To Pin-(i)nterest, ovvero la mania di raccogliere figurine

25 Febbraio, 2013

(Nota: le immagini di questo post sono tratte dai miei board su Pinterest, trovate su altri board di Pinterest e ri-pinnate. Ma come parlo?!).

Julius Klinger, circa 1909, dal mio board Between art and illustration

Fino a un mesetto fa avevo solo una vaga idea di cosa fosse Pinterest.
Ogni tanto andavo a curiosare sul muro (pagina principale) di Pinterest ma, anche selezionando la categoria “Illustrations and posters”, vedevo una tale accozzaglia di immagini che mi ero convinta che Pinterest fosse il regno del kitsch sulla terra. Lo è, in effetti, essendo lo specchio del gusto di milioni di utilizzatori, ma quello che non sapevo è che, come ogni regno che si rispetti, Pinterest ha valli e paesi di una bellezza sconvolgente. Tutto sta nel sapere come raggiungerli.

Una schermata della pagina principale di Pinterest, dove scorrono in ordine sparso migliaia di immagini al giorno

Creato dagli americani Ben Silbermann, Paul Sciarra, Evan Sharp, che nello “stile Sylicon Valley” lo hanno messo a punto in un piccolo appartamento, Pinterest è stato lanciato nel marzo 2010 con un sistema inizialmente “ad inviti”; nel gennaio 2012 contava già 11 milioni di visitatori unici. Nessun social network aveva raggiunto con tanta velocità una crescita simile. Oggi è aperto a tutti, basta una veloce iscrizione (via mail, via Facebook o via Twitter).

Grasshopper pull toy, Francia, 1930

Le ultime stime di traffico parlano di più di 48 milioni di utenti in tutto il mondo. Un boccone appetitoso per i finanziatori, anche se non è ancora chiaro il futuro modello economico. Ma quel che conta è il potenziale: è di pochi giorni fa la notizia che sono stati investiti in Pinterest altri 200 milioni di dollari, somma che porta Pinterest ad essere quotato due miliardi e mezzo di dollari.

Consumers All. The Yearbook of Agriculture 1965, dal mio board Cover Book

Le categorie più popolari sono viaggi, automobili, cibo, cinema, umorismo, design per la casa, sport, moda e arte.
Il cibo è la categoria più amata, tanto che Pinterest ha comprato  di recente un altro social network tutto dedicato allo scambio di ricette: Punchfork. L’80% degli utilizzatori di Pinterest sono donne.
Moltissimi iscritti, io inclusa, dichiarano una passione per Pinterest simile a quella che danno certe droghe additive. Altri lamentano una vertigine davanti all’infinita quantità di immagini che offre. Altri ancora (e a ragione) criticano la trascuratezza con cui alcune immagini vengono immesse nel Grande Fiume (la definizione è mia) senza citare autori o fonti.
Per fortuna la maggior parte degli utilizzatori è scrupolosa, soprattutto in tema di libri illustrati e arte.


Cyril Cowell. c.1935, dal mio board Old + vintage illustration

Ma ritorniamo ai miei esordi: scorrendo il muro principale, di tanto in tanto, tra le ciambelle allo zucchero della zia Pina e i culetti di bambini, compariva un’immagine che mi interessava. Ma che farmene? Se ritornavo il giorno dopo, era già sparita sommersa da pile di torte allo zucchero.
Decisa a capire perché Pinetrest avesse un successo così grande, ho chiesto aiuto su Facebook: come funziona Pinterest? Cosa è un Board, cosa è un Pin?

Nel giro di pochi giorni avevo capito il meccanismo ed ero letteralmente drogata.
Ve lo spiego così: vi ricordate quando da bambini avevamo gli album di figurine e andavamo dal giornalaio o da un amico a chiedergli la figurina che ci mancava? L’album era spesso a tema: le farfalle, i calciatori, gli animali della giungla, i ciclisti o Mimì e le ragazze della pallavolo. La parola magica era “celo” o “non celo” (con l’accento sulla e). Vi ricordate il piacere nel collezionare le figurine, nel guardarle, nell’incollarle, nello sfogliare l’album semi finito? (ne mancava sempre una!).

Via Cartesio Episteme

Ecco, Pinterest è come una immensa collezione di album di figurine. Gli album appartengono a persone che li hanno creati e terminati o che continuano ogni giorno ad attualizzarli.
Si può trovare di tutto. Vi invito a provare digitando un argomento nella casellina “cerca” in alto a sinistra.
Se siete illustratori, provate a cliccare il vostro nome: io ho scoperto che molte mie illustrazioni sono su Pinterest. Una delle mie immagini non è mia (ma ha il mio nome), un’altra ha i colori in negativo, una terza è al contrario. Ma è Pinterest! Che importa.

