Selezionare il vincitore di 30.000 dollari alla Mostra Illustratori, Parte 2/2
15 Aprile, 201576 vincitori provenienti da 22 paesi. È questa la selezione che hanno fatto i 5 giurati di quest’anno per la Mostra degli Illustratori della Fiera del Libro dei Ragazzi di Bologna (qui l’elenco dei giurati).
Tra questi illustratori 41 erano minori di 35 anni e in gara per il premio SM (qui il regolamento e il senso di questo premio).
La giuria del premio SM 2015 era composta da: Teresa Tellechea, editrice, Martin Salisbury, professore e autore e dalla sottoscritta Anna Castagnoli, autrice e illustratrice.
Ecco la seconda parte del racconto di questa selezione.
(Leggi la prima parte di questo post)
Maisie Shearring, vincitrice del Premio Internazionale SM 2015
La domenica sera prima dell’inizio della Fiera, gli editori SM, alcuni rappresentanti della Fiera e noi giurati ci siamo ritrovati per una cena. C’era con noi anche Catarina Sobral, la vincitrice dell’anno scorso. Riservata, intelligente e splendente. Eccola, nella foto qui sotto, al momento della vittoria dell’anno scorso.
Catarina Sobral riceve il premio SM
Mi è piaciuta molto la sua mostra sul libro che ha realizzato con SM: La sirena y los gigantes enamorados. Uno stile molto diverso da quello con cui aveva vinto: più fresco e libero. (Le chiederemo presto un Mano a Mano!). Ecco qui sotto alcune immagini della sua mostra e la copertina del libro.
La mostra di Catarina Sobral, Fiera del libro per Ragazzi 2015
Immagini in mostra de La sirena y los gigantes enamorados, Catarina Sobral, SM edizioni
Immagini in mostra de La sirena y los gigantes enamorados, Catarina Sobral, SM edizioni
La sirena y los gigantes enamorados, Catarina Sobral, SM edizioni
Il lunedì mattina, noi giurati ci siamo incontrati in una saletta della Fiera con gli editori SM. Ci hanno spiegato che, con questo premio, SM e la Fiera del Libro per Ragazzi vogliono dare a un giovane la possibilità di sviluppare serenamente il proprio stile, senza preoccuparsi dell’aspetto economico, incoraggiandone la creatività e sostenendone lo sviluppo.
Non è un premio solo al talento, ma alla “potenzialità ” di un giovane che vuole diventare illustratore.
Come procedere? Spettava a Martin, Teresa e me decidere. Abbiamo deciso di andare ognuno per proprio conto a vedere la Mostra. Ognuno avrebbe scelto una decina circa di ‘preferiti’ e ci saremmo poi confrontati su quelli che avevano almeno due voti.
La lista degli illustratori in gara la trovate sul post precedente.
Martin Salysbury durante la selezione del vincitore SM
I gusti sono gusti, non c’è nulla di più misterioso del gusto personale.
Ancora prima di arrivare a Bologna, dopo la lunga ricerca in internet, avevo appuntato una serie di nomi. Mi riservavo, ovviamente, di cambiare idea davanti agli originali o in seguito alla discussione con gli altri giurati.
Ho imparato dall’esperienza di giurata dell’anno scorso (descritta qui) che il gusto può venir modificato da una spiegazione sul perché e sul per come una immagine ‘funziona’.
Ecco la mia selezione previa e solitaria:
Leilei Huang, Ryo Takemasa, David Daniel Ãlvarez Hernández, Joohee Yoon, Benjamin Gottwald, Manuel Marsol, Maria Florencia Capella, Violeta Lopiz e Valerio Vidali, Yu Lin Chen, Nadin Pedde, Maisie Sherring, Claudia Palmarucci, Shuai Yue.
In particolare, avevo avuto un colpo di fulmine per il lavoro di Leilei Huang (artista cinese che vive e studia ad Amburgo) e Ryo Takemasa (giapponese): ero curiosa di vedere le tavole dal vero. La Mostra, quest’anno, era allestita in modo diverso: il Caffè Illustratori era stato spostato in una sala chiusa e la Mostra era tutta aperta verso il centro del padiglione, con le tavole divise per ordine alfabetico. Arrivata alla lettera H di Huang ho pensato: voglio che vinca lei!
Mi lasciava senza fiato l’emozione che scaturiva dalle tavole di Leilei Huang, con tutta la solitudine dell’essere piccoli umani, ma anche la gioia di lasciarsi andare a esistere, seppur così piccoli, nel mondo.
Ma mi mancavano ancora tutte le altre lettere dell’alfabeto e non avevo nessuna informazione per sapere cosa stavano scegliendo gli altri due giurati nel frattempo.
