Franz Kafka illustratore

Nei commenti al post precedente (sui nuovi romanzi illustrati per adulti), è nata una interessante discussione sull’impossibilità o meno di illustrare Kafka. Ma voi lo sapevate che Kafka era un raffinato illustratore?


Franz Kafka, illustrazioni


Una pagina dei diari illustrata da Kafka

Guardate la posizione dell’omino sulla scala e dell’altro che la regge in equilibrio poco più sotto (o sta precipitando?), non è un disegno degno di uno Steinberg?

Sul blog della Minimum Fax, qui, trovate molti altri schizzi di scrittori che amavano scarabocchiare i loro scritti. Ma quelli di Kafka mi sembrano più che scarabocchi.


Nuovi romanzi illustrati per adulti: una riflessione sul perché delle immagini nei libri

Questa fotografia è stata scattata alcuni mesi fa, da me, alla libreria La Central di Barcellona, forse la più importante. Un intero banco era stato riempito da romanzi per adulti (classici) illustrati.

Questa nuova tendenza di illustrare libri per adulti è interessante da capire. Non è nuova, ma è rinata dopo una lunga pausa.

Primavera, estate, autunno, inverno, Francesco Pittau e Bernadette Gervais, Topipittori

Perché illustrare un libro per adulti? Le ragioni dietro un’illustrazione per bambini ci sembrano più chiare: un bambino domina ancora poco il significato delle parole scritte. Ha bisogno che qualcuno gli illustri cosa significano. Oppure, pensiamo che un bambino abbia bisogno di esplorare mondi possibili (grafici, immaginari, reali o didattici) perché la sua conoscenza è ancora limitata, mentre pensiamo che un adulto abbia già compiuto questo esercizio e non ne abbia più bisogno. Per le stesse ragioni possiamo capire un libro illustrato per adulti prima della nascita della fotografia (come sapere come è fatta una tigre? Una giungla?). Ma oggi?

Immaginate l’importanza che doveva avere un’immagine in tempi in cui il mondo era ancora inesplorato, e con esso la maggior parte dei fenomeni, in tempi in cui l’ignoranza popolava il mondo di bestie fantastiche e lettori creduloni.

Aviarium, Hugo de Folieto, British Library, Sloane MS 278, Folio 48v

Il lettore, in fondo, sia ieri che oggi, è sempre stato sempre un San Tommaso: se non vede, non crede. E’ proprio questa capacità dell’immagine di assomigliare all’oggetto reale e quindi di evocarne i poteri, ad aver fatto dell’immagine, nei millenni, uno oggetto di persuasione, di incanto, di voto, o di malia.

Raffaello, Madonna dei Garofani, 1506/1507

La chiesa cattolica è stata uno dei più grandi mecenati della storia dell’arte, perché ha capito da subito l’immenso potere dell’immagine (così forte che intere religioni ne hanno vietato l’uso). Potenza di un volto dipinto, di una macchia di sangue su un lenzuolo funerario, potenza drammatica di una via Crucis,  potenza straniante di una madonna divina dai tratti umani, potere di un santino che protegge da tutti i mali.

Van Eyck, autoritratto, 1432

Quale altra prova avremmo dell’esistenza di una realtà condivisa e della nostra stessa esistenza, se non esistesse l’immagine prodotta dall’uomo? Come potrei essere certo che il passato è esistito, che la mia memoria non è un sogno, che la mia percezione della realtà non è che un’allucinazione, se non avessi questo manufatto tra le mani, del tutto umano, prodotto dai miei simili, che è un’immagine?

L’immagine, dunque, assomiglia alla realtà. Ma che cosa è la realtà? La realtà è l’oggetto dei nostri sensi? E’ tutto quello che è visibile, dimostrabile, solido e misurabile? La realtà è ciò che accoglie, insieme, noi come soggetti e gli oggetti dei nostri sensi? E’ reale quello che proviamo? L’oggetto di una fede personale, è reale? Siamo sicuri che i nostri sensi ci diano una fotografia corretta di cosa esiste? Come è la realtà di un pipistrello che percepisce la forza magnetica degli oggetti come noi ne percepiremmo il colore? Siamo svegli o siamo il sogno di qualcuno che ci sta sognando? Cosa è oggettivo, cosa soggettivo?

 

Hieronymus Bosch, il giardino delle delizie, 1480 – 1510

Non c’è filosofo, artista o epoca, che non si sia scontrato con questo problema. Oggi, da bravi nipotini di Cartesio, siamo tutti più o meno convinti che la realtà sia qualcosa di esterno a noi, misurabile e concreto. Sogno e realtà sono due entità ben distinte e si tende a dar molto credito alla prima (più pratica alle esigenze della vita quotidiana) e poco alla seconda (non fare il sognatore!).

Vladimir Kush

Mi sono chiesta perché, proprio adesso, c’è un ritorno così potente all’immagine illustrata nei libri per adulti. Le poesie di Baudelaire, Moby Dick di Melville, Kafka, Stevenson, Edgar Allan Poe, il pranzo di Babette della Blixen, Allen Ginsberg, Conrad, Conan Doyle, Le mille e una notte, Dickens, sono solo alcuni dei grandi scrittori e delle opere che sono stati illustrati in edizioni per adulti negli ultimi anni. Le immagini di questi libri sono realistiche o astratte? Possiamo capire il perché di questa esigenza cercando uno stile delle immagini? No. Le immagini si permettono di giocare in mille modi coi testi, aprendo scenari e relazioni testo-immagine ogni volta impreviste.

