Walter Benjamin: Enfance

1 Aprile, 2011

Benjamin

Per chi conosce il francese più che bene (io lo parlo discretamente bene ma faccio lo stesso fatica a seguire Benjamin in francese) consiglio questo libro da poco uscito in Francia: ENFANCE, di Walter Benjamin edito da Payot et Rivages. 270 pagine di saggi, pubblicazioni, estratti, articoli di Benjamin sull’infanzia (molte delle quali inedite). Figurano tra queste molti saggi sui libri illustrati per bambini, i giochi antichi, la letteratura per ragazzi e la pedagogia. Una lettura imperdibile per tutti gli appassionati di Benjamin e di libri illustrati.

Traduco maldestramente un frammento:

In una storia di Andersen compare un libro per bambini che fu comprato per “la metà d’un regno”. Tutto all’interno vi era vivo. “Gli uccelli cantavano, i personaggi uscivano dal libro e si mettevano a parlare. Ma ogni volta che la principessa girava le pagine, sgattaiolavano di nuovo dentro, per evitare disordini”. Soave e vaga come molte delle cose che questo autore ha scritto, questa arguzia poetica sfiora molto da vicino il tema di questo saggio. Non sono le cose che sbucano dalle pagine, agli occhi del bambino che sfoglia le pagine – è lui stesso che, contemplando, penetra in esse, come una nuvola saziata dal bagliore colorato del mondo delle immagini. In verità, il bambino realizza davanti al suo libro colorato l’arte del perfetto taoismo (…).” Da “PROSPETTIVA SUL LIBRO PER BAMBINI” di Walter Benjamin

3 Risposte per “Walter Benjamin: Enfance”

  1. 1 Antonio
    1 Aprile, 2011 at 14:16

    Illuminante!
    E profondamente vero: ho sempre avuto la sensazione di penetrare nei libri!

  2. 2 Angela Dal Gobbo
    3 Aprile, 2011 at 18:13

    una raccolta di articoli di Benjiamin (tra cui questo da lei citato) era apparsa per i tipi della Emme edizioni nel 1981 con il titolo “Orbis pictus” a cura di Giulio Schiavoni. Magistrale la traduzione, direttamente dall’originale tedesco. Molti articoli sono apparsi nelle varie edizioni dei libri di Benjamin pubblicate negli anni. Straordinario saggista, scrive in modo suggestivo e penetrante – non a caso Hannah Arendt lo definisce un filosofo col cuore di poeta.
    Tuttavia, dagli anni ’20 (quando sono stati scritti i pezzi) a oggi, le cose sono radicalemente cambiate, soprattutto per quanto riguarda l’albo illustrato.
    La sua segnalazione è comunque interessante, per chi voglia leggere in modo appassionato e anticonvenzionale di libri dell’800, che sono quelli commentati da Benjamin.

  3. 3 Anna Castagnoli
    3 Aprile, 2011 at 18:48

    Gentile Angela, grazie infinite per la preziosissima segnalazione, cercherò, se non è fuori catalogo, l’articolo di Giulio Schiavoni.