Se io fossi grande… (un meraviglioso libro riedito)

29 Ottobre, 2012

Quasi un anno fa, Ana Yael, una cara amica nata in Argentina ed emigrata a Barcellona carica di libri stupendi, mi ha mostrato questo tesoro di quando era piccola: “Si yo fuera major…” (Se io fossi grande) di Eva Janikovsky, illustrato da László Réber (prima edizione in ungherese: Ha en felnott volnek, 1965). Il libro, ingiallito, rovinato, aveva il colore dei tesori sopravvissuti all’oblio.
Neanche un mese dopo, con nostra grande sorpresa, scopriamo che la Joie de Lire aveva appena rieditato il libro. Ana ne è stata un po’ delusa (un tesoro, è bello quando è nascosto).

Il libro di László Réber è uno dei libri più divertenti e freschi che abbia mai letto (anche tra quelli dello stesso Réber, che ora stanno uscendo tutti con La Joie de Lire), e il ragionamento che ci regala, non fa una piega. Inizia così. Un bambino sbuca da una pozzanghera dicendo: tutti sanno che essere cattivi è molto più divertente che essere buoni. Non si capisce bene perché, però, i grandi insistano molto per farti essere buono, nonostante sia così noioso.

Tipografia e movimento delle frasi rendono ancora più forte la continua cascata di “fai il bravo!” e di ordini che si riceve in testa il bambino.
Il bambino ci dice che c’è un’altra cosa divertente almeno quanto quella di essere cattivi: ed è “essere grandi”. I grandi, infatti, hanno tutto il potere, e possono fare quello che vogliono. Possono bere quando hanno molto caldo, restare davanti alla televisione quando ci sono i programmi più interessanti, salutare sottovoce…

Insomma, i grandi fanno quello che vogliono, mentre i bambini devono fare quello che vogliono i grandi. Infilarsi il golf, lavarsi le mani, guardare dove si cammina, non mangiarsi le unghie, raccogliere i giochi…

Essere grandi è definitivamente molto meglio. Il bambino dice: Io, quando sarò grande… e inizia a raccontarci tutte le cose che farà. (Le pagine che vi posto sono solo alcune, il libro è molto lungo).
Starà seduto in ginocchio sulla sedia. Farà suonare le ringhiere.

Metterà un nocciolo di dattero nel bicchiere porta-spazzolino da denti (per poter far crescere una palma nel bicchiere), mangerà mezzo chilo di cioccolato prima di pranzo…

carezzerà tutti i gatti, fischierà così forte da spaventare tutti (e così tutti lo noteranno).

E poi si sposerà con una donna che sappia far volare gli aquiloni. E cammineranno per casa a quattro zampe facendo più rumore possibile con la trombetta… Tanto saranno grandi, e nessuno potrà dire loro: “Zitti! Che ci fate diventare matti!”.

” Se io fossi grande e mi sposassi… vivrei in una casa dove si può giocare a palla nelle stanze e tenere una quercia in un vaso.”

Questo bambino pieno di fantasie sul suo futuro continua instancabile: se fosse grande, farebbe molti figli a cui piace giocare a giochi dove bisogna essere molti, come nascondino, e avrebbe palloncini per tutti, e gelati per tutti, ma il palloncino più grande e il gelato più grande lo avrebbe solo lui, perché se no che gusto c’è a essere grandi?!

E via così, in un liberatorio “farò tutto quello che un bambino non può fare”, che non è solo non mangiarsi le unghie e guardare dove si cammina, ma anche vivere con più fantasia, libertà, gioia, allegria. Nell’ultima pagina, il ritmo rallenta. Il bambino ritorna alla realtà e viene sorpreso da una riflessione spiazzante: Però… mio papà e mia mamma, che sono grandi, perché non fanno tutte queste cose?”.

Visti dagli occhi di un bambino, in effetti, noi grandi dobbiamo veramente sembrare dei cretini. Abbiamo tutta la libertà del mondo e non la sfruttiamo. Forse lo siamo un po’ davvero quando facciamo troppo “i grandi”? E voi, se non foste così grandi, cosa fareste?

Se io fossi grande…, in Italiano, era stato edito da Bompiani nel 1967, ed è stato riedito nel 2005 dall’editore Omino Rosso (Pordenone) con nuove illustrazioni di Sarolta Szulyovszky (lo potete vedere qui). Sarei curiosa di sapere perché lo hanno ri-illustrato. Spero che esca presto nella versione originale anche in italiano.

Moi, si j’étais grand…
Làszló Réber
Un omaggio alla fantasia dei bambini
11,23 Euro