente le immagini.

Pensi che sia giusto che la mostra sia aperta democraticamente a tutti (professionisti e principianti) o preferiresti due sezioni distinte?
Sono d’accordo col fatto che la mostra sia aperta a tutti, professionisti e non allo stesso livello, non introdurrei due sezioni distinte.

Se non è la prima volta che vieni selezionato a Bologna puoi raccontarci cosa ti ha portato la scorsa (o le scorse) selezione in termini di contatti/contratti/visibilità?
Ho partecipato altre due volte ma solo questa volta sono stato selezionato.

Tutti gli illustratori sognano di far parte di questa mostra, ora quali altri traguardi ti prefiggi? Un nuovo concorso? Un sogno nel cassetto?
Sono stato molto soddisfatto della selezione; è stata una piccola conferma in positivo del mio percorso nel campo dell’illustrazione. Spero di pubblicare al più presto un libro che racconti una storia scritta da me. Spero di poter dare voce, attraverso le parole e le immagini, a personaggi che non avrebbero altro modo di farlo.

3 Risposte per “Mostra illustratori bologna 2009: Tommaso Nava”

  1. 1 giovanna
    23 Aprile, 2009 at 9:35

    Apprezzo il fatto che un illustratore affermi di sentire la presenza del testo accanto all’illustrazione come un arricchimento e non come un elemento superfluo o una ostacolo all’autonomia del proprio lavoro. Credo in effetti che una delle ragioni per cui possiamo trovare particolarmente significative e pregnanti le tavole di Innocenti o di Mattotti relative a Pinocchio sia che conosciamo bene il testo e la lingua di Collodi, quindi siamo in grado di capire in che modo l’illustrazione legge il testo e lo indirizza, lo amplia, lo interpreta. A me, devo dire, fra l’altro, è servita molto la lettura di “Pinocchio. Un libro parallelo”, di Giorgio Manganelli, per capire davvero lo spessore del lavoro di questi due illustratori. Così, penso che in una mostra di illustrazioni su Pinocchio, per esempio sarebbe utile inserire brani del testo di Managnelli, anche se gli illustratori magari non hanno utilizzato anche quel testo per studiare il soggetto a cui lavoravano, ma ugualmente quel testo spiega e illumina il loro lavoro, ne è fortemente implicato. Questo per dire che nel lavoro dell’illustrazione la parola e l’immagine sono talmente connesse che in molti modi, indiretti e diretti, lontani e vicini, con richiami ed echi, continuano l’un l’altra a evocare e richiedere la reciproca presenza. E questo è un elemento di fascino assoluto, e assolutamente specifico, del libro illustrato.

  2. 2 Anonimo
    23 Aprile, 2009 at 10:40

    mi piace molto quasto commento… anch’io trovo che le illustrazioni assumano un significato diverso con il testo vicino…nel bene e nel male in quanto a volte ci si rende conto che l’illustratore non è riuscito a dire nulla di più di quello che è già scritto..
    come esempio meraviglioso invece mi viene in mente lo stupendo libro di Worlf Erlbruch, La Notte… il libro ha delle immagini bellissime e senza testo è già molto suggestivo ma se si va oltre e si leggono le parole ci si accorge della vera bellezza del libro.. in cui il testo racconta una storia mentre le illustrazioni ne raccontano un’altra..

  3. 3 Martina Merlini
    28 Aprile, 2009 at 23:59

    Colgo l occasione per fare i miei più entusiastici complimenti a Tommaso, le tue tavole sono state tra le mie preferite in fiera e sono contenta che siano frutto di un illustratore italiano così giovane.
    Ti auguro davvero di poter pubblicare al più presto, sarei felice di aggiungere un tuo libro alla mia libreria!