Mostra Illustratori Bologna 2009: Martina Merlini

27 Aprile, 2009
martina_merliniMartina Merlini, immagine selezionata alla Mostra Illustratori 2009, Bologna

Dopo il dibattito sulla Mostra Illustratori 2009, ascoltiamo il punto di vista di uno degli illustratori selezionati quest’anno: Martina Merlini

Innanzitutto complimenti per la selezione!
Prima domanda: le tavole sono state fatte ad hoc per Bologna o facevano parte di un altro progetto/ di un libro?

Le tavole che ho inviato a per la selezione di Bologna facevano parte del mio progetto di tesi dell’istituto europeo di design di Milano che prevedeva realizzazione delle 5 tavole per il concorso relativo alla fiera.

Hai già pubblicato libri? Quanti?

Ho pubblicato un piccolo libro spedibile tal titolo Cafè Hadid, scritto da Giovanno Fantasia ed edito da Schiaffo edizioni

Cosa pensi della qualità della mostra di quest’anno? (della scelta dei giurati, del suo allestimento, dello stile “in vogaâ€-se ne hai individuato uno o diversi…etc)?

Riguardo alla mostra di quest’anno trovo che sia stata meno entusiasmante di  quella dell’anno scorso.
Quello che tu hai sottolineato rispetto alla mancanza di narrazione nelle tavole selezionate credo fosse abbastanza evidente. Tuttavia sono stata piacevolmente sorpresa nel constatare la presenza un grande numero di illustratori iraniani o filo iraniani che io tanto amo;
Credo che questo sia sintomo di una direzione che i giurati volevano evidenziare nella mostra di quest’anno, direzione che l’illustrazione sta prendendo ormai da qualche tempo, forse meno “per bambini†ma a mio parere qualitativamente molto alta e in qualche caso assai più vicina all’ambito artistico piuttosto che a quello illustrativo.
In definitiva i filoni principali che ho potuto riscontrare oltre a quello iraniano sono:
-quello italiano che rispetto agli anni precedenti si presenta molto meno “italiano†del solito, per tecnica, soggetti e narrazione… mi ha piacevolmente sorpresa.
-un solido filone giapponese che in qualche caso mi è parso distaccarsi dallo classico stile orientale.

Avresti preferito poter allegare alle tue immagini una storia o un testo?

Avrei di certo preferito allegare alle mie illustrazioni un testo, anche breve o qualche frase per ognuna.
Credo che così facendo si potrebbe ovviare alla problematica della mancanza di narrazione e continuità, o perlomeno integrare l’immagine con il testo aiuterebbe giurati e spettatori a comprenderne il significato che resta a volte troppo oscuro.

Pensi che sia giusto che la mostra sia aperta democraticamente a tutti (professionisti e principianti) o preferiresti due sezioni distinte?

Non credo debbano essere istituite due sezioni distinte anche perché non credo che sia la quantità delle pubblicazioni a fare di un illustratore un bravo professionista.

Tutti gli illustratori sognano di far parte di questa mostra, ora quali altri traguardi ti prefiggi? Un nuovo concorso? Un sogno nel cassetto?
Il mio sogno nel cassetto ora sarebbe pubblicare il mio primo vero libro per bambini con un editore (italiano o straniero) che abbia nella sua “scuderia†illustratori che ammiro.
Mi piacerebbe riuscire a fare dell’illustrazione il mio mestiere perché trovo che nulla può renderti più felice del vivere facendo ciò che più ami giorno dopo giorno.

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