DAVIDE CALÌ: SCRIVERE PER BAMBINI. Puntata 8

17 Marzo, 2011

Ecco nuove risposte di Davide Calì alle domande dei lettori di LeFiguredeilibri sulla scrittura per bambini.
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IllaT
11 gennaio, 2011

Caro Davide, avrei una curiosità: ci puoi dire quali sono i tuoi libri preferiti, o quelli che ti hanno più influenzato nel tuo mestiere?

Preferiti non saprei, ne ho letti moltissimi. Sono cresciuto con i fumetti, poi ho letto molti romanzi e molti saggi. Soprattutto storici e scientifici. Tra i fumettisti con cui sono cresciuto ci sono Mort Walker (quello di Beetle Bailey), Johnny Hart (Wizard of Id), Charles M. Schulz (Peanuts). Da ragazzo ho letto molto i supereroi Marvel (Spiderman, X-Men, I Vendticatori, I Fantastici 4) e i romanzi di Isaac Asimov; poi Stephen King e E. A. Poe. Come fumettista sono stato influenzato in principio da Andrea Pazienza e dagli autori alternativi di quel periodo. Poi sono passato al fumetto francese, sia come lettore e come autore. Mi piacciono molto Lewis Trondheim (la serie di Lapinot), Johann Sfar (Il gatto del rabbino ma anche Sardine de L’Espace), Christophe Blain, Marc Boutavant (la serie di Ariol è bellissima). Tra i fumettisti italiani attuali mi piace Igort, tra gli americani classici ovviamente Will Eisner.

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Come lettore di romanzi, da adulto ho letto i classici russi (mi è piaciuto soprattutto Bulgakov, Le uova fatali sono un capolavoro) poi Calvino, Kafka e Buzzati i cui racconti hanno molto influenzato le prime cose che ho scritto. Da giovane sono stato un grande appassionato di racconti brevi. Ho amato e mi hanno molto influenzato quelli di Roald Dahl, Saki, Mark Twain, Stefano Benni.

Tra gli autori-illustratori per bambini rimane il mio massimo modello Tomi Ungerer, perché nella sua vita ha fatto di tutto: affiches per il cinema, libri per bambini, libri di illustrazione erotica. Tra gli autori italiani ho molto amato Rodari e poi Silvana Gandolfi, che credo sia la scrittrice italiana per bambini più interessante (il romanzo che preferisco rimane Pasta di Drago).

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Roald Dahl

Tra i francesi Claudine Desmarteu, Christian Voltz, José Parrondo (anche se in realtà è belga),  Dedieu e in generale le edizioni Seuil e Rouergue di metà anni ’90, con i loro libri pieni di sperimentazione, mi hanno fatto capire qual era la mia strada come autore per bambini.

In tutto questo dovrei citare anche il cinema, perché in quel che scrivo scorrono tutti i miei modelli, ma ci vorrebbe troppo tempo. Sono cresciuto con la fantascienza, poi ho guardato molto cinema italiano e americano anni ’50, poi di tutto di più. Aspettando di essere chiamato per il servizio civile passai un anno disegnando e guardando film. Ora mi piacciono molto Paolo Sorrentino, Kim Ki-Duk, Hayao Miyazaki, Clint Eastwood, I fratelli Cohen. Tra i miei grandi miti: Woody Allen, Alberto Sordi e i Monthy Phython. Tra i miei film preferiti: Brazil, Anything Else, In the mood for love, Eternal Sunshine of a spotless mind, Fargo.

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