è il titolo di un interessantissimo articolo scritto da Giovanna Zoboli, editrice della Topittori, e pubblicato sulla rivista on-line Fili d’aquilone: un articolo “forte”, una denuncia intelligente e allarmante sul degrado della nostra cultura dedicata all’infanzia. Potete leggere qui l’articolo per esteso.
Invece, credo che a fare di una nazione un paese civile sia proprio l’attenzione riservata all’infanzia in se stessa, in termini di responsabilità educative e pedagogiche assunte tout court dal mondo adulto, complessivamente, e penso alle più varie categorie professionali: urbanisti, architetti, medici, scienziati, intellettuali, artisti, imprenditori, politici, amministratori, sportivi, operatori culturali, ma anche operai, impiegati, commercianti eccetera. Fra l’altro, credo sia proprio dall’impegno di tutti nei confronti dell’infanzia che si misuri la capacità di un paese di progettare il proprio futuro. E va detto che se gli adulti prestassero attenzione alle esigenze dei bambini nella loro attività , senza ombra di dubbio migliorerebbe il benessere di tutti. Credo che nel nostro paese, l’indifferenza ai bambini sia molto diffusa. (Giovanna Zoboli, editrice) Continua la lettura…
Aplastamiento de las gotas, Julio Cortázar e Elena Odriozola, Labirinto de las artes 2008
“El aplastamiento de las gotas” (aplastamiento può essere tradotto con: appiattimento/sconfitta/schiacciamento) è una meravigliosa poesia di Julio Cortázar. Lo scrittore argentino descrive in tono drammatico e con minuzia i movimenti delle gocce in un giorno di pioggia, il loro scivolare contro il vetro, il loro cadere, il suicidio di una, l’esitazione dell’altra… fino all’ultimo addio. Metafora della nostra caducità umana, la poesia mostra soltanto delle gocce. Ora, prima di continuare a leggere il post, ascoltate la poesia letta dallo stesso Cortázar, poi chiudete gli occhi e chiedetevi come l’avreste illustrata se un editore vi avesse chiesto di illustrarla. “Non so, guarda, è terribile come piove…
Elena Odriozola l’ha illustrata con un’eleganza quasi giapponese, dove il vuoto, l’essenziale, quello che non è detto, sono protagonisti. E ci ha dato un esempio delle vette che possono raggiungere l’illustrazione e l’arte d’interpretazione di un testo. Nella prima doppia pagina una donna è davanti alla pagina bianca di sinistra. Il testo inizia il suo canto: non so, guarda, è terribile come piove… Mai pagina bianca è stata più densa di gocce d’acqua, di mistero. Se l’illustratrice avesse riempito di deliziose goccioline (o violente linee, come volete) la pagina di sinistra, la nostra fantasia non sarebbe stata così stimolata.
Aplastamiento de las gotas, Julio Cortazar e Elena Odriozola, Labirinto de las artes, 2008
Nella pagina successiva la donna non si è mossa, la posizione delle mani è appena mutata, subito abbiamo la sensazione che siano passati solo pochi secondi dalla scena precedente (un grande illustratore sa creare “il tempo” tra le sue pagine e dargli un ritmo). La donna non si è spostata ma la telecamera sì, ha fatto un movimento verso destra, la pagina bianca di sinistra è stata inghiottita dal movimento della telecamera e nella parte di spazio che invece è apparsa, la destra, entra in campo un uomo.
L’illustrazione di un libro non termina tra i confini delle sue pagine, (ne avevamo parlato nell’analisi dello stile di Carll Cneut), ma con questo delicatissimo movimento di camera è più evidente: lo spazio bianco della prima pagina è rimasto al suo posto ma ora è fuori dal libro e il suo vuoto vibra in modo ancora più potente: ora vediamo (immaginiamo) una finestra di profilo, gocce che cadono sui vetri, e cosa? Un giardino? Una strada? Un bosco? La voce narrante ci indica cosa guardare, queste gocce che si schiacciano sul vetro, scivolano, cadono…
Aplastamiento de las gotas, Julio Cortazar e Elena Odriozola, Labirinto de las artes, 2008
Tutto il libro funziona su questo principio: le inquadrature sono fotogrammi di un film dove la telecamera si sposta continuamente a destra, poi sinistra, con movimenti contenuti, lenti. La distanza dai protagonisti è sempre la stessa. Nelle ultime immagini comparirà a sinistra il profilo di una porta-finestra e il finale drammatico della poesia sarà attenuato dal gesto dell’uomo che esce e rientra, portando un fiore bagnato alla donna.
Abbiamo un testo che parla solo di gocce d’acqua e un libro dove non è illustrata neppure una goccia d’acqua. Ma, alla fine del libro, abbiamo le mani bagnate. Gocce d’acqua ci sono cadute sugli occhi.
Aplastamiento de las gotas, Julio Cortazar e Elena Odriozola, Labirinto de las artes, 2008
Forse non abbiamo la drammaticità della poesia di Cortázar, la Odriozola ha scelto di esprimere quello che c’era dietro la poesia (il suo significato più intimo), stiamo guardando le emozioni di Cortázar stesso, quando in un giorno di pioggia sente tutta la fragilità del suo essere umano, mentre qualcosa fuori, nell’umido spazio del mondo, muore.
ll gioco Indovina chi del 18 giugno 2009 è stato vinto da David! Bravissimo David e complimenti anche al papà appassionato di illustrazione (e grazie anche ai gentili lettori che hanno contribuito a svelare il misterioso puzzle). Puoi inviarmi a lefiguredeilibri(at)gmail.com il tuo indirizzo, così ti spedisco il libro.
Quando qualche illustratore alle prime armi si chiede “che cosa è lo stile”, ecco, qui avete 20 esempi di inconfondibili e meravigliosi stili.
Parto in vacanza una decina di giorni e vi lascio con un rompicapo da risolvere: chi riuscirà a indovinare TUTTI gli illustratori che compongono questo collage sarà il vincitore! Scadenza gioco: lunedì 29 giugno. Come premio il mio ultimo racconto illustrato da Gabriel Pacheco, con dedica. (L’idea del gioco l’ho presa su un bellissimo sito di studi sull’arte, purtroppo non più attivo, La boite à Images).
A presto! Anna
Federico Garcia Lorca e Javier Zabala,Santiago, Zorro Rojo 2008 (menzione d’onore alla Fiera di Bologna 2008)
Corso di Illustrazione con Javier Zabala
Organizzato da Cactus Studio
Dal 31 agosto al 4 settembre
Ostia lido (Roma)
Scarica il pdf col programma dei corsi
NB: ai partecipanti verrà chiesto di lavorare sul progetto-libro realizzando alcune tavole per una storia scelta da Sinnos Editrice alla fine del corso di scrittura creativa (vedi sotto).
NB: i testi prodotti durante il corso saranno sottoposti a una selezione finale a cura di un rappresentante di Sinnos Editrice con la possibilità di essere scelti per una eventuale pubblicazione.