La difficile vita di Tom Seidmann-Freud (nipote di Freud)

12 Novembre, 2012

Sotto lo pseudonimo di Tom Seidmann-Freud – o anche solo Tom (illustratrice di cui avevamo già postato qui un libro) si nasconde un altro erede artista di Sigmund Freud: Martha, la nipote.
Non mi sono mai piaciute le biografie brevi (tutta la complessità di una vita ridotta a qualche frase stereotipata), ma vi riporto lo stesso cosa dice Marjorie Ingall nel suo articolo Not a fairy tale.

LA VITA

Martha Freud nasce in Austria, da una famiglia ebrea assimilata, nel 1892. Appartenente all’élite culturale del suo paese, Martha dimostra fin da bambina un’intelligenza precoce. La sua vita, breve e intensa, è segnata da un grande amore per l’arte e da una certa instabilità psichica. Cresce a Berlino e studia arte a Londra. Per avere meno difficoltà ad intraprendere una carriera artistica, a partire dall’adolescenza, decide di cambiare il suo nome con quello di Tom, e di portare abiti maschili. Quando inizia ad illustrare i primi libri per bambini, riceve una felice recensione da (niente di meno!) Walter Benjamin.
Martha muore giovane, a soli 38 anni, lasciandosi morire di inedia, nel 1930, un anno esatto dopo il suicidio del marito, da cui non si riprende neanche dopo un lungo ricovero in ospedale. Il marito si era suicidato a causa del fallimento dell’impresa familiare. I due lasciano una figlia: Angela, di 7 anni, che viene adottata dalla sorella Lily Freud.

Freud con la pronipote Angela, figlia di Martha Seidmann Freud

Insieme al poeta Chaim Nachman Bialik, la coppia aveva deciso di aprire una casa editrice di libri per bambini in ebraico, chiamata Ophir. L’impresa fu un disastro, a causa di scorrettezze dell’amico poeta, il quale non mise, come promesso, la sua quota nell’impresa e spese somme che non doveva spendere. Numerose le lettere che il marito di Marta scrisse a Bialik, supplicandolo di dare loro il denaro promesso. Erano in totale bancarotta.

Tom Seidmann Freud ci ha lasciato numerosi libri per bambini (trovate la bibliografia completa su Wikipedia), dei quali alcuni animati. A causa della sua identità ebraica, molti suoi libri sono stati bruciati durante il nazismo: oggi è molto raro e costoso trovare qualche prima edizione sul mercato antiquario.
Il suo stile è caratterizzato da una delicatissima atmosfera cromatica e un’apparente semplicità delle forme, che contrastano con una composizione piena di dinamismo e forti separazioni tra i piani prospettici (usati di piatto, come quinte teatrali). Molte tavole sono realizzate con la tecnica del pouchoir (stencil).
Io la trovo strepitosa, una delle grandi autrici a tutto tondo che hanno fatto la storia dell’illustrazione per bambini.

Su 50watts potete vedere altri suoi libri.
Fonte delle informazioni biografiche è l’articolo: Not a fairy tale di Marjorie Ingall

Qui sotto qualche immagine di Das Zauberboot (La barca magica), Berlino, 1924 (?), libro animato.

Se avete i plugin necessari (se no, scaricateli), qui, sul prezioso sito della ILCL (Internetional Library of Childen’s Literature) potete vedere un’animazione di questo libro, con testo letto ad alta voce in inglese. Cliccate in basso a destra su Play per accedere al libro.

Ogni doppia pagina del libro contiene un gioco e una storia. Questa qui sopra è la storia di un bambino invisibile. Il lettore ha un cartoncino di carta trasparente rossa, quando lo mette sopra la vignetta, il bambino scompare (essendo disegnato in rosso). Passando il rettangolo rosso sulle vignette della pagina destra, invece, scompaiono gli oggetti e la scena cambia significato (il bambino senza letto, in alto a destra, quando scompare il letto, sembra che voli).

Questa qui sotto è La barca magica (che dà il titolo al libro): a sinistra i personaggi ruotano sul ponte, in un girotondo che sembra infinito, e compaiono in basso ad uno ad uno sulla barca; a destra, con delle schede forate, si possono isolare insiemi di cose (i fiori, le case, le persone…). Cercate di guardare l’animazione sulla ILCL e vi renderete conto del livello di poesia di questo libro!

Ne ho trovata qualche riedizione in inglese in vendita su internet, i prezzi di vanno dai 50 ai 700 euro, su questo link di Amazon inglese trovate qualche copia inglese a 40 sterline. Io lo chiedo a Babbo Natale!

Qui sotto qualche immagine di Buch der hasengeschichten, Berlino, 1924 (?) (Il libro delle storie del coniglio). E’ un libro strano, potente, onirico, surreale, modernissimo.
Il curatore del blog 50watts ipotizza che Hasenbuch, il libro che ho postato lunedì scorso, sia stato la fonte di ispirazione per Il libro delle storie del coniglio.
Non ho trovato nessuna copia in vendita on line.


Particolare

Qui sotto qualche immagine di Die Fischreise (The Fish’s Journey, 1923).

A questo libro e in particolare all’immagine qui sotto deve essersi ispirato Jimmy Liao per il suo mediometraggio (e libro) A fish with a smile (video). A meno che non ci siano immagini archetipiche come strutture di fiabe.
Su Amazon (qui) ne ho trovata una sola copia, al prezzo vertiginoso di 1500 dollari.

Grazie a ILCL e 50watts.

4 Risposte per “La difficile vita di Tom Seidmann-Freud (nipote di Freud)”

  1. 1 elillisa
    12 Novembre, 2012 at 14:25

    Meraviglia! Grazie.

  2. 2 Giovanna
    12 Novembre, 2012 at 17:52

    Come dire: per evitare che un’impresa editoriale precipiti in tragedia, meglio scegliere i propri soci con oculatezza…
    I conigli sono ipnotici nel loro iperattivismo.
    E la bambina col pesce sembri tu da piccola!

  3. 3 Lisa Massei
    13 Novembre, 2012 at 11:47

    articolo molto interessante.
    dell’animazione mi ha molto colpito il gioco della lastra rossa…
    che bello! :)

  4. 4 Alfonso
    20 Novembre, 2012 at 18:19

    Le illustrazioni di questi libri sono stupende. Quello che invidio da sempre dicerti artisti la loro capacità di sintesi, poche linee, pochi tratti e la magia è fatta!