Rokuro Taniuchi

13 Settembre, 2010

Per riprendere dolcemente il ritmo del blog vorrei farvi conoscere qualche illustratore scoperto qua e là. Inizio da Rokuro Taniuchi, scoperto sul bellissimo blog di immagini: A journey round my skull. Rokuro Taniuchi, 1921-1981, è stato un illustratore giapponese; ha illustrato per quasi 30 anni le copertine di Shukan Shincho, un settimanale giapponese di letteratura e cronache varie. Dopo la sua morte l’Art Museum di Yokosuka gli ha dedicato una importante retrospettiva. Potete vedere molti suoi lavori qui.

Quello che mi piace di questo illustratore è la grazia naïf, ingenua come quella di certi ex-voto dipinti,  mescolata a un universo surreale, lieve come un sogno di bambino. Mi ricorda molto l’atmosfera dei racconti di Dino Buzzati.

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Rokuro Taniuchi, Winds and Wildcat Places di Kenji Miyazawa (dal blog A journey round my skull)

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6 Risposte per “Rokuro Taniuchi”

  1. 1 Morteza Zahedi
    13 Settembre, 2010 at 10:45

    I love Japanian illustraors style indeed ;-)

  2. 2 yuki
    14 Settembre, 2010 at 12:57

    Ciao! Sono una giapponese che abita a Torino.
    Ho trovato questo argomento con un suggerimento di una amica illutratrice italiana.
    Anche a me piace tanto il lavoro di questo illustratore.
    E’ vero che il suo mondo e’ surreale come dice lei ma non ho pensato cosi’ fino adesso. Forse perche’ sono cresciuta con questo tipo del mondo? Me ne sono accorta che abbiamo tanti immagini di questo tipo di mondo per bambini. E’ interessante. Sara’ una della nostra cultura?
    Sono curiosa come lei ha conosciuto questo illustratore giapponese. E’ cosi’ famoso anche qui?

  3. 3 laura
    14 Settembre, 2010 at 14:30

    ciao a tutti,
    anche io amo questo tipo di raffigurazione che spesso ritrovo negli illustratori orientali. trovo queste illustrazioni di una semplicità disarmante ma soprattutto amo quel modo di creare così “leggero” e spensierato come se tutto fosse possibile, proprio come nella mente dei bambini. quello che l’adulto vede come strano,surreale nel mondo dell’infanzia è possibile. un mondo in cui ciò che è importante è smisuratamente grande o vola o è di un colore innaturale…perchè no?! la realtà è già sotto i nostri occhi, la rappresentazione dovrebbe andare oltre. questo modo d’illustrare la realtà mi fa venire in mente le immagini medievali, prima che la prospettiva dettasse le sue leggi all’artista moderno.

  4. 4 Deborah
    14 Settembre, 2010 at 19:37

    Lovely illustrations, especially the bottom picture.

  5. 5 Anna Castagnoli
    15 Settembre, 2010 at 15:06

    @ Yuki

    Non credo che sia mai stato tradotto qui in Europa. Io l’ho conosciuto tramite il blog citato nel post.
    L’illustrazione “classica” europea è per tradizione molto più realistica.

  6. 6 Cristina
    17 Settembre, 2010 at 7:17

    Ciao.
    Anch’io ci leggevo una poetica lieve e vagamente surreale, forse più ancora onirico.
    E’ interessante però, leggendo yuki, notare come il surreale è percepito diversamente in due culture differenti.
    Trovo comunque che nella loro lievità abbiano anche una certa forza.