Montreuil 2012: libri gioco (MeMo), libri folli (Dictionnaire fou du corps)

20 Dicembre, 2012

Vi ho detto (qui) che quest’anno al Salone di Montreuil si respirava tra i libri un’aria più giocosa e libera: molti i libri gioco, molti i giochi, molti i libri folli. Sarà che l’album illustrato per bambini sta vivendo la sua epoca d’oro come un fuoco d’artificio nel cielo della imminente catastrofe del libro di carta? Sarà che per gareggiare con il mercato delle app e dei video-giochi gli editori si sono impegnati a tirar fuori dal cappello tutta la loro creatività? Sarà che l’illustrazione (si pensi al comic americano) è sempre stata un ottimo placebo per tirare su il morale in epoche di crisi economica? Fatto è.
In questo post vi parlo delle tre idee-libro-gioco che mi sono sembrate più chic.


Dictionnaire fou du corps, Katy Couprie, Thierry Magnier 2012

Durante i saloni c’è sempre un libro che rimbalza sulla bocca di tutti, in un passaparola frenetico e sussurrato di Hai visto il libro di? o Corri allo stand xx, non puoi perderlo!
In questa fiera il libro di cui tutti parlavano era Dictionnaire fou du corps (Dizionario folle del corpo), edizioni Thierry Magnier. E a ragione! Il lavoro bibliografico, letterario, grafico di Katy Couprie è stupefacente. Da Addome fino a Zigomo più di 250 pagine investigano, definizione dopo definizione, il corpo in tutti i suoi aspetti. E se dico tutti, intendo proprio tutti !
(Qui su Vimeo trovate il video di presentazione in francese).

“Dizionario folle del corpo” è un libro, secondo me, epocale. Per millenni il corpo umano è stato smembrato in pezzi sulla tavola anatomica dell’occidente: il corpo sede dell’anima, il corpo sede degli organi, il corpo sede del demonio, il corpo mitologico, il corpo sacro, il corpo sconcio, il corpo malato, il corpo sano, il corpo santo, il corpo peccatore, il corpo mostrato, il corpo nascosto…
Discipline, letterature, dizionari, rami di ricerca medica si sono specializzati al punto che è praticamemnte impossibile, oggi, per un occidentale, crescere convinto di essere uno con se stesso,
uno con le sue funzioni digestive e quelle sensibili, uno con i languori del desiderio e quelli dell’appetito, uno con i calli ai piedi e uno con l’algebra oscura dei sogni, uno con l’amore e uno con il piacere.
Attraverso uno sconvolgente apparato iconografico e letterario, tra ironia e serietà, Katy Couprie restituisce al corpo la sua unità, la sua complessità, la sua ricchezza, il suo respiro: col risultato di una irriducibile quanto affascinante ambiguità semantica.
Vi traduco, ad esempio, la voce INTERNO:

INTERNO s. m. e ad}. 1 . Spec. Parte nascosta del corpo di cui la pelle è rivestimento. L’interno del corpo: le interiora, le viscere. 2 . Disposizione interna del corpo. Un interno in ordine: tubi ben disposti, stomaco lustrato, intestini ripiegati, diaframma ricamato, ossa bianco smalto, tende ai polmoni. 3 . Interno, Fig.: scatola nera dell’essere, dove si custodisce l’intima convinzione 4 . Interno, Voce : che risuoni in noi e ci guidi nel bene e nel male. «Va ‘a giocare al casinò, Vendi la tua macchina!» (LA PICCOLA VOCE INTERIORE)

 

Dictionnaire fou du corps, Katy Couprie, Thierry Magnier 2012

Ah! per la cronaca: gira voce che Thierry Magnier abbia venduto i diritti del Dizionario folle del corpo a una casa editrice americana e che questa abbia riprodotto il libro censurando le immagini delle parti genitali, reputate graficamente troppo esplicite per essere mostrate ai bambini. Se la voce è vera: poveri bambini americani, che cresceranno privati della libertà di sentire come legittimamente appartenenti al loro corpo pene e vagina.
Viva il corpo intero!

