1001 (ex 365) faces project: un simpatico blog di facce

1001 faces project è un blog dove l’artigiana/artista Anja Brunt realizza una faccia al giorno, usando materiali e stili di tutti i tipi. Divertentissimo. Potete anche ordinare una cartolina (o farla inviare a chi volete) scegliendo la vostra faccia preferita al modico prezzo di 2 euro. Basta scrivere a: anja.brunt@xs4all.nl


Miguel Tanco: Laboratorio di Illustrazione per la Mostra Illustratori 2014

Segnaliamo un interessantissimo corso con Miguel Tanco, per finalizzare un progetto per il concorso della Mostra Illustratori di Bologna 2013.

CORSO DI ILLUSTRAZIONE CON MIGUEL TANCO
Obiettivi Generali: 

-Creare un gruppo dinamico d’illustrazione
-Trovare una voce unica per illustrare e promuovere la creatività
-Scoprire nelle immagini un linguaggio specifico e utilizzare adeguatamente i suoi elementi
-Progettare albi illustrati, preparare il progetto per la stampa e la promozione.

Date: Inizio il 19 – 20 Ottobre – Fine il 22-23 Febbraio, il laboratorio si svolgerà di venerdì pomeriggio o sabato (da stabilirsi in base alla disponibilità dei partecipanti)
Sessioni: 15 sessioni di due ore ciascuna (30 ore), 2 sessioni a ottobre, 4 a novembre, 2 a dicembre 2012 – 3 a gennaio, 4 a febbraio 2013
Materiale: 
Il materiale sarà indicato ai partecipanti via e-mail di volta in volta una settimana prima di ciascun incontro.
Un’indicazione generale sul materiale necessario, saranno disponibili sul sito
Programma:
Incontro 1- Organizzare il lavoro. Chiavi per interpretare una storia. Formato
libro illustrato. Illustratori.
Incontro 2- Interpretazione del testo.
Incontro 3- Il colore. Le leggi del colore e applicazioni alla storia
Incontro 4- Astrazione geometrica, studio dei personaggi.
Incontro 5- Costruzione dei personaggi.
Incontro 5- Prove Tecniche I- Textures. Monotipia- Acrilico- Prove miste.
Incontro 6- Prove Tecniche II- Textures. Monotipia- Acrilico- Prove miste.
Incontro 7- Sfondo – Personaggi
Incontro 8- Storyboard I
Incontro 9- Storyboard II
Incontro 10- Storyboard III
Incontro 11- Tavole Finali I
Incontro 12- Tavole Finali II
Incontro 13- Tavole Finali III
Incontro 14- Scansioni d’immagini, trattamento digitale, preparazione e stampa fine-art con la collaborazione di Narvalo Fine Art.
Incontro 15- Presentazione del progetto a editori della fiera del libro Bologna 2013
Luogo di svolgimento: 
Studio Miguel Tanco – Zona Via Tortona – Milano

Costi: 290 €, numero massimo di partecipanti – 12
Info e iscrizioni:  
+39 333 177 45 81  
 info@migueltanco.com
Qui il: blog del futuro gruppo di illustrazione
Qui i:  sito di Miguel Tanco

(post curato da Lisa Massei)


Analisi di “Non c’è tempo”, di Anne Crausaz: l’abbondanza genera abbondanza

Non c’è tempo, di Anne Crausaz, edizioni Ippocampo Junior 2012

Non c’è tempo, di Anne Crausaz, è un libro dall’ingranaggio perfetto che nasconde sotto un’apparente semplicità significati profondi. Fa parte di una collezione di tre libricini pensati per i bambini di due anni (un’età perfettamente recettiva, penso io, ai messaggi profondi).
La storia è questa. Una fila di formiche percorre avanti e indietro le pagine del libro per rubare dei chicchi di grano da una ciotola appartenente a Giselda e Marinella (chi sono Giselda e Marinella lo scopriremo solo alla fine del libro, e vi lascio la sorpresa).

Il loro andare e venire è interrotto ogni due pagine dall’incontro con un animaletto dei prati (una cavalletta, una coccinella, la proverbiale cicala, un bruco, etc…) il quale propone loro di interrompere il lavoro per fare dell’altro: cantare, saltellare, dormire…  declinando la nota favola di Esopo La cicala e la formica. Ad ogni proposta di svago, le formiche rispondono in coro:
“…non c’è tempo, non c’è tempo.”, “Non c’è tempo per dormire, coccinella, non c’è tempo, non c’è tempo”. E continuano la loro instancabile marcia verso la ciotola.

