… da Dusan Kallay
1 Giugno, 2010Alice au pays des merveilles, Dusan Kallay, Gund 2005, Francia
“Ogni volta si comincia allo stesso modo: all’inizio la testa è piena di impressioni e alla fine il corpo è esausto. Ma la parte più bella del lavoro di un illustratore è proprio questa fatica. Lui sa che ha vissuto giorni e giorni con il libro, tentando di dotarlo di ogni elemento necessario alla sua vita futura. Quando tutto è pronto rimangono bellissimi ricordi. E il libro? Il libro ama gli occhi che lo osservano e le mani che lo sfogliano. La sua vita è misurata dalle volte in cui un paio di mani lo toccano. La vita con un libro è meravigliosa. Ti muovi in un mondo irreale, in un regno pieno di miracoli e di fantasia, in un paese dell’infanzia. Credi in ciò che gli adulti chiamerebbero follia, tu invece puoi toccarla e puoi viverci assieme. L’illustrazione diventa diario dei tuoi pensieri spesi nel silenzio del tuo studio, e tu diventi un uomo che ha il suo proprio sole, la sua pioggia ed i suoi segreti di bambino. E puoi nascondere questi segreti sotto il cappotto e loro ti scalderanno perché è un grande dono per un adulto diventare bambino anche solo per un momento. (…). Forse tutto dipende proprio dalla forza con cui si riesce ad affidarsi alla propria immaginazione, sta nel modo in cui si riesce a mantenere vivi i segreti dell’infanzia, e nel modo in cui si riesce ancora ad essere un bambino.”
Dusan Kallay da “Dusan Kallay, a magical world“, citazione tratta dal Catalogo di Sarmede 2006