Dictionnaire fou du corps, Katie Couprie, Thierry Magnier 2012

Dictionnaire fou du corps, Katie Couprie, Thierry Magnier 2012

Faites votre marché (Fate il vostro mercato), quando l’ho visto, sono praticamente svenuta. E’ un libro di Nathalie Parain del 1935, pubblicato in origine da Père Castor e ri-edito quest’anno da MeMo (piccola grande casa editrice con un catalogo di libri antichi e moderni e libri-gioco che hanno in comune il fatto di essere TUTTI esteticamente perfetti).
Le pagine di carta da 300mg, la stampa a colori pantone (credo che ne abbiano usati una tonnellata) per ricreare l’effetto cromatico dell’edizione originale, la bellezza sublime delle immagini, i divertentissimi giochi proposti per ritagliare le figurine dei prodotti e trasformarli in merce da vendere e comprare, o disporre nelle vetrine… sono un sogno. Poi ho visto il prezzo e sono svenuta del tutto: 30 euro. Ci ho girato intorno per due giorni come un lupo famelico, e alla fine ho ceduto e l’ho comprato. Ora brilla nella mia collezione. Mi chiedo se avrò mai il coraggio di ritagliare le figurine per giocarci, come avrebbe voluto Nathalie.

Faites votre Marché, Nathalie Parain, MeMo 2012
Faites votre Marché, Nathalie Parain, MeMo 2012
Faites votre Marché, Nathalie Parain, MeMo 2012

Sempre per MeMo, ecco due giochi Memory: Mémo de feuilles et Mémo de fleurs, di Julie Safirstein.
Conoscete vero il gioco del Memory? Ogni immagine è doppia, si dispongono tutte le cartoline capovolte su un tavolo e ogni giocatore ha solo due possibilità a turno per girare le cartoline e trovare le due consorelle. Io l’ho sempre adorato perché avendo una notevole memoria visiva (l’unica che ho, purtroppo) vinco sempre.
Vidi questi Memory alla Fiera di Bologna 2012, in forma ancora di maquette: l’editrice di MeMo mi parlò, mostrandomeli, della necessità di offrire ai bambini forme esteticamente pulite, semplici, belle, per educare i bambini alla capacità di leggere la forma. I Memory di MeMo, oltre che divertire, invitano il bambino al sottile sforzo di riconoscere le forme per se stesse e per la loro grazia, e non  per la loro appartenenza a un genere (animale, pianta, fiore…).

Mémo de feuilles, Julie Safirstein, MeMo 2012
Mémo de fleurs, Julie Safirstein, MeMo 2012

Allora, ora ci credete o no che quest’anno la Francia ha sfornato libri e giochi meravigliosi? E non sono ancora finiti…
Se volete farvi un regalo di Natale, ecco qui sotto i link per ordinarli.

Dictionnaire fou du corps
Couprie Katy
Un dizionario anatomico letterario
31,35 Euro
Faites votre marché
Nathalie Parain
Un libro gioco del 1938
28,50 Euro
Memo de fleurs
Julie Safirstein
Gioco memory con forme grafiche
18,99 Euro
Memo de feuilles
Julie Safirstein
Gioco memory con forme grafiche
18,99 Euro

13 Risposte per “Montreuil 2012: libri gioco (MeMo), libri folli (Dictionnaire fou du corps)”

  1. 1 luisa n.
    20 Dicembre, 2012 at 8:59

    Anna, sono bellissimi!
    Grazie per le tue condivisioni.
    I memory e il libro del mercato fanno venire voglia di giocarci subito!

  2. 2 Giorgia
    20 Dicembre, 2012 at 9:45

    Questa Nathalie Parain è davvero mitica! Mi piace tantissimo! Una cosa non capisco… ma che tecnica usava per avere questi bei colori? Tempera? Stampa Xilografica?
    Un abbraccio da Genova!
    Giorgia

  3. 3 paolo
    20 Dicembre, 2012 at 10:32

    @ Giorgia: Cromolitografia.
    Di Nathalie Parain avevamo parlato nel blog dei Topi qualche tempo fa http://topipittori.blogspot.it/search/label/Nathalie%20Parain.
    A questo libro, invece, deve essersi ispirato Bruno Munari per i suoi rarissimi e meravigliosi libretti “Cappelli”, “Antica Farmacia”, “Orologiaio”, “Sali tabacchi”, “Musica” per la casa editrice Gentile negli anni Quaranta

  4. 4 mariachiara
    20 Dicembre, 2012 at 10:44

    L’ultimo giorno passato a montreuil mi si è “inceppato” il bancomat e rivedere tutti questi post mi fa soffrire moltissimo :) !
    Ero indecisa sull’acquisto del Dictionnaire, mi era molto piaciuta la mostra, l’idea(!), c’erano bellissime serigrafie, ma sfogliando il libro e leggendo qualche voce sono rimasta un po’ perplessa: ho trovato quel tipo di stravaganza un po’ snob francese, sì intelligente ma un po’ inconsistente che mi ha un po’ disamorato, ma capisco che la mia è stata un’analisi rapida e superficiale…aimè!