Bisogna anche cercare di dimenticare (se no, altro che capogiro) che nel contratto di iscrizione (che nessuno legge mai) si accetta di condividere su Pinterest solo immagini di cui si possiedono i diritti, che Pinterest diventa proprietario di tutti i diritti delle immagini immesse, e che può farne un po’ quello che vuole. Ma ormai la cosa è scappata di mano a tutti e nessuno sa più di chi è cosa e cosa è di chi. Si “pinna” tutto quello che piace, in una frenesia del possesso e dello scambio visivo.

Marikajo, dal mio board Between art and illustration

I BOARD
Un album di figurine su Pinterest si chiama board. Un board è una cartella “a tema” che raccoglie immagini. Un utilizzatore può avere quanti board vuole, e intitolarli come vuole. Può esserci un board chiamato “Doddy” con tutte le foto di un cane barboncino di nome Doddy, ma anche un board chiamato Maurice Sendak (anzi, su Sendak ce ne sono decine, guardate qui) o un board sugli alberi Baobab. Ci sono board che sono vere e proprie riserve di illustrazioni magnifiche, come il board della rivista di illustrazione Anorak o i board (strepitosi) di Milimbo editore, per fare due esempi di board che seguo.

Una schermata del board Illustration di Milimbo Edizioni

Ci sono board di marche famose e di editori. Di ristoranti e di negozi. Di collezionisti di bambole e di collezionisti di piante esotiche. Di stilisti e di attrici. Di ricette di cucina e di libri antichi. Ci sono board di tutto l’immaginabile.
Se qualche utilizzatore decide di collezionare immagini scabrose o indecenti, lo si può denunciare cliccando su una bandierina rossa a lato del nome: il suo profilo, dopo analisi del caso, verrà sospeso.

Un board di vestiti di bambole, con il bottone “follow” rosso in alto

I PIN
I board sono aperti a tutti, visitabili gratuitamente. Non è come su Facebook, dove è necessario un accordo di amicizia per visitare le pagine degli altri. Ogni volta che visitando un board ci piace un’immagine possiamo “pinnarla”. Ma cosa vuol dire pinnare? Pin in inglese significa spillo, puntina, e To pin significa: appuntare. L’attività principale di Pinterest è “appuntare” immagini che ci piacciono nelle nostre cartelle. Pin + interest= appuntare quello che interessa.

Quando pinniamo un’immagine trovata su Pinterest, l’immagine si gira, e sul retro c’è il nome del board da cui proviene. Per me è un’emozione sempre rinnovata quella di scoprire un nuovo board chiamato “illustration” o “children’s books”. Molti board non incontrano il mio gusto, ma quando ne incontro uno che mi piace è gioia pura. Un grosso bottone rosso in cima al board dice “follow” che significa segui: e io clicco.

Sarah Eisenlohr, dal mio board Between art and illustration

Un’immagine la si può pinnare nella propria cartella, si può dire solo “mi piace”, la si può commentare (funzione che io uso sempre per aggiungere le fonti e i nomi degli autori quando mancano, da brava certosina della rete), la si può condividere su Facebook, su Twitter o inviarla per mail.
Un’immagine può essere trovata su Pinterest e ri-pinnata, ma possiamo anche prenderla dalla nostra scrivania o direttamente da internet. Per fortuna, se l’immagine è stata presa da internet, conserverà nel suo DNA il link di provenienza.
“Appuntare” un’immagine in una propria cartella prende un secondo. Velocissimo.

Una schermata dei miei following

I FOLLOWERS E I FOLLOWING
Quando decido di seguire un board cliccando sul pulsante “follow” (decisione che posso revocare in ogni momento), sul mio muro personale appariranno, in tempo reale, tutte le immagini che il proprietario del baord aggiunge al board che io seguo.
I followers sono le persone che mi seguono, i following le persone che seguo io.
Più saranno selezionate e scelte con cura le persone da seguire, o le loro cartelle, più il mio muro sarà un fiume ininterrotto di immagini che possono piacermi. E’ come crearsi a poco a poco una rete di amici con gli stessi gusti estetici.

