Intervista Mostra Illustratori Bologna 2009: Luisa Gialma

24 Aprile, 2009

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Incisione di Luisa Gialma
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Incisione di Luisa Gialma

Dopo il dibattito sulla Mostra Illustratori 2009, ascoltiamo il punto di vista di uno degli illustratori selezionati quest’anno: Luisa Gialma (sezione non-fiction)

Innanzitutto complimenti per la selezione! Prima domanda: le tavole sono state fatte ad hoc per Bologna o facevano parte di un altro progetto/ di un libro?
No, le tavole appartengono ad una mia ricerca personale sulla tecnica incisoria, la scelta di inviarle a Bologna è avvenuta in un secondo momento.

Hai già pubblicato libri? Quanti?
Due limitati ad alcune scuole in veneto.

Cosa pensi della qualità della mostra di quest’anno? (della scelta dei giurati, del suo allestimento, dello stile “in vogaâ€-se ne hai individuato uno o diversi…etc)?
Penso che, come ogni anno, sono state fatte delle scelte che possono essere condivisibili o no, alcuni lavori li ho trovati più interessanti, altri meno, ma tutto sommato mi è piaciuta. Ho notato l’importanza che è stata data alla  tecnica compositiva, più curata meno improvvisata, a livello di contenuto alcune immagini raccontano più di altre ma per dare una valutazione ci vorrebbe più tempo e più conoscenza.

Avresti preferito poter allegare alle tue immagini una storia o un testo?Credo che le tavole debbano parlare da sole, nel mio caso, partecipando nella categoria non Fiction, non ne ho sentito l’esigenza.

Pensi che sia giusto che la mostra sia aperta democraticamente a tutti (professionisti e principianti) o preferiresti due sezioni distinte?
Distinte.

Tutti gli illustratori sognano di far parte di questa mostra, ora quali altri traguardi ti prefiggi? Un nuovo concorso? Un sogno nel cassetto?
Come tutti voi continuerò lavorare con le immagini per corsi, concorsi, ricorsi…

Una risposta per “Intervista Mostra Illustratori Bologna 2009: Luisa Gialma”

  1. 1 Andrea
    24 Aprile, 2009 at 18:29

    Mi chiedo se abbia ancora senso fare distinzioni tra illustrazioni “fiction” e illustrazioni “non fiction”. Da qualche anno per esempio (nonostante nel modulo di partecipazione la separazione sussista ancora) gli organizzatori della mostra bolognese non dividono più le due categorie e di ciò nessuno si è scandalizzato o ha provato fastidio.
    Se da un lato il numero dei rappresentanti della cosiddetta “non fiction” è diminuito drasticamente, dall’altro le contaminazioni tra i due generi sono aumentate, rendendo superflua qualsiasi classificazione.
    I pregevoli lavori di Luisa dimostrano quanto sia labile ed effimero il confine tra le due categorie…