I am a child è un blog con un’idea davvero originale: ogni post tratta un pittore/illustratore che ha ritratto bambini. Ne esce un mosaico ricco di suggestioni, mode, giochi e modi di considerare l’infanzia attraverso i secoli.
Rokuro Taniuchi
Per riprendere dolcemente il ritmo del blog vorrei farvi conoscere qualche illustratore scoperto qua e là . Inizio da Rokuro Taniuchi, scoperto sul bellissimo blog di immagini: A journey round my skull. Rokuro Taniuchi, 1921-1981, è stato un illustratore giapponese; ha illustrato per quasi 30 anni le copertine di Shukan Shincho, un settimanale giapponese di letteratura e cronache varie. Dopo la sua morte l’Art Museum di Yokosuka gli ha dedicato una importante retrospettiva. Potete vedere molti suoi lavori qui.
Quello che mi piace di questo illustratore è la grazia naïf, ingenua come quella di certi ex-voto dipinti, mescolata a un universo surreale, lieve come un sogno di bambino. Mi ricorda molto l’atmosfera dei racconti di Dino Buzzati.
Rokuro Taniuchi, Winds and Wildcat Places di Kenji Miyazawa (dal blog A journey round my skull)
Blog di nuovo attivo
Grazie a tutti quelli che mi hanno inviato messaggi per avvertirmi del momentaneo blocco del blog. Ora un amico gentilissimo ed espertissimo ha aggiustato tutto. :-)
A prestissimo!
Anna
Rokuro Taniuchi
Il blog va in vacanza! (Riapertura il 20 settembre).
Blog chiuso fino al 20 settembre. Buone vacanze!
Ce blog est en pause jusqu’au 20 septembre. Bonnes vacances !
This blog is paused until September, 20th. Have a nice summer!
Carissimi, volevo ancora prepararvi un post sul rapporto testo-immagine ma ho decretato che fa veramente troppo caldo per stare vicino al computer, il ventilatore puntato sui piedi non basta a rinfrescare questo inizio luglio arroventato. Come tutte le estati quindi chiudo il blog e lo riaprirò il 20 settembre. Il forum come sempre resta a vostra disposizione! Un saluto caro e grazie per questo anno passato insieme. :-)
Un meraviglioso blog di immagini
99 modi di raccontare una storia, di Matt Madden
Pubblicato in Spagna da Sins entido e in Italia da Black Valvet, 99 modi di raccontare una storia è un “esercizio di stile” che consiglio a tutti gli appassionati di illustrazione e fumetto. Non è una novità , ma io l’ho scoperto un mese fa al Salone del Comic di Barcellona e ne sono rimasta affascinata.
Matt Madden, 99 esercisios de estilo, Sins entido 2007
Matt Madden fa con il fumetto quello che Raymond Queneau fece con la scrittura in Esercizi di Stile, inventare, cioè, 99 modi diversi per raccontare la stessa storia.
Come nel libro di Queneau anche qui abbiamo a che fare con una breve storia, un evento quotidiano banale, che sta su una facciata di pagina: un uomo che sta lavorando al computer si alza e scende le scale del suo appartamento, una voce fuori campo gli chiede che ora è, lui risponde: l’una e quindici, poi si dirige verso un frigo, lo apre, e dice: che cosa diavolo sono venuto a cercare qui?
Tutti i linguaggi del fumetto, gli stili, le possibili angolature di rappresentazione, vengono usati per declinare questo episodio comune in 99 modi. Chiudendo il libro ho avuto la prova di una cosa che mi riportò un giorno un’amica, e che era stata detta da un grosso editore francese: non è “che cosa succede”, che fa di una storia una bella storia, ma come la si racconta.