Tesori dalla Fiera di Bologna. Parte 1: Tytgat e Seidmann Freud
8 Aprile, 2016In Fiera ho scoperto, con viva emozione, che il fondo di libri rari della Bibliothèque National de France, insieme all’editore Albin Michel, hanno ripubblicato due capolavori della storia dell’illustrazione: Le petit chaperon rouge del pittore belga Edgar Tytgat (o Tijtgat), del 1917; e The Die Fischreise della nipote di Freud Tom Seidmann Freud, del 1923.
(Di lei, vi avevo parlato qui).
Le petit chaperon rouge, Edgar Tytgat, Albin Michel 2015
Questa riedizione di Tytgat, su carta satinata leggermente spessa, è da capogiro. Persino la copertina, al tatto, sembra un foglio di acquarello.
La storia del racconto la conoscete, la storia del libro è questa:
Nel 1910 Tytgat realizza sedici piccoli acquarelli per illustrare la storia di Cappuccetto Rosso (esiste un solo originale).
Nel 1917 Tytgat realizza e stampa 15 esemplari con 16 incisioni su linoleum.
Nel 1918 il libro viene pubblicato dall’editore Beaumont in 50 esemplari numerati.
L’edizione di Albin Michel riproduce un’edizione del 1921 (C. Van Oest et Cie).
Anche il testo era stato disegnato e inciso su linoleum da Tytgat stesso.
Tytgat lo aveva copiato dalla prima edizione olandese delle fiabe di Perrault, del 1697, trovata al British Museum all’inizio della Prima Guerra mondiale, quando era esiliato a Londra.
Le immagini di Tytgat mi fanno pensare molto a Vuillard.
L’altro libro superbo, superbamente ristampato da Albin Michel, è quello di Seidmann Freud: The Die Fischreise, del 1923. L’ho acquistato al volo appena l’ho visto allo stand di Albin Michel.
(Non paga, ne ho ordinate altre due copie dalla Francia, via Amazon. Mi sembra incredibile poter accedere a un tale capolavoro con soli 15 euro).
Le voyage du poisson, Tom Sedimann Freud, Albin Michel Jeunesse
Nella versione francese, finalmente, ho potuto leggere la storia, che è commovente.
Narra di un bambino che sogna di camminare con in mano un boccale, dentro il boccale c’è un pesce rosso. Nel sogno il pesce cresce, cresce e rompe il boccale, poi invita il bambino e fare un viaggio sulla sua groppa e lo porta lontano, in una città ideale dove non ci sono adulti, ma solo bambini.
Appena arrivato, anche se nessuno sa chi sia e da dove venga, il bambino viene accolto con grandi feste dagli altri bambini, che gli offrono vestiti nuovi e un cappello a punta. Il bambino dice che non ha soldi per comprare i vestiti, ma gli spiegano che non ce n’è bisogno in quella città .
Il bambino impara che in quella città regnano l’armonia, la bellezza e la fraternità : ogni cosa è realizzata con calma e passione; studiare e lavorare non sono doveri ma piaceri.
Le voyage du poisson, Tom Sedimann Freud, Albin Michel Jeunesse
Le voyage du poisson, Tom Sedimann Freud, Albin Michel Jeunesse
Le voyage du poisson, Tom Sedimann Freud, Albin Michel Jeunesse
Le voyage du poisson, Tom Sedimann Freud, Albin Michel Jeunesse
Il libro finisce insieme al sogno del bambino. Un ‘ancora’ lascia aperto uno spiraglio di speranza: “Ce n’est pas encore tout à fait vrai“.
(Non è ancora del tutto vero).
Una fiaba quanto mai attuale.
Lo stile usato da Tom Seidmann Freud è ispirato alle correnti dello Jungendstil e della Nuova Oggettività tedeschi.
Potete sfogliare l’edizione originale del libro su Gallica.
ps: il pesce non sta mangiando il bambino, gli fa festa.