La Parada. Una libreria per bambini nel mercato di Gracia. Un’idea da esportare
18 Aprile, 2013Il mercato dell’Abaceria di Gracia è uno dei più carini della città di Barcellona, e anche il mio preferito. Mi piace andarci a piedi, anche se mi prende venti minuti solo ad andare. Le stradine di Gracia sono quasi tutte pedonali. Un villaggio dentro la città . Nelle sue piazzette, come nella miglior idea di piazza rinascimentale, convivono vecchietti, bambini ruspanti, ragazzi seduti a tutte le ore davanti a un cerveza (birra alla spina), cani, gatti, innamorati e altri volatili di vario tipo.
Il mercato è un mercato coperto, e intorno si affollano bancarelle di ogni tipo. La più sorprendente bancarella, tra un venditore di biglietti della lotteria e un verduraio, è La Parada (la fermata), una libreria per bambini con una selezione di libri di impressionante bellezza, tanto che a mettere il naso tra le ceste ripiene non ci si crede di essere al mercato e non in qualche raffinatissima libreria specializzata.
Si trova di tutto: da un pop-up delle edizioni Helium ai libri di Suzy Lee, dalle prestigiose edizioni di Milimbo a quelle di Planeta Tangerina, fino a piccoli capolavori autoprodotti di sconosciuti autori. Più in là di qualche cesta, alla Parada si incontrano anche fotografie, contemporanee e d’antan. Non mancano libri di poesia illustrati.
Le due ragazze che gestiscono la libreria da 7 mesi, Raquel Villa e Xenia Bagvé, hanno le idee chiare:
la cultura deve essere portata in strada, non deve avere porte d’accesso troppo strette, mi spiegano quando chiedo loro il perché di una libreria nel mercato.
Una delle due ragazze è appassionata di fotografia, l’altra è un architetto che ha deciso di improvvisarsi libraia, ma scegliendo e promuovendo solo libri che lei definisce: speciali. Infatti sono tutti speciali, dal primo all’ultimo.
Se hai le mani occupate dai sacchetti della spesa, come è capitato a me stamattina, te li leggono loro i libri (ne ho liberata una, di mano, per filmare questo capolavoro di ingegneria libresca).
Edizioni Tralarì (i loro deliziosi libricini cercano librai ospitali)
E’ caro affittare questo spazio? Chiedo io con spirito pratico (e una mezza idea di installarmi nel mercato vicino e rubar loro il mestiere). Per niente, mi rispondono. Vendete abbastanza libri? La ragazza sorride. Mi spiega che c’è molta curiosità , e che piano piano le persone si stanno abituando a fermarsi per sfogliare i libri, tra una spesa e l’altra. Ma ci vuole tempo, sette mesi sono pochi per entrare a far parte integrante di un mercato dove la gente ha i suoi riti.
Per creare interesse, la Parada organizza letture pubbliche, mini festival e altre ghiotte diavolerie. Qualche mattina fa, erano stati invitati Pablo Larragibel e Arianna Squilloni, rispettivamente editori di Ekaré e A buen paso, per parlare del senso delle loro case editrici e leggere ad alta voce qualche libro. La gente che assisteva era gente del quartiere: erano divertiti e interessati come bambini.
Chissà se è la crisi o il solo fatto di chiamare un mercato Abaceria, con quel suono di abecedario nel nome, che fa nascere libri così belli tra i cespi di insalata. Ad ogni modo, se passate da Barcellona, non perdetevi una fermata alla Parada. Trav. de Grà cia, 186