Lo storyboard: numero pagine

16 Aprile, 2008

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Di quante pagine fare lo storyboard?

Per pagina s’intende una facciata. Per calcolare quante pagine mettere al vostro libro dovete tenere presente che: le pagine devono essere sempre un multiplo di 8. Immaginiamo un album cartonato che ha 12 illustrazioni sulle pagine di sinistra e il testo sulle rispettive pagine di destra.

Pagina di destra illustrata e pagina di sinistra con testo
Anne Herbauts
, L’Ora Vuota, Fabbri Editori 2003

Questo album avrà in totale 24 pagine (tra testo e immagini) a cui dovrete aggiungerne 8: le pagine di servizio. Queste 8 pagine di servizio conterranno: 2 pagine a vuoto da incollare alla copertina, 4 risguardie (due all’inizio del libro e due alla fine), il controfrontespizio e il frontespizio.

Quando contate il numero di pagine, dovete contare anche le due pagine (facciate) che vengono incollate alla copertina, che sono il retro rispettivamente della prima e dell’ultima risguardia. Si conta così:

  • 1) Pagina incollata alla copertina
  • 2) Prima risguardia
  • 3) Seconda risguardia
  • 4) Controfrontespizio (che di solito contiene il colophon)
  • 5) Frontespizio (detta anche pagina dei titoli, spesso illustrata o decorata)
  • 6) Prima pagina di testo o prima illustrazione…
  • etc

Di questa sequenza tutto può variare, potete anche inventarvi un libro che inizi sulla prima risguardia. Oppure, come si usa a volte, mettere il titolo sulla seconda risguardia. L’unica cosa che non potete modificare è questa: il numero di pagine (facciate) dovrà essere sempre un multiplo di 8. Abitualmente gli album hanno 32, 40 o 48 pagine, ma ce ne sono anche di più lunghi.

Prima e seconda risguardia
Cristina Pieropan, Di punta e di tacco, Edicolors 2003

Le risguardie possono avere una texture, un colore unico o contenere un disegno. Se scegliete una texture o la tinta unita, è d’uso mantenere la stessa anche per le ultime due risguardie, a fondo libro. Se fate un disegno ricordate invece che potete modificarlo. In tal caso il disegno non è più solo una decorazione, ma può diventare una punteggiatura significante, un clin d’oeil rispetto a quello che è avvenuto nella storia.


Prime e ultime due risguardie
Anna Castagnoli, Caminos sin nombre, OQO editora 2007

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