I miei dieci libri preferiti alla Fiera di Bologna 2010

4 Maggio, 2010

libri2

In ordine alfabetico, ecco qui di seguito 10 novità che mi hanno conquistata a quest’ultima fiera del libro…

Un inciso. Una volta un conoscente mi ha mosso queste critiche: di recensire solo i libri che mi piacciono, di fare “preferenze” fra editori, e non dare abbastanza spazio a tutti i libri interessanti che ci sono in giro. Vorrei ribadire che questo blog è esattamente lo spazio che ospita le cose che mi piacciono. Sarebbe interessante parlare di tutti i bellissimi libri che escono ogni mese, ma non è questo lo scopo di questo blog, né ho i mezzi per farlo. Per questo ci sono altri siti e riviste specializzate. Non ho cento mani, né cento occhi. Mi limito a suggerire quello che mi capita “tra le mani” e che mi “conquista”, con un criterio assolutamente casuale e personale. Per quanto riguarda le preferenze tra editori: vivo all’estero. Se alcuni editori mi spediscono gratuitamente le loro novità, gli altri non se la prendano se ci metto molti mesi di più a scoprire le loro. Autori ed editori che mi spediscono i libri sanno anche che avere un libro “tra le mani” non è criterio sufficiente per invogliarmi a parlarne sul blog. Neanche che il libro mi piaccia è criterio sufficiente. Deve stregarmi, o sorprendermi. O una cosa così, che non ho ancora ben capito che cosa è. Una forma di sete, di arsura di capire, che si esaurisce solo dopo che ho analizzato il libro fino in fondo.

Secondo inciso. Dal momento che ho scelto questi libri (dunque che li considero i migliori secondo il mio gusto) mi permetto qualche critica qua e là… Che nessuno se la prenda a male.

lefiguredeilibri.autrement

CE PETIT POIS-LA’
Éric Battut
Autrement 2010

La storia di un pisello che vuole essere diverso, un’idea semplice ma giocata in modo divertente: il pisello, nella sua ricerca di un’identità, incontra una tigre, un pavone, un elefante, e si “barda” prendendo di volta in volta una delle caratteristiche di ognuno di questi incontri: una piuma di pavone attaccata al sedere, il corpo dipinto a strisce…etc, alla fine il suo aspetto è esilarante. Il finale (il pisello dà origine a una pianta di piselli mai vista e stupendamente colorata) ci dice che l’identità più nostra è qualcosa che ha molto a che fare con quella degli altri e che lasciarsi impregnare dalle differenze porta frutti squisiti.
Una debolezza del libro: il rapporto testo-immagine, davvero poco interessante. Il testo ripete cosa dicono le immagini e viceversa. Si sarebbe quasi potuto farne un libro senza testo.

Autrement

Ce petit pois-là, Éric Battut, Autrement 2010

punto

lefiguredeilibri.Jo_Allemagna

JO SINGE GARÇON
Beatrice Alemagna
Autrement 2010

Un bambino assolutamente convinto di essere un bambino-scimmia si sente fuori posto nel mondo, finché un giorno non decide di andare a vivere con le scimmie dello zoo. Ma, ahimè, sembra che neppure quella sia la sua vera famiglia… Una storia piena di delicata ironia sulla difficoltà di riconoscersi nel serio mondo degli adulti, quando si è bambini con piedi prensili e irresistibile voglia di saltare di tenda in lampadario… Ancora una volta Beatrice Alemagna centra il cuore dell’infanzia.

lefiguredeilibri.Jo_singola_alemagna
Jo singe garçon, Beatrice Alemagna, Autrement 2010

punto

lefiguredeilibri.Lemniscaat

LA CASA SULL’ALBERO
Tolman Marije e Tolman Ronald
Lemniscaat 2010

Un libro senza testo, che ha vinto a pieno merito l’Award come miglior libro dell’anno alla Fiera di Bologna 2010. Protagonista del libro, una capanna, che viene scelta come casa da due orsi. Pagina dopo pagina altri visitatori trovano ospitalità sulla capanna o ne minacciano l’equilibrio. Un libro che mi è sembrato la metafora di una vita, delle relazioni che vengono e vanno, della poesia che gli incontri portano con sé quando si è aperti ad accoglierli.

