Le edizioni Être in pericolo, sosteniamole!

10 Giugno, 2010

Pubblico la richiesta di aiuto di Christian Bruel, editore della casa editrice Être, sorta sulle ceneri della storica e rivoluzionaria casa editrice Le sourir qui mord“. Questo prezioso gioiello dell’editoria rischia di scomparire schiacciato dai grandi numeri di vendita del mercato di oggi.
SOSTENETE LA SUA CASA EDITRICE, abbonatevi allla pagina facebook di sostegno e, se potete, comprate qualcuno dei suoi bellissimi libri, prima che il mercato e le sue leggi ingiuste li mandi al macero.

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“Le risque ou dormir”
Era l’anagramma della mia vecchia casa d’edizione

Invitato a dibattere sul tema « Resistere, a che prezzo? » in occasione della giornata professionale organizzata il 7 maggio 2010 dalla Festa del Libro di Villeurbanne, alla domanda di Gérard Picot che aveva appena appreso la notizia, ho annunciato pubblicamente la prossima chiusura delle edizioni Être.
Pubblicare da oltre trentacinque anni, senza capitale, degli albi per bambini singolari e piuttosto esigenti ha sempre avuto il sapore dell’avventura. E senza il sostegno attento di numerosi partners che appartengono alla catena del libro, le leggi del  mercato avrebbero avuto ragione anzitempo di questo equilibrismo.

In tempi che non sono facili che per qualche privilegiato, la possibilità che un abbassamento della guardia della vigilanza professionale possa esserci  stato fatale, ha comunque suscitato emozione. Mi sono molto commosso, in sede di dibattito e successivamente, per i numerosi incoraggiamenti a resistere ricevuti e per l’impegno di coloro che non potevano rassegnarsi all’idea che la presenza dei nostri libri nel paesaggio dell’editoria, accanto a lettori più o meno giovani, non fosse garantita. Cosa fare?

Non posso che incitarvi, gli uni gli altri, a precipitarvi nelle librerie per procurarvi gli albi delle edizioni Être finché si è ancora in tempo. Se un’ondata di acquisti non potrà forse assicurare il proseguimento dell’attività, almeno garantirà un destino a libri che considerano i bambini come lettori a tutto tondo che meritano di veder rappresentati punti di vista non alterati sul mondo. Che questi albi possano ancora suscitare libere interpretazioni ed una resistenza all’ordine stabilito delle cose, lo auguro a noi tutti. E lo dobbiamo anche ai creatori che hanno condiviso il rischio di queste avventure letterarie e umane.

« Ciò che viene al mondo per non turbare nulla non merita né riguardo né pazienza » scrisse René Char.
Vi ringrazio per la vostra.
E, non ho sonno…

Christian Bruel
10 maggio 2010

contact@etre-editions.com

Être éditions
56, rue Ramus
75020 Paris
http://www.etre-editions.com/

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La lettera di Christian Bruel è stata tradotta da Cristiana Clerici e diffusa sul suo bellissimo blog La scatola del tè, grazie Cristiana.