L’anticamera del libro: le sguardie
22 Maggio, 2015Let’s Find Out About Color, Ann Campbell, 1975
Sguardie o risguardi: le pagine che all’inizio e alla fine del libro separano il blocco delle pagine dalla copertina e nello stesso tempo lo tengono legato ad essa. Marmorizzate, decorate, illustrate, a tinta unita di colore o bianche. Eccezionalmente ospitano la ‘pagina dei titoli’, per necessità economiche o per esigenze narrative.
Possono essere immaginate come la stanza d’ingresso del libro, dove il lettore indugia e già assapora lo stile della casa dove passerà qualche ora, un giorno o una vita.
Molte volte, l’ultima sguardia contiene un dettaglio nuovo rispetto alla prima: qualcosa è avvenuto. La storia. Dopo averla attraversata, niente è più come prima.
Einar Nerman for Fairy Tales from the North, circa 1946 (via 50 watts)
Story of Insects, Giappone 1928
The Wild and Woolly Animal Book, Nita Jonas e Dale Maxey, 1961
The Indoor Noisy Book, di Margaret Wise Brow, 1942
Sparkle and Spin, Ann e Paul Rand, 1957
A Day of Winter, Betty Miles e Remy Charlip, 1961
 Seymour Chwast, Sleepy Ida and Other Nonsense Poems, Steven Kroll, 1977
The Noah’s Ark Book, Margaret Lavington e FISH, 1910
Billy bunny’s fortune, illustrato da Maginel Wright Enrifìght (figlia dell’omonimo architetto), 1919
The Ladder of Rickety Rungs, Janet Laura Scott, 1920
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