Davide Calì: scrivere per bambini. puntata 6

25 Febbraio, 2011

Ecco nuove risposte di Davide Calì alle domande dei lettori di LeFiguredeilibri sulla scrittura per bambini.
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marlène
Davide Calì, Sonja Bougaeva, Marlène Baleine, Sarbacane, 2009

Francesco Zito
18 dicembre, 2010

Ma che bella opportunità! Avrei un paio di domande.
Quando scrivi un testo, hai già in mente chi potrebbe illustrarlo? O è la casa editrice a cui proponi il progetto che decide a chi farlo illustrare? Complimenti per il tuo lavoro.

Ciao Francesco,

non c’è una regola fissa. Certe volte mando il testo e l’editore mi propone qualcuno, altre parto già con l’idea che mi piacerebbe farlo illustrare da qualcuno che conosco perché mentre scrivevo mi è venuto in mente un certo illustratore. Altre ancora mi è stato chiesto espressamente un libro per un illustratore.

Il primo libro che ho pubblicato con Annalaura Cantone (Un papa sur mesure) era un progetto che abbiamo presentato insieme. In seguito mi hanno chiesto altre storie per lei. La prima collaborazione con Serge Bloch (Moi, j’attends) ed Eric Heliot (Piano Piano) è nata dall’editore che ha assegnato loro due mie storie. In seguito Sarbacane mi ha chiesto altre storie per entrambi e così sono venuti gli altri libri. Con Sonja Bougaeva semplicemente Sarbacane mi ha detto che volevano lavorare con lei, dopo aver tradotto un suo libro dal tedesco, e lei era disponibile ma non avevano storie. Io ho sfogliato il suo album (Les deux soeurs), studiato il suo immaginario e scritto Marlène Baleine. Naturalmente non sempre le cose vanno così bene. Mi è capitato di non trovare nessuna storia adatta per l’illustratore che mi avevano proposto o di veder rifiutato quello che avevo scritto o ancora di non trovare l’illustratore che volevo disponibile verso il mio testo.

Rossana Bossù
20 dicembre, 2010

Grazie per l’opportunità.
Volevo chiedere una cosa in aggiunta a quel che chiede Francesco Zito: qual è il criterio di scelta? Cioé in base a cosa si decide quale illustratore andrà ad illustrare il testo?
Grazie e complimenti per il tuo lavoro.

Personalmente come punto di partenza prendo i limiti dell’illustratore. Ognuno, insieme alla sua impostazione, al suo modo di realizzare le inquadrature e di disegnare i personaggi, ha dei limiti, riguardo alle figure, agli ambienti. Nel tempo ho imparato a scoprire e valutare questi limiti perché guardando le tavole di un bravo illustratore si può credere che dia adatto a qualsiasi cosa e non è così. Ognuno è bravo nel suo “ambiente” e portarlo fuori da esso può rivelarsi un errore fatale. Del resto anche gli autori hanno molti limiti. Nel tempo ho cercato di riconoscere i miei, per non accettare nemmeno per prova di scrivere cose in cui non credo o che non mi riescono perché non fanno parte del mio immaginario.

Sennò, in generale, lavorando sia su storie comiche che più evocative, su storie di stampo fumettistico o più minimali, di volta in volta cerco qualcuno che condivida questa propensione nel suo lavoro. Ecco così che Eric Heliot e Annalaura Cantone hanno illustrato le mie storie più divertenti e in seguito ho riservato giustamente a loro le più divertenti che avevo tra le nuove che scrivevo, mentre Serge Bloch ha illustrato quelle più “particolari”.

Certe volte, come ho già detto, parto dalle immagini per scrivere una storia. C’è una ragazza di Roma che da un anno mi chiede una storia. Mi piace, ci siamo conosciuti a Montreuil, siamo stati in giro per giorni a Parigi chiacchierando, mi piace il suo immaginario, ma è tremendamente personale. Nessuna delle mie storie andava bene per lei. Alla fine una mattina, nel dormiveglia, mi è venuta in mente una sua illustrazione e a partire da quella una storia. Che dire? Le storie arrivano quando meno te lo aspetti.

Davide_Cali
Io aspetto…, Davide Calì e Serge Bloch, Edizioni Emme 2005 (Prix Baobab 2005)

5 Risposte per “Davide Calì: scrivere per bambini. puntata 6”

  1. 1 ojni
    25 Febbraio, 2011 at 21:49

    J’aime beaucoup le livre de Io aspetto. C’était trés touchant et émouvant étre sous l’effet des images, d’une histoire , d’une vie. Et tout ca sans texte; un livre trés beau, trés fort.

  2. 2 ojni
    25 Febbraio, 2011 at 21:51

    Je me souviens bien? il ne contient pas de texte… ou oui?

  3. 3 IllaT
    25 Febbraio, 2011 at 22:26

    che bello, mi ispirano un sacco le parole di questo ragazzo ^__^

    @ojni: oui, il y a un peu de texte (pardonnez mon francais elémentaire -__-)

  4. 4 Anna Castagnoli
    25 Febbraio, 2011 at 22:27

    Il contient un peu de texte, mais minimal, je crois, si je me souviens bien, qui dit: j’attends.. à chaque page, ou un truc comme ça.

    Moi aussi je ne peux pas m’empêcher d’être émue quand je le lis!

  5. 5 Rossana B.
    28 Febbraio, 2011 at 11:52

    Grazie mille per le esaurienti risposte :)