Cuentos para niños no tan buenos, di Jacques Prévert e Elsa Enriquez

19 Giugno, 2012

Udite udite! Ho scoperto che Zorro Rojo, che a mio modesto parere è uno dei migliori editori spagnoli in assoluto, ha ristampato il mitico album illustrato CONTES POUR ENFANTS PAS SAGES di Jacques Prévert, illustrato da quella affascinante quanto misteriosa modella di Balthus che portava il nome di Elsa Henriquez . Vi avevo già parlato in questo post di questo libro, quando per caso ne trovai una prima edizione in una libreria antiquaria (fu edito da Editions du Pré aux Clercs nel 1947) e lo acquistai dilapidando mezzo stipendio (senza mai pentirmene).

I racconti di Prévert contenuti in questo libro sono un capolavoro della letteratura infantile, e ad essi si affiancano le immagini di Elsa: moderne, spiritose, sublimi nel tratto. E ancora non basta: la costa di stoffa verde che rilega il libro, le pagine di spessa carta color crema, la tipografia che cambia colore ad ogni storia, l’impaginazione perfetta di testo e immagini… fanno di questo libro uno dei libri più belli della storia dell’illustrazione.


Ora ne esistono due versioni ristampate, quella francese, edita da Gallimard, e quella spagnola, appena fresca di stampa (se non me ne sfuggono altre). Non ho visto quella di Gallimard, ma l’edizione di Zorro Rojo è veramente un omaggio all’originale perché lo riproduce identico in ogni dettaglio. E’ il libro che ogni albumofilo sogna di avere nella sua libreria, e oggi il prezzo della ristampa (15 euro circa) ne permette finalmente la meritata diffusione.

Ogni storia è una piccola storia edificante ma con una morale paradossale, dove gli animali sono protagonisti. In Lo struzzo, ad esempio, Pollicino si fa mangiare tutte le pietre da uno struzzo (si sa che gli struzzi mangiano tutto). L’animale, poi, stringe amicizia con Pollicino e lo convince a non tornare più indietro da due genitori tanto idioti, ma di montargli in groppa per andare a scoprire il mondo. Pollicino sulle prime piagnucola, ma lo struzzo gli ricorda che la madre porta cappelli con piume di struzzo e abbandona i bambini, e il padre, bè, il padre fa battute che non fanno ridere Pollicino, come quella volta che davanti al mare disse: peccato che manca un ponte per attraversarlo, e tutti gli adulti risero, tranne Pollicino, che si mise a piangere.

 

Tutto il libro è percorso dall’humor inconfondibile di Prévert: assurdo e poetico quanto basta per far fare corto circuito alle nostre sinapsi, strapparci alla noia della nostra sicumera sul mondo e trascinarci nel mondo della poesia, che è sempre nuovo e  imprevedibile. Vi faccio un esempio di incipit, quello del capitolo L’Opera delle Giraffe:

“OPERA TRISTE IN PIU’ TEMPI

Siccome le giraffe sono mute, la canzone resta dentro la loro mente. Solo fissandole negli occhi con molta attenzione, si può capire se le giraffe stanno cantando in falsetto o veramente. (…).”

 

 

NOTE:
Alcune immagini di questo post sono fotografie della versione originale del libro, quella del 1947.
Trovate una breve biografia di Elsa Henriquez nei commenti a questo post.

 

Cuentos para niños no tan buenos
Jacques Prévert e Helsa Enriquez
Uno dei capolavori della storia dell’illustrazione
16,14 euro
Contes pour enfants pas sages
Jacques Prévert e Helsa Enriquez
Uno dei capolavori della storia dell’illustrazione
15,44 euro