Fortune, 1954, dal mio board Cover Book

PERCHE’ ESSERE SU PINTEREST ?
Per me che amo le immagini la risposta è ovvia: per passione e per allargare le mie conoscenze sull’illustrazione passata e presente. Ma se si ha un commercio, avere un profilo Pinterest attivo e farsi seguire da centinaia o migliaia di persone può essere uno modo di crearsi una selezionata e affezionata clientela.
Se avete un blog o un sito, Pinterest rappresenterà una notevole sorgente di traffico.
I board sono vetrine. E vetrine con milioni di spettatori. A chi non interessa essere in una vetrina così, per di più gratuita?
Infatti, molti illustratori lo utilizzano come portfolio online.
Ma quante cose bisogna seguire per restare a galla su internet? E su quanti social network bisogna essere attivi? Blog, facebook, twitter, pinterest: viene il capogiro solo a pensarci.

Yoshino, dal mio board Illustration

Il vero problema, se siete appassionati di immagini illustrate e di arte, è l’immensità spropositata di tesori che si possono trovare su Pinterest. Non perdercisi dentro, allora, diventa difficile.
La sera, dopo gli ultimi “cinque minuti” di Pinterest prima di dormire (diventano sempre una buona mezz’ora), chiudo gli occhi e dietro le palpebre vedo formarsi immagini meravigliose, colori, forme, segni misteriosi…  il mio cervello elabora centinaia di immagini ricevute a una velocità inusuale. Come quando si scia e la sera si vede neve e neve… vedo immagini e immagini e immagini. Non hanno testo. Non hanno voce.
Pinnare immagini sarà il linguaggio di domani?

Sean Lewis, dal mio board Between art and illustration

ps: su alcune funzioni più specifiche di Pinterest , come quella di Contributor, vi invito a laggere il post di Lisa Massei: Pinterest, questo conosciuto.

27 Risposte per “To Pin-(i)nterest, ovvero la mania di raccogliere figurine”

  1. 1 luisa n.
    25 Febbraio, 2013 at 8:49

    Molto interessante questo post.
    Sono d’accordo soprattutto sull’effetto “droga” :-)
    Ma, se posso approfittare della tua conoscenza, come funzionano le Secret Board?

  2. 2 Anna Castagnoli
    25 Febbraio, 2013 at 10:20

    Io non sono riuscita ad attivarle.
    Le secret board servono ad avere delle schede condivise solo da un gruppo ristretto di persone.
    Se ad esempio si lavora in gruppo su qualcosa e si vuole scambiare materiale iconografico ma tenerlo segreto al pubblico si può usare una Secret Board. Idem per foto di famiglia. Da quello che ho letto sembra che ogni utilizzatore possa creare un numero limitato di Secret Board, una o due.
    Se ho capito bene.

  3. 3 Lisa Massei
    25 Febbraio, 2013 at 11:07

    Ciao Anna,
    Pinterest si presta a molte riflessioni, non ultima quella del copyright.
    Grazie per la citazione al mio articolo, ne volevo scrivere proprio uno sul copyright delle immagini in generale, e anche sul royalty free, su cui c’è molta confusione, prima o poi lo scriverò ;)
    Buon Pinterest!

  4. 4 roberta cobrizo
    25 Febbraio, 2013 at 11:07

    Anna, da quel che so, le boards segrete possono essere al massimo 3. Non si può rendere segreta una board che abbiamo già pubblica, perchè qualcuno potrebbe averne già condiviso i pin. Si può fare invece il contrario.
    Nella schermata apposita, dopo aver nominato la Board, il tasto ON la renderà segreta. Questa potrà essere visibile dal solo autore o anche dalle persone che lo stesso potrà invitare a seguire o a contribuire, pinnandovi. In questo modo si può lavorare ad esempio ad un progetto comune, raccogliendo materiale insieme.
    Qualche “collezionatore” incallito tiene invece la Board segreta fino a quando è molto ricca; solo allora la converte in pubblica. :-( E’ però un po’ come se da piccoli avessimo esibito l’album delle figurine solo già completamente finito, comprandoci tutto direttamente in edicola e perdendoci il bello del “celo” o “non celo”, no?

  5. 5 Ila
    25 Febbraio, 2013 at 11:18

    Interessantissimo post (e sopratutto… chiaro!).
    Grazie Anna.
    Conosco Pinterest da un pò, ma non mi ci sono ancora mai buttata realmente… forse perchè mi spiazza un pò la quantità di materiali presenti.
    Un enorme mercato urlante in cui mi riesce difficile orientarmi ;)
    Ma dopo il tuo post… un pò di golosità viene davvero ;)

    Posso linkarti nelle mie condivisioni artistiche? Trovo questo post davvero utile.