  5. 5 elillisa
    20 Dicembre, 2012 at 13:21

    Il Memory sulle foglie sarà MIO!

    Il Dizionario folle verrà pubblicato in Italia!?! Chissà…
    Non sapendo il francese credo mi perderei una grossa fetta del libro.

  6. 6 Anna Castagnoli
    20 Dicembre, 2012 at 14:19

    Per Mariachaira:
    sì capisco quello che vuoi dire, forse un po’ è vero, però secondo me è una percezione di noi Italiani davanti a un certo tipo di ironia francese, la percepiamo inconsistente perché siamo meno “letterari” nel nostro modo di sentire.

    Mi spiego meglio. Io ad esempio soffro ad ascoltare le trasmissioni francesi sulla letteratura, i loro intellettuali mi sembrano sempre troppo “letterari”. Questo è dovuto al fatto che in Francia hanno una tradizione retorica molto forte, la parola parlata e scritta è molto più controllata, più ricercata, e questo noi lo percepiamo come “poco autentico”, quando in realtà non è così (o almeno, non sempre).

  7. 7 giovanna
    20 Dicembre, 2012 at 14:43

    Se fosse vera la voce delle richieste censorie degli americani a proposito del “Dictionnaire” non mi stupirebbe, considerate le radici puritane del paese più ossessionato dal sesso del mondo. Teniamo però presente che nel 1994 in Francia e nel 2009 in Portogallo alcune copie di libri che in copertina riportavano “L’origine del mondo” di Gustave Courbet (il celebre quadro che ritrae in primo piano organi genitali femminili col massimo realismo), furono sequestrate dalla polizia e contestate come opere pornografiche. Insomma, quando si va ai vertici del sacro e a quelli del profano le immagini diventano, prevedibilmente, materia incandescente.

  8. 8 semola
    20 Dicembre, 2012 at 15:19

    Per elillisa: Il dizionario è già in Italia. L’ho visto la settimana scorsa in una libreria molto fornita e devo dire che sfogliandolo mi e’sembrato una leccornia molto appetibile…per me, ma non l’ho proprio preso in considerazione per la bimba alla quale volevo fare un regalo ( e non si tratta di censura ), insomma, non so come dire ma mi è sembrato che volasse troppo alto per un bambino…ho sbagliato qualcosa? Ora mi sembra di aver valutato il tutto troppo frettolosamente in base a un’idea ( anche un pò vaga ) su cosa può o non può essere adatto agli occhi di un bambino.

  9. 9 Anna Castagnoli
    20 Dicembre, 2012 at 15:23

    Semola dipende anche dall’età del bambino (e dal tipo di bambino).
    Ma era in italiano?? Ma chi lo ha tradotto? Ti ricordi il titolo?

  10. 10 Cecilia
    20 Dicembre, 2012 at 17:26

    Per Paolo: io capisco che è il tuo lavoro…ma quanto sei bravo nel tuo lavoro???
    Anche a me ha subito fatto pensare a quei libri di Munari, che sono veramente misconosciuti!!! Per caso giacciono loro pure nelle librerie dei Topi??? Ciao!

  11. 11 paolo
    20 Dicembre, 2012 at 18:41

    @ cecilia: non è bello far arrossire un signore di mezza età. Comunque, no: ho detto che sono rarissimi e ed è vero. L’ultimo passaggio nel mercato antiquario era in una libreria torinese, tre anni fa, a una cifra corrispondente tre/quatto mesi di lavoro di uno che ci mantiene una famiglia con qualche agio.

  12. 12 semola
    24 Dicembre, 2012 at 0:05

    Mi spiace.Il dizionario che ho visto io era in francese e davvero, non mi sono preoccupata di guardare niente altro.

  13. 13 lucia
    29 Dicembre, 2012 at 11:46

    bellissimo “Faites votre marché”.. davvero interessanti tutti