Candidature ai “nobel” dell’illustrazione

13 Ottobre, 2011

Nel mondo, ci sono due premi per l’illustrazione che corrispondono a un premio nobel: L’Hans Christian Andersen Award (da non confondere col nostrano premio Andersen) biennale, gestito dall’organizzazione mondiale Ibby (nel 2008 fu vinto da Roberto Innocenti e nel 2010 da Juta Bauer) e il premio Astrid Lindgren Memorial.
Oltre che essere premi cospicui in denaro (mi sembra che l’Astrid Lindgren si aggiri introno ai 500.000 euro), sono i più alti riconoscimenti alla carriera di tutto il settore.

Pimpa

Francesco Tullio-Altan, La Pimpa

Ecco gli illustratori candidati per il 2012 all’Hans Christian Andersen Award:
qui la lista completa
Italia: Francesco Tullio-Altan
Spagna: Javier Zabala
Francia: Henri Galeron

lefiguredeilibri.pacheco

Gabriel Pacheco

Oggi, 13 ottobre, si è riunita la commissione per le nomine all’Astrid Lindgren Memorial, ecco alcuni candidati per il 2012:
Qui la lista completa
Italia: nessuno (?)
Spagna: Miguel Calatayud, Elena Odriozola
Francia: Olivier Tallec,  Claude Ponti
Belgio: Carll Cneut
Messico: Gabriel Pacheco
Germania: Wolf Erlbruch

6 Risposte per “Candidature ai “nobel” dell’illustrazione”

  1. 1 plumers
    14 Ottobre, 2011 at 7:20

    Sono sbigottito. Senza nulla voler togliere a Francesco Tullio Altan, che è un vero genio della satira politica e uno straordinario fabbricante di personaggi, oltre che della fortuna propria, del suo agente e dei suoi editori, definirlo un grande illustratore al punto di proporlo per l’HCA. Possibile che ll’Ibby Italia abbiano così poche idee? Ma non si guardano in giro? Non entrano in libreria? Non vanno in biblioteca? E solo questo quello che l’Italia ha da proporre?
    La Spagna candida Zabala, che penso abbia 40 anni e ancora molto da dire. L’Italia si presenta con un arzillo settantenne che ormai, almeno per quanto riguarda l’illustrazione, ha ben poco da dire e pochissima voglia di dirlo.

    E poi, nessun Italiano all’ALMA! Come mai? Non abbiamo un organismo che possa decidere chi mandare? O non riescono a mettersi d’accordo? O darebbe troppo fastidio che, per esempio, Simona Mulazzani o Gianni De Conno si mettessero in tasca 500 000 euro di premio?

    Chi è questa gente che dovrebbe promuovere l’illustrazione e gli illustratori italiani, i buoni libri e la loro lettura?

    Per quanto mi stia antipatico, con la sua faccetta da boy scout, probabilmente ha ragione Renzi: bisogna rottamarli!

  2. 2 piero
    14 Ottobre, 2011 at 15:39

    Sono d’accordo con Plumers. Possibile che tra i 184 candidati all’Astrid Lindgren Memorial Award 2012 provenienti da 66 paesi non ci sia nemmeno un’italiano (sono però rappresentati ad esempio paesi come Cipro, lo Zambia, la Repubblica di Montenegro e le Isole Vergini Britanniche addirittura con 2 candidati!)?
    Se poi si pensa che quello dell’editoria per ragazzi è l’unico ambito di produzione culturale in cui l’Italia ha con l’estero un bilancio positivo (titoli venduti più numerosi dei titoli comprati) e che la presenza italiana in manifestazioni come l’ALMA sarebbe ovviamente promozionale a tutto il settore, si rimane davvero delusi!

  3. 3 Anna Castagnoli
    14 Ottobre, 2011 at 19:34

    Sono d’accordo con voi. Ma chi è che dovrebbe occuparsi di inviare le candidature all’Alma?

  4. 4 Eleonora
    14 Ottobre, 2011 at 21:39

    @Plumers
    Buona sera. Premetto che non sono un‘ illustratrice ma una semplice -accanita- fruitrice passiva.
    Da quanto ho letto il concorso non si rivolge ad illustratori emergenti ‘‘che abbiano ancora molto da dire‘‘ ma si rivolge ad illustratori che abbiano dato un contributo duraturo alla letteratura infantile.
    Ricordando l‘ entusiasmo con cui aspettavo il sabato per poter leggere la Pimpa sul Corriere dei piccoli e vedendo l‘ entusiasmo con cui i miei bambini leggono e rileggono i libri di Altan dimenticando dopo la prima lettura QUINTALI di altri libri illustrati contemporanei, avanguardisti, vintage, ereditati, comprati, regalati, presi in prestito, scambiati … mi viene da pensare che il talento di ipnotizzare con tanta sintesi due generazioni (e mi sento di scommettere anche su una terza) vissute in contesti socio-culturali tanto differenti meriti un premio importante :-)

  5. 5 Anna Castagnoli
    14 Ottobre, 2011 at 23:35

    Eleonora, sono d’accordo anche con lei. La Pimpa è stata anche uno dei miei libri/fumetti preferiti e se questo è un premio alla carriera, che carriera sia.

    Però è vero che in Italia c’è tanto tanto talento nell’ombra, e varrebbe la pena promuoverlo all’estero. Rilancio la domanda: chi sceglie le candidature per l’Astrid Lindgren memorial?

  6. 6 plumers
    16 Ottobre, 2011 at 21:18

    @ Anna: gli organismi che possono sottoporre candidature sono determinati dalla giuria ogni anno. Non so neppure se abbiano selezionato un organismo italiano.

    @ Eleonora: è necessario che per candidare un illustratore o un autore a un premio alla carriera si debba sempre pensare (da queste parti) a un autore o un illustratore alla FINE della sua carriera? Non eccepisco sulla bravura di Altan e sul suo successo presso grandi e piccini. Eccepisco sul fatto che Ibby Italia pensi che degno di un premio alla carriera possa essere solo un autore o illustratore intorno ai settant’anni, quando ci sono quarantenni che hanno già fatto abbastanza per meritarselo e che potrebbero trarre un immenso beneficio da un riconoscimento “precoce”, e allo stesso tempo dare un forte stimolo all’attività di tutte le altre figure professionali (dai bibliotecari, ai critici, agli editori) che ruotano intorno alla loro attività.