Gli album di Père Castor Patrimonio dell’Unesco

29 Gennaio, 2018

“Il bambino deve scoprire la poesia del reale.”
Paul Faucher

Nathalie Parain, Je fais mes masques, il primo Album di Père Castor, 1931

Dal 2017 i libri di Père Castor sono diventati Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, insieme a una fitta collezione di appunti, maquettes, corrispondenze, interviste e disegni originali raccolti e conservati dopo la morte di Paul Faucher, il fondatore di questa meravigliosa e rivoluzionaria casa editrice francese.

La nascita della casa editrice Père Castor – Flammarion

 Paul Faucher nasce a Pougues-les-Eaux (Nièvre) nel 1898. Diventerà uno dei più grandi editori francesi, fonderà una scuola e si farà promotore, in Francia, di tutte le idee pedagogiche dell’Éducation Nouvelle.

Paul Faucher nella sua scuola

Ecco la sua storia.
Alla fine della prima guerra mondiale, viene assunto per fare un bilancio dei macchinari delle fabbriche francesi che sono state bombardate.
Impara, così, il funzionamento di tutte le tecniche industriali possibili: macchinari per stampare, per fare la carta, per cucire, macchine per stampe tipografiche e litografiche.
Il suo lavoro è così meticoloso che lo assumono come direttore commerciale di una fabbrica di viti e bulloni. Ma il suo destino è un altro. Appassionato lettore, trova un annuncio sul giornale: le edizioni Flammarion cercano un apprendista libraio per una delle loro librerie.
Faucher lascia il prestigioso posto di direttore (un posto eccezionale per un ragazzo di poco più di vent’anni) e inizia la sua formazione di libraio. Il suo talento è tale che Flammarion lo manda prima a Lione poi a Le Havre a riorganizzare due delle sue più importanti librerie.
A Le Havre, Faucher fa conoscenza del movimento dell’Éducation Nouvelles.

Nathalie Parain, Faites votre marché, Père Castor 1932 (oggi riedito da MeMo)

La Grande guerra aveva lasciato un enorme numero di orfani, di cui la società doveva occuparsi. L’Éducation Nouvelle (in Italia: Movimento dell’Educazione Nuova) ripartiva dallo studio dello sviluppo del bambino su una base scientifica, con l’intento di formare un essere umano nuovo, pacifista, capace di evitare che  il disastro della guerra potesse ripetersi.

Una classe di František Bakulé

La Ligue internationale pour l’Éducation Nouvelle (LIEN) viene creata nel 1921 e vede coinvolti maestri, filosofi e pedagoghi di molte nazioni, Faucher tra loro.
Nel 1927 i maggiori rappresentanti di questo movimento (Bakule per la Cecoslovacchia, Montessori per l’Italia, Steiner-Waldorf per la Germania, Célestin e Élise Freinet per la Francia, Ferrière per la Svizzera), provenienti da tutta Europa, si riuniscono a Locarno per un convegno di tre giorni. Paul Faucher è presente.
Il congresso viene aperto con il canto del coro dei bambini dell’Istituto di František Bakulé, un pedagogo cecoslovacco che si occupava di bambini con problemi psichiatrici e fisici, di orfani o ragazzi ripudiati dalla scuola, con risultati sorprendenti.
La commozione per quel canto e le idee promosse al congresso lo entusiasmano: apre una sezione francese della Ligue e porta il coro di Bakulé in Francia (fonte).
Dopo il congresso, indeciso se diventare pedagogo o editore, opta per la fondazione di una collana all’interno di Flammarion: Père Castor (Papà Castoro).
All’Istituto di Bakulé, incontra la pedagoga Lida Durdikova, che nel 1933 diventerà sua moglie e collaboratrice; sarà anche autrice, insieme a Paul, di molti libri della collezione.
Insieme alla moglie, fonderanno più tardi anche una scuola sperimentale, dove testare i libri della collezione.

Alcuni album di Père Castor degli anni ’40/’50

Lo scopo della casa editrice è strettamente pedagogico.
Faucher produce libri che invitano il bambino a farsi attore della sua stessa formazione: libri da tagliare e colorare, libri-gioco per manipolare materiali (ritagliare, cucire, incollare, disegnare, costruire), libri per muoversi (danzare, giocare), o ancora libri per scoprire il gusto dell’esplorazione e dell’osservazione della natura.
Insieme all’équipe di pedagoghi di cui si circonda, ha l’idea di libri progettati per fasce di età: testi e immagini devono essere adatti alle diverse fasi di sviluppo del bambino; idea che accompagna ancora oggi la produzione editoriale per l’infanzia.

