I miei regali di Natale: un Atlante di isole deserte e una Settimana incantata

7 Gennaio, 2013

Quest’anno devo essere stata molto buona, perché ho ricevuto dei regali fantastici.

Il primo della lista è quello di mio marito, che invece di arrabbiarsi perché da quest’estate, dopo aver visitato l’isola di Minorca, recito senza interruzione che voglio lasciare tutto e tutti e trasferirmi su un’isola deserta, mi ha regalato un libro su tutte le più piccole isole abitabili della terra (ma ora mi viene un dubbio: non è che vuole che parta sul serio?! :)

Atalas des îles abbandonées (Atlante delle isole abbandonate), è un incredibile meraviglioso atlante che contiene la storia di tutte le più piccole isole del mondo scoperte, abitate per poco, e poi abbandonate perché troppo ostili.


L’edizione francese è lussuosissima. Due soli colori, un arancio e un blu-grigio carta da zucchero.
Un delicato gioco tipografico tesse storie che si leggono col fiato sospeso, dalla prima all’ultima pagina. Naufraghi sopravvissuti 15 anni in un isolotto di un chilometro quadrato prima che una nave li trovasse, o isole dove negli anni ’20 ricche contesse scappavano con un paio di amanti, per poi essere ritrovate morte affogate riverse su una spiaggia, per la gioia degli appassionati dei delitti internazionali insoluti.
Isole dove studiosi di uccelli hanno affrontato il caldo torrido o il freddo polare solo per disegnare sul loro quaderno un nuovo tipo di becco o di piuma. Isole dove ogni giorno la guerra delle formiche rosse giganti non lascia tregua ai granchi. Isole piccole come l’ÃŽle Howland, dove avrebbe dovuto atterrare Amelia Earhart, pioniera dei voli intorno al globo, e che un solo piccolo nuvolotto ha nascosto alla vista, costandole la vita.
Isole dai nomi esotici, che sono come canti di sirena per tutte le anime senza pace: Trindade. Napuka. Floreana. Tikopia. Rapa Iti…
Insomma, se per caso scomparissi d’improvviso, sapete dove venire a cercarmi.

Atlas des îles abandonnées
Judith Schalansky, Olivier de Kersauson
Un atalante di isole abbandonate e abitabili
23,42 euro, spedizione gratuita

 

Il secondo libro ricevuto, trovato dai miei suoceri in un mercatino delle pulci normanno, si intitola: La semaine enchantée (La settimana incantata): una raccolta di sette libricini, uno per giorno della settimana, contenenti ognuno una storia incantata accompagnata da  illustrazioni incantevoli.


Non so datarlo con precisione, ma direi che potrebbe essere della decade anni 20- 30. Cercando su internet se ne trova qualche copia antiquaria a prezzi non troppo alti (intorno ai 20 euro). Vale la spesa. Autore: Marie-Louise Cathala, illustratore Jacques Ferrand. Entrambi sconosciuti ai motori di ricerca di google. Edizioni E.S.F. rue Jadin. Parigi.

Poi ancora due regali arrivati via posta. Il primo dalla preziosa amica e illustratrice Marina Marcolin, che ho conosciuto quest’estate. Un regalo leggero come lei: una incisione, un pennello, un tubetto di acquarello Windsor and Newton giallo di Napoli e un pacchetto di pigmenti rosso Veneto. Avrò mai il coraggio di usarli?

Un secondo pacchetto arrivato dal cielo è quello del mio collaboratore (sezione eventi) e amico Oscar Sabini. Un pupazzo-biscotto in cartone, da staccare e da vestire, come quelle bamboline in carta che andavano di moda a inizio secolo. Oggi lo vesto.

A fare questo mestieraccio che è l’illustratore capita di ricevere regali come questi, capaci di ripagare di un anno di fatiche.
E voi avete ricevuto bei libri? Ben tornati a tutti.
Anna