Las mil y una noches, Frederic Amat, Galaxia Gutenberg/Círculo de Lectores, 2005

Las mil y una noches, Frederic Amat, Galaxia Gutenberg/Círculo de Lectores, 2005

Las mil y una noches, Frederic Amat, Galaxia Gutenberg/Círculo de Lectores, 2005

Le mille e una notte (Galaxia Guntenberg) è illustrato in modo astratto da Frederic Amat, alcuni racconti di Kafka sono illustrati con un realismo pulito e atmosfere rarefatte da Nikolaus Heidelbach (Zorro Rojo), Conan Doyle viene interpretato con un’illustrazione dal sapore di grafica vintage da Javier Olivares (Nordica Libros), etc…

Franz Kafka, Nikolaus Heidelbach , Zorro Rojo edizioni

Franz Kafka, Nikolaus Heidelbach , Zorro Rojo edizioni
El perro de los Baskerville, Arthur Conan Doyle e Javier Olivares, Nordica Libros

Sembra che il bisogno sia quello di interrogare il testo, o di provocarlo, per aprirsi di nuovo a una pluralità di mondi possibili. Siamo forse saturi della versione unilaterale, compatta, scevra di fantasia, che ci restituiscono i media di oggi?
Il mondo sembra essere diventato un posto dove impera una visione economica della realtà, non ci sono più dubbi su cosa è la realtà. Televisione, quotidiani, reality show, documentari (ma anche tanta letteratura cronachistica) sembrano muoversi all’interno di una geografia politica e sociale che non mette più in questione l’arbitrarietà del punto di vista. Tutti parlano la stessa lingua, e si riferiscono agli stessi oggetti. Ma che cosa è la realtà? è una domanda che continua a vibrare, più viva che mai, nel rapporto testo-immagine dei libri. Come se le parole, da sole, o le immagini, da sole, stessero esaurendo la forza di dare una risposta?

Forse vi può interessare l’articolo: Il rapporto testo-immagine


Nuovi corsi di illustrazione allo spazio Duina (Brescia)

Matteo Gubellini, La visita della domenica, OQO edizioni


Corso di illustrazione: PLASMARE CON LA POLVERE
Con chi: Corso condotto da Matteo Gubellini
Date: 21-25 luglio (35 ore)
Costo: 300 euro
Dove: Paitone (Brescia)

La danza delle dita sul foglio, per stanare ombre e luci, e scoprire il volume di ogni forma L’analisi di vari albi illustrati, come spunto per affrontare ogni giorno una tematica diversa, legata a diverse esigenze narrative e compositive.

16 iscritti max

Materiali richiesti:
-fogli da fotocopie formato A3
-fogli ruvidi F4 gsm 200, formato A3
-matita, gomma e temperino
-gessetti Jaxell da 12

Per informazioni:

Spazio Arte Duina
Via Italia 1, 25080
Paitone (Brescia)
tel 030.63.42.296 cell. 347.97.363.23
info@spazioarteduina.it www.spazioarteduina.it

Come iscriversi:

Per iscriversi occorre pagare un acconto di 100 euro entro
giugno 2012 tramite bonifico bancario intestato a:
Associazione Culturale Spazio Arte Duina
IBAN: IT81 H051 1648 8400 0000 0003 308
specificando la causale di pagamento: “iscrizione corso (specificare il nome del docente)â€
Inviare la ricevuta via mail: info@spazioarteduina.it
indicando nome cognome, indirizzo, recapito telefonico e recapito e-mail


Gavroche, un blog italiano sull’illustrazione

Gavroche, parole e figure dell’infanzia è un blog sull’illustrazione ricco di belle recensioni e notizie molto dettagliate. E’ curato da Elisabetta Cremaschi , una studiosa di letteratura infantile. Leggetevi ad esempio questo bel post sulla Mostra Illustratori 2012.

ps: Scusate se questa settimana è stata un pò’ magra di post, ma l’esperimento di tagliare i video con iMovie e metterli su you tube mi ha preso un tempo enorme.

 


Come si diventa illustratori. Incontro LeFiguredeiLibri Bologna 2012 con Anna Castagnoli e Simone Rea (video completo)

(Qui trovate tutto l’incontro video dopo video. Ora cancello gli altri post e sposto i commenti).

Quest’anno (2012) l’incontro con i lettori del blog LeFiguredeLibri ha avuto uno spazio ufficiale alla Fiera del libro per ragazzi di Bologna. Anna Castagnoli e Simone Rea hanno raccontato per 40 minuti che cosa significa, per loro, diventare ed essere illustratori. La sala Minuetto ha ospitato molti lettori del blog stipati e curiosi. Un bellissimo incontro! E’ seguita una visita guidata alla Mostra Illustratori.

Parte 1
Dove si parla di paturnie ed emozioni del mestiere di illustratore

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Parte 2
Dove si parla di limiti e problemi del disegno per “album”

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Parte 3
Dove si parla di come accalappiare un editore

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Parte 4
Dove l’illustratore Simone Rea ci racconta la sua storia

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Parte 5
Dove il pubblico fa domande e noi diamo risposte

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Parte 6
Dove il pubblico fa ancora domande e noi diamo ancora risposte

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Ringrazio Maribel Moreno per la ripresa video. E grazie a tutti della partecipazione!


Scioperi e feste

Carissimi lettori, sono bloccata in Francia a causa di uno sciopero dei controllori di volo: non mi lamento (!), ma vi devo domandare di pazientare fino a lunedi prossimo per vedere la seconda parte del video del nostro incontro a Bologna. Vi auguro delle belle feste!

Anna


Beatrix Potter