Leilei Huang
Le tavole di Manuel Marsol dal vero erano affascinanti. Mi piaceva che da una grande massa un po’ anonima, come una macchia, avvicinandosi alla tavola, prendesse corpo un particolare più realistico e narrativo.
Manuel Marsol una tavola selezionata alla Mostra Illustratori 2015 + un dettaglio ingrandito
Anche Maria Florencia Capella mi piaceva, soprattutto per l’equilibrio trovato tra tinte piane e prospettiva. Quando avevo fatto ricerche sul suo lavoro, avevo scoperto che lei sta portando avanti, con l’Università , un’interessante ricerca sulla storia dell’illustrazione Argentina.
 Maria Florencia Capella, una tavola selezionata alla Mostra Illustratori 2015
Un’ora era passata. Alcune mie preferenze erano cambiate. Dal vero, le tavole di Maisie Shearring mi avevano sorpresa parecchio: era così forte e viva la relazione tra i personaggi! Con quella maestra così severa. Matura anche la composizione, tra libro illustrato e fumetto. Di lei, ricordavo solo che mi aveva colpito l’energia nei bozzetti che si vedevano sul suo sito.
Altre preferenze erano confermate.
Ho raggiunto Teresa e Martin nel luogo dell’appuntamento prefissato: decidiamo di rivedere la Mostra insieme e confrontarci sulle scelte.
Avremmo discusso solo su chi aveva ricevuto almeno due voti dalla giuria.
Contando chi aveva preso due voti e chi tre, restavano in gara:
Leilei Huang, Ryo Takemasa, David Daniel Ãlvarez Hernández, Joohee Yoon, Yu Lin Chen, Jeyin Mo, Nadin Pedde, Maisie Sherring.
Leilei Huang, con mia sorpresa, non ha avuto la votazione piena. Uno dei giurati ha avuto timore che non fosse pronta per la varietà di emozioni che dovrebbe essere presente e articolarsi dentro le pagine di un album illustrato.
Vi riporto frammenti delle nostre argomentazioni perché penso che possano essere utile per una riflessione sullo stile e sul senso dell’illustrazione per ragazzi. Non prendeteli come oro colato. Un’altra giuria avrebbe detto cose diverse e fatto, sicuramente, scelte diverse. Queste riflessioni erano le nostre, per forza di cose arbitrarie e personali.
David Daniel Ãlvarez Hernández, alcune delle tavole selezionate alla Mostra Illustratori 2015
David Daniel Ãlvarez Hernández aveva presentato un lavoro molto bello, con una raffinata tecnica e una narrazione delicata. Eravamo d’accordo, però, sul fatto che all’espressione dei personaggi mancasse un po’ di vita, cosa che dava alle tavole una certa aura decorativa più che narrativa. Era vero? Non era vero? Forse si poteva pensare che fossero personaggi di un sogno: ipnotizzati, stavano lavorando a un compito notturno.
Restava comunque qualcosa che ci dava l’impressione di una forzatura estetica. Dal momento che non aveva tutti i voti, siamo passati oltre.
(Mi rendo conto della sofferenza che può causare questo post a chi è passato così vicino a 30.000 dollari! :) Ma una selezione, purtroppo, è una selezione, e una giuria deve fare delle scelte).
Nadin Pedde alcune tavole selezionate alla Mostra Illustratori 2015
Nadin Pedde aveva tutti e tre i voti, ma il suo lavoro era forse un po’ troppo ‘artistico’.
La troppa ‘artisticità ’ non è, secondo me, una questione di tecnica o di stile. Io credo sia qualcosa come un focus che ha a che fare con l’intenzione profonda dell’illustratore al momento di realizzare la tavola: la sua esigenza espressiva era estetica, come quando dipingiamo un quadro, o narrativa, come quando dobbiamo raccontare una storia?
L’ultima ora di discussione l’abbiamo passata, metà in Mostra, metà seduti con i cataloghi in mano, a discutere tra tre finalisti: Ryo Takemasa, Maisie Sherring e Joohee Yoon.
Voi chi avreste scelto tra i tre?
Ryo Takemasa, alcune tavole selezionate alla Mostra Illustratori 2015
Ryo Takemasa era perfetto. Sublime il modo in cui mescolava la tradizione dell’illustrazione giapponese con il modernismo quasi astratto (si pensi a BlexBolex) delle grandi campiture piane. L’equilibrio cromatico era caldo, si poteva quasi sentire il profumo dell’aria d’autunno. Ogni personaggio, nonostante non avesse un viso, era vivo, credibile. La parola ‘credibile’ ritornava spesso, tra noi, riferita ai personaggi. Significava che avevano una loro vita, ognuno una sua identità , una sua sfumatura esistenziale.
