Textures di abiti illustrati
16 Ottobre, 2011Carll Cneut
Non ricordo dove, una volta lessi il suggerimento di un illustratore affermato ad altri illustratori, a proposito dei personaggi illustrati: per favore – scriveva – non vestiteli come idioti. E invece eccoli saltare fuori dalle vetrine di qualche libreria di second’ordine, o affacciarsi al carrello di un supermercato – dove una mamma, di fretta, ha comprato un libro illustrato in offerta al prezzo di due banane- vestiti da idioti: con magliette troppo attillate, pantaloni anni ’70, sempre a righe o a quadri. E non so voi, ma io – faccio un mea culpa-, non so quante volte, nella fretta, cercando di infilare una maglietta a un personaggino alto tre centimetri, mi sono detta: gliela faccio a righe. Gli illustratori seri, ci pensano un po’ di più. Ecco una carrellata di magnifiche textures. Pensate. Curate. Amate. Che possano darci ispirazione!
16 Ottobre, 2011 at 22:01
Che bello sarebbe poter avere vestiti simili!
17 Ottobre, 2011 at 7:11
posso dire che ti adoro? ogni tuo post emana intelligenza e originalità .
sul tema della stoffa e dei tessuti ti lascio il titolo di un opuscoletto che ho trovato ultracarino fin dal titolo “SARTO SUBITO!” . si parla anche di libri tessili e link di settore… non mi dilungo, meglio se lo leggi… a presto
17 Ottobre, 2011 at 8:48
Ma che bella raccolta, fa venir subito voglia di dar vita a nuovi personaggi per vestirli come si conviene :)
17 Ottobre, 2011 at 14:06
Ammetto di aver “messo” magliette a righe però, mi sono sempre piaciute! Dopo questo post studierò molto di più l’abbigliamento, soprattutto vedendo queste meravigliose textures.
17 Ottobre, 2011 at 14:34
@ Fran: puoi :)
@ Sara: Anche a me piacciono, ma ci sono righe e righe… Farò anche un post sulle texture a righe prima o poi.
17 Ottobre, 2011 at 16:38
Hai proprio ragione Anna,le stoffe dei vestiti che hai collezionato fanno scintillare tutto in modo diverso.
17 Ottobre, 2011 at 22:33
E’ vero le texture danno un senso di cura all’illustrazione in generale..alcune le trovo addirittura poetiche per la loro raffinatezza; ed è sempre divertente cercare (dal Giappone alle gonne della nonna) elementi da comporre quando devo crearne di nuove per me!
18 Ottobre, 2011 at 8:58
Secondo me dipende dal tipo di illustrazione, eccetto questi esempi di bravissimi illustratori, che certo sono in grado di dare un senso anche alle vesti dei personaggi, spesso e purtroppo le texture fanno solo decorazione inutile.
18 Ottobre, 2011 at 9:26
molto vero, così come bisogna curare anche il design del capo d’abbigliamento (io per esempio in un primo periodo facevo delle casuali magliette rosse+pantaloni blu, mea culpa!) ma anche le acconciature, i mezzi di trasporto e tutto quello che concerne il personaggio e il suo mondo.
però attenzione, curare non significa per forza fare una texture complessa; molti illustratori (specialmente donne) tendono a sovraccaricare l’importanza di questi dettagli, fino ad arrivare ad un inutile decorativismo, in cui vedo molto autocompiacimento.
concordo con Alicia: questi esempi sono ottimi proprio perché la texture, anche se curatissima, non é per nulla ostentata.
18 Ottobre, 2011 at 10:41
veramente non ci avevo pensato seriamente la importanza delle textures penso che dipenda anche del tipo di illustrazione la ricerca di un abbigliamento più o meno denso di textures. Pero hai ragione non è una cosa da sottovalutare.
18 Ottobre, 2011 at 14:45
“Secondo me dipende dal tipo di illustrazione”
Interessante discussione. Analizzandole nel dettaglio, per poterle scegliere e scansionare, ho visto che molti illustratori preferiscono usare una tinta piena, senza disegni. Questo gioca a vantaggio di giochi cromatici più puliti dentro l’immagine.
Infatti, come dice Elisabeth, spesso la decorazione dei vestiti crea un “rumore” grafico difficile da dominare se non si è bravissimi.
Uno bravissimo è Cneut, si vede che le textures gli piaccino e che le usa come fossero elementi grafici fondamentali del quadro, e non decorativi.
Credo che il punto sia questo: capire quando la textures è decorativa e quando è invece elemento grafico. Per paradosso, credo che una texture decorativa stia bene in illustrazioni di tipo grafico, mentre una texture più strutturata/grafica, stia bene in una illustrazione più pittorica/figurativa.
18 Ottobre, 2011 at 19:23
Io di tanto in tanto utilizzo textures.
Credo dipenda molto dall’illustrazione che sto realizzando. Non avendo una grande capacità progettuale ma un forte istinto le immagini che compongo alcune volte possono partire da un vestito, da una decorazione o da uno spazio vuoto.
Grazie Anna per questo post interessantissimo.
19 Ottobre, 2011 at 13:19
Che interessante argomento!
Grazie Anna! Ovvio che ad ogni quadratino texture la mia domanda era? ma che contrasto è stato usato?
Scherzo, naturalmente…:-))
Sono totalmente concorde con te quando dici:
” Per paradosso, credo che una texture decorativa stia bene in illustrazioni di tipo grafico, mentre una texture più strutturata/grafica, stia bene in una illustrazione più pittorica/figurativa.”
Grazie ancora!
25 Ottobre, 2011 at 14:01
che meraviglia, Anna! Proprio stamattina, sfogliando “il grande albero delle rinascite”, sognavo un vestito con le stoffe che André Neves ha regalato agli elefanti… (http://www.sarmedemostra.it/ita/anteprima-29ma-edizione/fiabe-dal-mondo-il-libro.html)
21 Gennaio, 2012 at 9:28
quanto mi piace questo occhio alla Morelli!
ps: amo immensamente le righe, che possono essere vive come serpenti.
pps: quanto al tema principale, dipende dipende dipende: ogni immagine è un universo con le sue proprie regole.