lefiguredeilibri.Lemniscaat2
La casa sull’albero, Marije e Ronald Tolman, Lemniscaat 2010

punto

lefiguredeilibri.ombraebagliore

L’OMBRA E IL BAGLIORE
Jack London e Fabian Negrin
Orecchio acerbo 2010

Ancora una volta Fabian Negrin interpreta con una forza e una precisione sorprendenti un testo letterario. Questa volta è un racconto di Jack London sul doppio e sui confini dell’identità: Paul e Lloyd, due amici identici sia nell’aspetto che nel carattere decidono di cercare il potere dell’invisibilità.

“Eliminare le rifrazioni della luce era l’obiettivo di entrambi. Seguirono strade opposte. Lloyd quella del nero assoluto, Paul quella della trasparenza. Tutti e due raggiunsero lo scopo, e diventarono invisibili. Ma non riuscirono, Lloyd a eliminare l’ombra, Paul il bagliore. In un’ultima, definitiva, competizione furono l’ombra e il bagliore a cimentarsi. E a distruggersi reciprocamente.” (Dalla presentazione di Orecchio Acerbo)

Aggiungo questo libro all’elenco perché è bellissimo, quello che non mi ha convinta del tutto però, è che è troppo “tutto”: “interessante”, “graficamente forte”, “affascinante sul piano della relazione testo-immagine”, “strabiliante nella realizzazione editoriale”. Ne ho ricevuto la sensazione di essere quasi obbligata a esserne conquistata. Non voglio dire che è “troppo bello” (assurda dichiarazione a cui molti libri belli sono condannati), solo che la bellezza mi affascina di più quando penso, in qualità di lettore, di avere avuto un qualche merito a scoprirla.
Potete farvi un’idea della potenza di questo libro nel video che segue…

punto

lefiguredeilibri.MarianaChiesaMigrando

MIGRANDO
Mariana Chiesa Mateos
Orecchio Acerbo 2010

Un altro libro senza testo, veramente bellissimo, sia per il contenuto che per la qualità della narrazione grafica. Il tema è l’immigrazione (o meglio, l’emigrazione), due storie, due epoche di migranti che si incontrano a metà libro, obbligandoci a capovolgere prospettive di lettura.
Unico neo: l’introduzione dell’autrice che invita a leggere liberamente le immagini e spiega il tema del libro. Io sono una talebana dei libri senza testo, se non c’è testo, non ci deve essere, nemmeno introduttivo. Trovo che tolga magia a quel silenzio che solo deve accompagnare la sequenza delle immagini.

MarinaChiesa
Migrando, Mariana Chiesa Mateos, Orecchio Acerbo 2010

punto

lefiguredeilibri.Browne

MI PIACCIONO I LIBRI
Anthony Browne
Giannino Stoppani 2010

Divertentissima, coloratissima carrellata delle ragioni per cui può piacere leggere. Un invito festoso al mondo dei libri, una meta-riflessione sull’importanza della lettura. Un libro per promuovere la lettura non poteva che essere bellissimo da leggere. Anthony Browne riesce nell’impresa con freschezza e ironia.


G_stoppani
Mi piacciono i libri, Anthony Browne, Giannino Stoppani 2010

punto

lefiguredeilibri.Odriozola

ODE A UNA ESTRELLA
Pablo Neruda e Elena Odriozola
Zorro Rojo 2010

Elena Odriozola ci regala l’interpretazione di una poesia di Neruda (bello vedere quanti testi della letteratura  “per adulti” stiano entrando negli album per bambini). L’universo stilistico di questa illustratrice è fatto di equilibri delicatissimi, e di libro in libro questi equilibri si fanno sempre più sottili; come su una bilancia che pesa piume, le immagini sottraggono elementi al testo, tolgono invece che aggiungere, con un esercizio di modestia che ricorda l’arte orientale, dove l’aspirazione dell’artista è quella di veicolare un messaggio, e mai di imporsi su di esso. Un esercizio di poesia dello spazio vuoto.