Ascoltate cosa affermava Faucher rispetto all’uso della fotografia nei suoi album:

“Non penso che la fotografia possa sostituirsi alla pittura o al disegno  per  bambini, ma può essere estremamente utile per alcuni gruppi di età: lascia ai bambini l’opportunità di vedere le cose come sono fatte e fare confronti tra diversi aspetti della loro apparenza”.
Citato in Three Centuries of Children’s Books in Europe, Bettina Hürlimann, Oxford University Press, 1967

Nathalie Parain, Je découpe, Père Castor 1931 (oggi edito da MeMo)

Ogni libro, in fase di creazione, veniva testato su gruppi di bambini. Un pedagogo attento e discreto prendeva appunti sulle loro reazioni e i loro commenti.
Ogni passaggio complicato o non capito veniva soppresso.
(Personalmente, condivido solo in parte l’idea che il libro debba essere interamente comprensibile al bambino. Anche le immagini sono un linguaggio. È importante che il bambino possa anche osservare immagini complesse. Altrimenti, è come rivolgersi a lui, tutto il tempo, in un baby talk semplice e ben scandito, senza mai confrontarlo con la complessità della lingua adulta).

Illustrazioni originali di “Ah ! La belle journée” di Hélène Guertik, archivi Père Castor

Rispetto alle immagini, Faucher fa sue le idee del Costruttivismo, la corrente artistica e architettonica che animava l’Europa di quegli anni.
Lo stesso nome della casa editrice Père Castor (Papà Castoro) rimanda a un animale costruttore.

Fondamento di questa corrente era la soppressione di una estetica ottocentesca, fine a se stessa, densa di inutile decoratività stilistica (gli orpelli dell’Art Nouveau).
La nuova estetica doveva essere funzionale ai bisogni dell’uomo, democratica e non elitaria. Nel caso di Père Castor, adattata ai bisogni del bambino.
Il libri di Père Castor saranno tutti a buon mercato, per permettere a qualsiasi famiglia di acquistarli.

Nathalie Parain, Je découpe, Père Castor 1931 (oggi edito da MeMo)

Faucher si circonda dei migliori artisti europei e russi emigrati a Parigi e li invita a portare la loro arte nell’illustrazione (Nathalie Parain, Hélène Guertik, Alexandre Chemetov, Georges Tcherkessof, Feodor Rojankovsky, per citarne alcuni).
Nascono libri dove le immagini sono moduli semplici come il quadrato o il cerchio. L’Astrattismo, il Suprematismo, il rosso e il nero della rivoluzione russa si trasformano in animali e bambini dalle forme depurate, scontornate su fondi omogenei e semplici. Disegni a misura di bambino. È una rivoluzione editoriale rivolta all’infanzia (anche se non esclusiva ma in opera in altre parti d’Europa, soprattutto in Germania e in Russia).
Il bambino poteva costruire con questi moduli semplici e colorati quello che la sua immaginazione gli suggeriva.
Come afferma Faucher in una intervista (qui):
Il bambino deve scoprire la poesia del reale.

Nathalie Parain, Je découpe, Père Castor 1931 (oggi edito da MeMo)
El Lissitzky, ‘Beat the Whites with the Red Wedge!’, 1919

La collezione di Père Castor, nata nel 1931, composta da 80 titoli nel 1939 e da 320 alla morte di Paul Faucher, nel 1967, è tutt’ora edita (e riedita) da Flammarion e da MeMo.
Spero che questo post vi abbia messo la curiosità di approfondire il lavoro di questo rivoluzionario editore.

Anna Castagnoli

Per approfondire:
*
Il documentario radio prodotto da France Culture su Paul Faucher, con interviste al figlio e diversi collaboratori, lo potete ascoltare gratuitamente qui: La Fabrique de l’Histoire.
*Il centro documentario Mèdiatheque intercommunale de Père Castor, a Meuzac, vicino a Tolouse, curato dal figlio François Faucher, dove sono raccolti tutti i libri, le maquette preparatorie, gli scritti e la corrispondenza di Faucher; il centro è tutt’oggi attivo con mostre e laboratori per bambini.
*Révolution École de Joanna Grudzinska (ARTE)
*Gli atti del convegno Paul Faucher (1898-1967) : un Nivernais inventeur de l’album moderne : actes du colloque de Pougues-les-Eaux, 20 et 21 novembre 1998, Conseil général de la Nièvre, 1999 (purtroppo difficili da trovare su ebay o amazon).

 

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