Archivio per la categoria '– Analisi picture books'

Au pays de Titus (Editions du Rouergue)

28 Settembre, 2009

Au pays de Titus, illustrato dalla belga Goele Dewanckel, edizioni Rouergue, è un libro che ho trovato l’anno scorso in Francia, in occasione del Salon du Montreuil. Un grandissimo formato, alto 42 cm, per una storia di emozioni impalpabili, segrete: la storia di Titus, un bambino che non parla, chiuso nel suo mondo di fantasia. […]

ABC Cercasi… di Gwénola Carrère (Topipittori)

18 Marzo, 2009

Capita, quando leggo un album illustrato per la prima volta, che arrivata in fondo mi resti, oltre alle diverse emozioni legate alla storia o al piacere delle immagini, un fondo di “non capito”, qualcosa che, rimasto impastato alle pagine, mi dà la fastidiosa sensazione che mi sia sfuggito qualcosa…

“La nuit du visiteur” di Benoît Jacques (parte II)

21 Gennaio, 2009

Nel post precedente abbiamo visto come nel libro La nuit du visiteur Benoît Jacques sceglie di fermare un momento della storia di Cappuccetto Rosso e di raccogliere in quel momento preciso tutta l’energia cinetica della fiaba.
ll libro inizia con una voce fuori dialogo che introduce la scena: E’ l’ora in cui il crepuscolo si stende dappertutto, Mère-Grand aspetta nella sua minuscola capanna Cappuccetto ritardatario che deve venire come tutti i venerdì.
Se nella fiaba originale Cappuccetto andava verso la nonna, qui c’è un contro-piano cinematografico: siamo in casa della nonna e aspettiamo Cappuccetto…

“La nuit du visiteur” di Benoît Jacques (parte I)

15 Gennaio, 2009

La nuit du visiteur di Benoît Jacques ha vinto quest’anno il premio Baobab 2008, il più prestigioso premio francese per album illustrati.
Il libro gioca con la fiaba di Cappuccetto Rosso, e spero di riuscire a trasmettervi il profondo senso di sbalordimento e meraviglia che ho provato quando l’ho letto la prima volta: a differenza di altre libere interpretazioni, parodie, deviazioni, Benoît Jacques è riuscito a rubare alla fiaba di Cappuccetto Rosso qualcosa che io definirei il suo cardine, e su questo cardine ruota e resta fermo per 108 pagine, creando un crescendo parossistico, inquietante e divertentissimo…

“Sylvester”, il bambino-pietra (W.Steig).parte I

16 Settembre, 2008

Dal viaggio di quest’estate negli Stati Uniti ho riportato un tesoro: Sylvester and the Magic Pebble di William Steig. Il libro vinse negli anni ’70 la prestigiosissima Caldecott Medal ed è diventato un classico della letteratura illustrata americana. Per i contenuti psicologici tessuti nella semplicità apparente della storia, per la parabola emotiva che lo scorrere delle pagine riesce a creare nel lettore (all’ultima pagina io ero in lacrime), per l’onestà e la delicatezza completamente dedicate all’infanzia che si respira nelle illustrazioni, questo libro fa parte dell’esigua élite di capolavori assoluti che ha segnato la storia dell’illustrazione…

“Un leone a Parigi” di Beatrice Alemagna, e il simbolo del leone nella storia

13 Marzo, 2008

Beatrice Alemagna, Un lion à Paris, Autrement 2006 Nel 2006 Beatrice Alemagna pubblica Un lion à Paris (tradotto in Italia da Donizelli editore: Un leone a Parigi), come d’abitudine firma testo e immagini e ci regala quello che, a mio gusto, è il suo capolavoro. Sulla copertina del libro un giovane leone si specchia nell’acqua […]

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