    :)
    Ila

  6. 6 Anna Castagnoli
    25 Febbraio, 2013 at 11:32

    Certo che puoi linkarlo Ila!

    Per Roberta: i collezionisti sono una razza bizzarra, bisogna avere pazienza :)

  7. 7 Anna Castagnoli
    25 Febbraio, 2013 at 11:35

    Una domanda:

    quanti di voi sono in Pinterest? Perché potremmo inventare un gioco condiviso di qualche tipo. Sarebbe divertente.
    Non so: una raccolta sullo stesso tema iconografico?
    (banale…).
    Un racconto senza testo per rimbalzi e pin?
    La casa ideale di un castoro?
    Avete idee?

  8. 8 simona
    25 Febbraio, 2013 at 11:46

    Ma se Pinterest diventa proprietario di tutti i diritti delle immagini immesse e può farne ciò che vuole non è molto pericoloso fare un board con il proprio portfolio e non è scorretto farlo con immagini altrui?

  9. 9 Anna Castagnoli
    25 Febbraio, 2013 at 12:00

    Simona hai ragione, ma ormai…
    Si spera che Pinterest non voglia mai diventare editore.
    Io credo che siano contratti che vanno firmati per evitare noie a Pinterest sull’uso che fa delle immagini, ma non credo ne voglia fare un uso tipo: fare l’affiche di un film o la copertina di un libro.
    Credo (ma non so se lo ha già fatto o lo farà) che gli interessi avere i diritti per vendere i dati e i gusti della gente a compagnie di analisi del mercato e dei consumi.
    Nel futuro sapranno calibrare e vendere prodotti miratissimi, sapranno farci un profumo su miusra! Un vestito che ci piacerà terribilmente perché creato a partire dai nostri ricordi…
    Chissà cos’altro. Packard ci avrebbe scritto sopra un altro libro (vedi: i Persuasori occulti).

    Certo, si può scegliere di non partecipare al gioco, ma servirebbe? E’ sfuggito di mano a tutti. 48 milioni di persone che pinnano ogni giorno immagini della rete non sono qaulcosa che si può controllare.
    Per fortuna restano i link nella memoria dell’immagine. E per fortuna c’è ancora tanta gente civile che ha lo scrupolo di inserire sempre le fonti.

  10. 10 Lucertola
    25 Febbraio, 2013 at 12:09

    Era da un pò che rimbalzavo su Pinterest,e dopo il tuo post ho deciso di comprare anch’io il mio album di figurine! ;-)

    La mole di immagini è pantagruelica!…da perderci le giornate! Ma gli stimoli davvero impagabili.

    Grazie Anna per la dritta!

  11. 11 Lisa Massei
    25 Febbraio, 2013 at 13:45

    Giusta osservazione, ma se non erro anche facebook si appropria delle immagini…
    L’essere civili, nell’era del web, parte dal basso, citare le fonti quando possibile e, per tutelarsi, mettere sempre il proprio nome sulle immagini. Nel caso di Pinterest ricordarsi il link diretto al proprio sito/blog.
    P.s. Anna, la condivisione delle board è un mezzo potentissimo, sarebbe bello condividere delle immagini a tema e poi scriverne una storia. La butto lì… :)
    Lisa

  12. 12 Emiliana
    25 Febbraio, 2013 at 15:17

    ciao Anna! grazie ai tuoi post sto cercando di capire come usare pinterest! ho creato qualche board ma non riesco a “trovare il mio muro” cioè lo spazio che si aggiorna con gli utenti che ho scelto di seguire…che confusione però troppo bello…quante cosine si scoprono! :)

  13. 13 giovanna
    25 Febbraio, 2013 at 15:27

    Ciao Anna, la famigliola di ciuffoni elettrici di Julius Klinger è magnifica. E grazie per tutte le spiegazioni.

  14. 14 miguel
    25 Febbraio, 2013 at 15:34

    I secret board sono utilissimi come ricerca d’immaginario per progetti personali e anche per condividere con alcune persone per progetti comuni.

    si trovano su http://www.pinterest.com—>la tua foto profilo—>Boards (click)———–>scroll down sotto tutti i boards ci sono i secrets—> Aggiungere secret board

    un saluto!

