Mia intervista televisiva in Islanda (in francese)
22 Ottobre, 2010[media id=8 width=500 height=333]
Video intervista ad Anna Castagnoli (me!)
Frugando tra le bozze di post passati, ho ritrovato questo video. Ho deciso di vincere l’imbarazzo e pubblicarlo: è il video di una mia intervista televisiva svoltasi in occasione del mio viaggio in Islanda, nella primavera 2010. Così chi ancora non mi conoscesse, eccomi. Parlo un francese orroroso con un accento pietoso, e spero che non capiate una parola!! (vi ho tradotto qui sotto l’intervista).
L’intervista era la mia prima intervista televisiva, e non era preparata. Io ero piuttosto tesa, ma molto divertita dal fatto che:
– era appena scoppiato il vulcano e sembrava non saremmo piĂą potuti tornare sulla terra ferma
– seduti dietro di me, in un angolo dello studio televisivo, c’erano: il direttore dell’Alliance Française, simpaticissimo ospite, e mio marito, e tutti e due facevano il tifo
– quando il presentatore ha iniziato a parlare in Islandese, mi sono definitivamente rilassata… Pensavo: ma cosa cavolo sta dicendo?? E mi veniva da ridere.
Intervista ad Anna Castagnoli (NdR: credo fosse la sintesi dell’ampio preambolo).
Benvenuta. Lei scrive delle storie per bambini, ma principalmente è disegnatrice… fabbrica immagini…
Entrambe le cose. Scrivo dei testi e disegno anche le immagini, che è un “più”: concepisco dei libri interi, dall’inizio alla fine.
Sono stata invitata qui per il festival Myrin, per una conferenza che avrà come tema, appunto, il rapporto testo-immagine. Perché fare libri per bambini non è solamente disegnare delle belle immagini o scrivere delle storie, ma è soprattutto lavorare su un rapporto che esiste tra testo e immagine, spesso molto complesso.
Per i bambini le immagini sono di un’enorme importanza… non è così?
Sì. Un’illustratrice, Kveta Pacosvka, un giorno ha detto: “Un libro illustrato è la prima galleria d’arte che un bambino visita”. Dunque è estremamente importante offrire della qualità ai bambini, perché il libro illustrato è il loro primo approccio al mondo dell’arte.
Quali sono i suoi soggetti favoriti?
Prediligo delle atmosfere un po’ malinconiche. Mi piace trattare temi difficili. Difficili soprattutto per gli adulti, perchĂ© per quanto riguarda i bambini, credo che vivano delle emozioni molto forti… delle paure, a volte delle solitudini… Mi interessa indirizzarmi ai bambini che vivono queste emozioni, perchĂ© spesso non sanno tradurle… offro loro delle storie che parlano di queste sensazioni difficili.
Le vostre immagini hanno un grande qualitĂ artistica, bisogna dirlo, potreste mostrarmi alcuni vostri disegni?
(Sollevo un’illustrazione).
Questo è uno dei vostri libri?
Sì, qui ho illustrato una bambina che gioca con piccoli oggetti e sogna delle cose, come fanno sovente i bambini, che con piccole cose da nulla sono capaci di entrare in mondi fantastici.
(Sollevo un’altra immagine). Questo è il Caballero Pepino (OQO edizioni): è la storia di un cavaliere che vuole conquistare una principessa, ma durante il suo viaggio incontra vari personaggi in lacrime, lui gli dà tutto quello che ha e alla fine arriva dalla principessa senza niente… (Poi mostro il Calendario Città del Sole 2010).
Avete anche una laurea in Filosofia e amate il circo.
(NdR: qui ho vacillato. Ho pensato: e ora come tiro un filo tra tutte queste cose?!). Sì, è un po’ complesso il mio percorso. Quando ero piccola sognavo di lavorare in un circo, e non so… ho la sensazione di non essere andata troppo lontana da quel sogno, perché lavoro con la fantasia. Ho poi preso una laurea in Filosofia Estetica. Ho sempre avuto un amore per la letteratura per ragazzi e per l’infanzia in generale, e a poco a poco sono arrivata a trovare un mestiere dove si esprimono (volevo dire “rassemblano”) tutte queste cose: il senso della vita, l’immagine, la poesia, etc…
Sapete anche andare sui trampoli…
Sì, ha visto la foto?! (NdR: sul mio sito). Durante gli anni dell’università mi guadagnavo da vivere andando sui trampoli. Ed è lavorando con il Teatro della Tosse di Genova che ho conosciuto Emanuele Luzzati, un grande illustratore italiano, e scoperto così questo mestiere.
Anna Castagnoli
Siete d’origine franco-italiana?
No, è un po’ complicato… sono nata in Francia, ho vissuto in Italia e ora abito in Spagna. Ed è per questa ragione che L’Alliance Française mi ha invitata in Islanda, perché ho uno sguardo trasversale sul mercato delle edizioni per ragazzi in Francia, Italia, Spagna. La mia passione per i libri mi ha portato anche a curare un blog : Le figure dei libri, dove in veste di critica analizzo libri, e così sono diventata esperta del mondo dell’illustrazione.
Avete molto talento.
Si? Grazie!