lefiguredeilibri.Odriozola_2
Ode a una estrella, Pablo Neruda e Elena Odriozola, Zorro Rojo 2010

punto

lefiguredeilibri.Topipittori

UNA STORIA GUARANI’
Alicia Baladan
Topipittori 2010

Quando mi hanno detto che era un’opera prima quasi non ci ho creduto. Un libro che mi ha conquistata senza esitazioni, bellissime le immagini, stupendo il testo, bellissimo il rapporto che si crea tra i due. Una storia che echeggia quelle iniziatiche della tradizione orale popolare (in questo caso quella degli indios del Sudamerica): per conquistare la donna amata, un ragazzo parte alla ricerca della tela del ragno, animale sacro. Deve superare delle prove, ma torna a mani quasi vuote. Crede di aver fallito, ma saranno  il viaggio stesso e il tempo che lo avranno arricchito e reso maturo per le nozze. A differenza di quel sapore di “prodotto da bottega solidale” che hanno spesso le storie che vengono importate da paesi lontani, questa è una storia universale, che ci parla della fatica di essere uomini. Commovente il finale.

Topipittori
Una storia guaranì, Alicia Baladan 2010

punto

Mitternacht

UM MITTERNACHT
Eduard Mörike e Hannes Binder
Bajazzo Verlag 2009

Un poema classico (per adulti) della letteratura tedesca dell’ottocento, illustrato con immagini misteriose, moderne, spesso lontane dal verso che le accompagna. Un piccolo capolavoro del rapporto testo-immagine che vede l’antico e il moderno illuminarsi a vicenda di un nuovo senso. Speriamo sia presto tradotto in Italia.

Binder
Um mitternach, Eduard Morike e Hannes Binder, Bajazzo Verlag 2009

punto

lefiguredeilibri.Vorreiavere
VORREI AVERE
Giovanna Zoboli e Simona Mulazzani
Topipittori 2010

Il sogno di avere qualcuno dei meravigliosi poteri degli animali è un sogno tipico dell’infanzia. Questo libro lo evoca con una serie di frammenti poetici, uno per animale, capaci di entrare con le parole nel mistero dell’essere animali: sentire e vedere il mondo in modo diverso, più acuto?

Su un blog dai toni sempre accesi (Spari d’inchiostro) è stato rimproverato a questo libro di avere troppo testo. (Rettifico: nel post indicato si faceva riferimento ad altri libri dei Topipittori, non esattamente a questo, avevo letto male). Sono d’accordo sul fatto che molto spesso il testo di un libro illustrato è (tutto o in parte) superfluo (vedi Ce petit pois-là di Battut e infiniti altri esempi) e che le immagini hanno più autonomia di quanta spesso si conceda loro, ma un libro va letto nel suo essere un “insieme”; che testo ci sia o no: l’immagine è in rapporto a una narrazione. Non basta che le immagini siano “belle” per poter parlare da sole, bisogna vedere cosa narrano, perché un libro non è una carrellata di belle figure, ma una gestalt narrazione-immagine. Nel caso di questo libro il testo (minimale) è, secondo me, il cardine del libro. Togli il testo e avremo una serie di bellissimi “poster”, e null’altro che assomigli al messaggio che questo libro così come è, ci trasmette. Se un rimprovero ha da farsi (visto che oggi sono in fase critica) è magari quello opposto, certe immagini del libro (non tutte) dicono troppo rispetto al testo, e lo appesantiscono di elementi “narrativi” forse superflui. Ma vedremo meglio questo punto in un post che sto preparando sul rapporto testo-immagine.

Mulazzani
Vorrei avere, Giovanna Zoboli e Simona Mulazzani, Topipittori 2010

E i vostri libri preferiti quali sono stati?