  15. 15 Anna Castagnoli
    25 Febbraio, 2013 at 15:43

    Per Emiliana:

    da adesso in poi quando cliccherai sul titolo centrale rosso “Pinterest” il muro sarà il tuo…
    Se invece vuoi tornare al muro collettivo devi cliccare su Everything o su Categorie.
    Per saperes se è il tuo muro: a sinsitra dovresti avere una colonna con le informazioni sulle Attività recenti (gente che ti ha ri-pinnata o cose analoghe).

    Per Miguel: che idea geniale usare i secret board per raccogliere immagini segrete… lo userò per preparare i post di LeFiguredeilibri. Così non tolgo la sorpresa a nessuno.

    x Giovanna: cose dei Topipittori su Pinterest ce n’è già un sacco, mancate solo voi :)

  16. 16 francesca
    25 Febbraio, 2013 at 17:32

    l’ho scoperto da…ieri e oggi leggo il tuo post. Altro che sincronicità!|
    Grazie Anna.

  17. 17 Paolo
    25 Febbraio, 2013 at 19:02

    la pinterest-mania ormai ha contagiato anche me e tu Anna sei la prima responsabile. Il tuo post poi mi ha aiutato a chiarire anche i pochi dubbi rimasti. Anch’io ho iniziato ad utilizzare le board segrete come raccolta di spunti per progetti in cantiere… Incredibilmente utile.

  18. 18 Anna Castagnoli
    25 Febbraio, 2013 at 19:08

    Paolo ma se hai board pubblici mandaci l’indirizzo che non ti trovo!

  19. 19 giovanna
    25 Febbraio, 2013 at 19:45

    Ai board dei topi sta pensando Valentina, ça va sans dire…

  20. 20 Emiliana
    25 Febbraio, 2013 at 21:16

    grazie per la risposta!!!!! :) ma sei diventata troppo brava! ( ci sono riuscita)!

  21. 21 Paolo
    25 Febbraio, 2013 at 22:31

    Anna, l’indirizzo è http://www.pinterest.com/paoloavigo, però al momento le board pubbliche sono ancora semivuote, ho inserito qualcosa giusto per provare, come dicevo in questi giorni sto usando molto quelle segrete

  22. 22 daniela tordi
    26 Febbraio, 2013 at 12:39

    Ciao Anna, anch’io sono su Pin… ma perchè non riesco a trovarti? la cosa impressionante, dopo un pochino che la frequenti, è che il mondo si riduce ad uno sputino…

  23. 23 Nicky
    26 Febbraio, 2013 at 16:07

    Mi sono iscritta. sigh…. :,)
    Spero che aprano presto delle comunità di recupero….

  24. 24 Yayoi
    26 Febbraio, 2013 at 17:46

    Anna, ci sono anche io da un po’ e ogni volta che ci passo è come un vortice, una continua scoperta. E’ come camminare in un corridoio è trovare continue porte che danno su cose meravigliose e non sai mai quale imboccare prima. A me – dal punto di vista delle belle immagini che si trovano – non dispiace nemmeno Tumblr, ma Pinterest è più organizzato, Tumblr più dispersivo e simil blog.

  25. 25 Astera
    8 Marzo, 2013 at 20:35

    Anna, Anna, che guaio! Avevo aperto un account su Pinterest un mese fa, ma siccome non avevo tempo di studiare come funzionava, avevo lasciato perdere.
    Adesso che hai spiegato tutto cosi’ bene…sono rovinata! Che tesori ci sono da scoprire e quante immagini da collezionare (mi piacciono un sacco quelle che repinni tu, tra l’altro)! C’e’ da perderci le giornate….

  26. 26 Anna Castagnoli
    8 Marzo, 2013 at 21:31

    Astera leggi questo fumetto!
    per me la fascia oraria delle Bermude è tutta fatta di Pin e Pinterest :)
    http://www.zerocalcare.it/2013/01/21/la-fascia-oraria-delle-bermuda/

  27. 27 Andrea Alemanno
    9 Dicembre, 2014 at 12:08

    Pinterest è una droga. Ogni sera prima di andare a dormire me lo spulcio e prima di iniziare un nuovo lavoro mi creo un album di reference.
    Ormai è fatta!
    Un tempo esisteva un add-on per firefox e chrome che permetteva anche di scaricare in automatico tutta una board.
    Per me era una manna dal cielo visto che spostandomi spesso non ho internet sempre a portata.
    Da un po’ però Pinterest ha aggiornato i codici e non è più possibile farlo..
    Speriamo lo sistemino! :)