Chiamatemi Sandokan! di Fabian Negrin (due stili a confronto)

13 Settembre, 2012

Volevo postarvi alcune immagini di Chiamatemi Sandokan! di Fabian Negrin, per proseguire il discorso sugli stili: in particolare sulla “quantità di realtà” che contiene un’immagine, e di come questa quantità determina lo stile e l’emozione dell’immagine (insieme ad altri fattori). Ne abbiamo parlato in questo post, e questo.
Fabian Negrin, che “suona” gli stili a occhi chiusi, dimostrando ad ogni libro una perfetta padronanza e consapevolezza di cosa è lo stile, ha usato in questo libro due stili diversi…

Che cosa è “lo stile”. Lo stile Realista, Lirico e Astratto. parte 2/2

11 Settembre, 2012

Io sono solita dividere tutti gli stili possibili dell’illustrazione in tre grandi gruppi. Questi tre gruppi si muovono (scivolano) sulla scala musicale di cui vi parlavo nel post precedente, dal realismo pittorico/fotografico, all’astrattismo. Eccoli…

Che cosa è “lo stile”: un’introduzione. parte 1/2

10 Settembre, 2012

Lo stile, è un rapporto con la realtà. Un modo di interpretarla. Anche una semplice natura morta con bottiglia e bicchieri, poggiata su un tavolo, è un abisso di segni, forme, colori, significati, che non basta una vita a sondarlo. Il pittore Morandi ne doveva sapere qualcosa…
Come scegliere l’angolo di visuale? A che distanza disegnare gli oggetti? Come rendere la plasticità e la rotondità delle forme? E’ obbligatorio renderla o anche se non c’è, capiamo lo stesso cosa è il soggetto? Se disegnamo tutto in bianco e nero, capiamo lo stesso cosa è il soggetto? Cosa è che definisce la comprensione di un’immagine?

Dalla realtà all’illustrazione: la sintesi delle forme, alcuni consigli

28 Febbraio, 2011

A volte, il fatto di mettersi a fare “illustrazione”, luogo dove la realtà è sintetizzata e re-inventata, sembra legittimare una sorta di povertà semantica, di sciattezza della sintesi che altra ragione non ha, se non quella di una falsa credenza: quella di pensare che gli oggetti, le forme, l’equilibrio dei colori, possano sorgere spontaneamente dalla matita per il solo fatto che si ama tanto disegnare.

Bene, se si ama tanto il disegno, bisogna capirlo, prima di agirlo. Capirlo significa che per arrivare a distorcere la prospettiva di un tavolo, o rendere in poche linee sintetiche un albero su un colle, dobbiamo conoscere come funzionano il tavolo e l’albero.
Che tavolo è? Di che materia? Di che epoca? E l’albero a che specie appartiene? E’ un sempreverde o no? In che stagione siamo? Queste sono le domande che un illustratore dovrebbe farsi prima ancora di decidere con quale stile farà albero e tavolo.