È paradossale dirlo, ma se abbiamo lasciato andare Takemasa è proprio perché ci è sembrato troppo bravo. Il premio SM è una borsa di studio pensata per permettere di ‘sviluppare’ uno stile. Lui ci è sembrato già ‘arrivato’ a uno stile maturo e originale.
Martin Salysbury e Teresa Tellechea mentre sfogliano il catalogo della Mostra Illustratori
Joohee Yoon ci piaceva molto. La scelta del verde/rosso, però, ricordava tanto le tavole con cui Catarina Sobral, l’anno scorso, ha vinto il premio SM; anche se le due illustratrici sono diversissime nello stile. ll bi-cromatismo verde/rosso è una scelta cromatica molto alla moda in questi ultimi anni (Vidali-Lopez, Leilei Huang, Katie Harnett, solo per citarne alcuni presenti in mostra).
Personalmente, trovo più originale lo stile di Joohee Yoon nelle tavole che avevamo selezionato per la Mostra Illustratori l’anno scorso (2014).
Joohee Yoon, selezionata alla Mostra Illustratori 2015
Una delle tavole vincitrici del premio SM di Catarina Sobral, alla Mostra Illustratori 2014.
Qui sotto, la tavola di Johee Yoon selezionata alla Mostra Illustratori 2014.
Joohee Yoon, una delle tavole selezionate alla Mostra Illustratori 2014
Alla fine, non è stato difficile trovarci tutti d’accordo per fare vincere Maisie Shearring.
La vivacità espressiva dei personaggi di Maisie era sorprendente per un’artista così giovane (24 anni).
Potevamo sentire empaticamente le emozioni della protagonista, ricordarci del disagio di essere interrogati a scuola, sgridati, o della gioia di essere scelti da un compagno di calsse.
Alcune scelte stilistiche, a me, ricordavano quelle di Laura Carlin (il muro dietro la scuola, la tecnica sbavata), ma concordavo con gli altri sul fatto che l’universo narrativo fosse decisamente un altro.
C’era qualcosa in Maisie Shearring che era solo di Maisie Shearring. L’umorismo narrativo, soprattutto.
(Sul grado di ‘ispirazione’ o sulla quantità di ‘citazioni’ in una tavola, dovremmo fare un discorso lungo. Ad esempio, Catarina Sobral, agli inizi, si era prepotentemente ispirata a Beatrice Alemagna, questo non le ha impedito di andare poi verso uno stile più personale.
Anche i giurati della Mostra 2015, durante il racconto delle loro scelte, hanno detto che non è grave avere dei riferimenti estetici più o meno espliciti, quando si è agli inizi, se poi l’universo espressivo è un altro.
Sfumature di quantità di ‘ispirazione’ che sono difficili da oggettivare. Forse farò un post su questo argomento).
Maisie Shearring, vincitrice del Premio Internazionale SM 2015
Eravamo felici della scelta fatta. Non restava che scrivere in due lingue le ragioni della nostra scelta, lavoro che ci ha preso altre due ore.
Gli editori e i rappresentanti SM erano altrettanto felici, qualcuno di loro è corso a scrivere a Maisie Shearring per vedere se poteva lasciare l’Inghilterra e venire a ritirare il premio.
La mattina della premiazione, mercoledì, Maisie non si è fatta viva: non sapevamo se fosse o no tra il pubblico. Al momento dell’annuncio si è alzata ed è venuta verso di noi. Mi sono venuti i lucciconi. Ho sentito che avevamo fatto la scelta giusta.
Teresa Tellechea, Anna Castagnoli, Maisie Shearring e Martin Salisbury
“Abbiamo trovato in questa illustratrice una somma delle caratteristiche che, secondo noi, sono necessarie nell’arte dell’illustrazione: l’equilibrio cromatico, la capacità di creare personaggi vivi, credibili; la forza narrativa, grazie alla quale ogni immagine è il frammento di una storia in movimento, con un ‘prima’ e un ‘dopo’; la profondità dell’illustrazione, un segno che va al di là della superficie e trascende il mero esercizio grafico. Ci ha conquistato all’unanimità per il sottile sense of humour presente nelle tavole esposte, mescolato a una sensibilità poetica e nostalgica. Pensiamo che questa giovane artista abbia una forte potenzialità di evolvere e sviluppare una voce originale nel panorama contemporaneo dell’illustrazione.”
Teresa Tellechea, Anna Castagnoli e Martin Salisbury
Nota: C’è un altro premio per i giovani selezionati alla Mostra degli Illustratori, è quello dato dal Master Ars In Fabula a un giovane selezionato under 30 anni che non abbia ancora pubblicato un libro. Qui tutte le informazioni.
Insomma, direi che motivi per partecipare al prossimo concorso della Mostra Illustratori, che è un concorso aperto a tutti senza distinzione di notorietà , ne avete!
(Torna alla prima parte di questo post).