 

Gli incontri con gli animali del prato sono sempre intervallati da una doppia pagina dove appare, in sezione, l’interno del formicaio.

Il mondo di sopra e il mondo di sotto, il dentro e il fuori, l’oscuro e il chiaro (opposti così cari ai bambini), non sono realtà separate dalla pagina del libro (in queste finezze sta la genialità di un autore e di un editore), ma sono “comunicanti”. Un piccolo foro nella pagina collega infatti il fuori e il dentro, ed è il buco-porta dove passano le formiche per entrare nel formicaio e uscire all’aperto nella pagina successiva.

Il ritmo (perfetto) è questo: le formiche prendono i grani dalla ciotola – che si svuota sempre un po’ di più – incontrano un animale, che ogni volta propone loro una nuova distrazione, rispondono in coro: Non c’è tempo, non c’è tempo, si infilano nel formicaio dove stoccano i grani in piccole anse – che si riempiono sempre di più-  escono di nuovo marciando verso la ciotola, la svuotano un altro po’, e così via… fino a che la ciotola non sarà vuota. Fine.

Quando ho letto il libro la prima volta (per caso, in una libreria di Martina Franca), sono rimasta così senza fiato per il suo ritmo e la sua freschezza, che mi sono detta: qui c’è dell’altro…
Ora mi sembra di aver trovato una chiave (ma non mi sembra di averne ancora esaurito la ricchezza).

Agli opposti dentro/fuori, rappresentati dal prato e dalla sezione del formicaio, si accavalla e si interseca un altro rapporto: pieno/vuoto. La ciotola e il formicaio sono misteriosamente legati da un rapporto reciproco: se ci svuota una, si riempie l’altro.

Perché ho usato l’avverbio “misteriosamente”? In filigrana, dietro la semplicità di questo andirivieni di formiche, traluce un altro rapporto, essenziale alla vita psichica: il rapporto che lega il nostro interno, alla pienezza dell’esterno. Ed è un rapporto misterioso.
Per nutrirci, per riempire il nostro interno, sia metaforicamente che letteralmente, dobbiamo continuamente “addentare”, “rubare” qualcosa all’esterno.
Prendere, è un atto aggressivo, che nel bambino, e anche nell’adulto, provoca non pochi sensi di colpa. Leggete, a questo proposito Invidia e gratitudine di Melanie Klaine.
Vi riassumo grossolanamente il pensiero di Melanie Klaine: già dai primissimi mesi di vita, sembra che il bambino sia molto turbato dall’idea di distruggere (o esaurire) la madre, mordendo e succhiando con avidità il suo seno. Ciò che lo aiuta a calmare l’ansia è il fatto che, misteriosamente, la mamma gli sopravvive. Giorno dopo giorno la realtà esterna sopravvive all’avidità e alla fame del bambino ed è misteriosamente sempre “piena”. Grazie alla sopravvivenza dello zoccolo duro della realtà rispetto alle fantasie distruttrici del bambino, a poco a poco, il bambino raggiunge fondamentali tappe evolutive, quali: il senso della realtà, la capacità di avere rimorso e di riparare, e soprattutto: la gratitudine. Tappe che nell’adulto sfociano poi nella capacità di relazionarsi in modo sano con l’altro, e di mettere a disposizione della società i propri talenti (lavorando, creando, etc).

E’ un mistero il fatto che la realtà esterna, nonostante la nostra avidità, continui ad essere “piena”. Lo è perché noi “ripariamo” il danno di prendere, restituendo, in qualche modo (come possiamo), quello che l’esterno ci dà.
Una massima talmudica dice: “L’abbondanza genera abbondanza”. Forse significa che la frattura tra interno ed esterno non è che l’immagine di una falsa prospettiva. Tutto, infatti, avviene dentro di noi e noi facciamo parte del tutto. Che sia piena la ciotola o pieno il formicaio, è uguale.
E’ proprio questa la sensazione che mi dà il libro: lo scambio di averi tra ciotola e formicaio, la voce dei perdigiorno che canta insieme al bel ritornello “non c’è tempo!” delle formiche operose – senza nessun giudizio morale a vantaggio di una voce o dell’altra, sono semplicemente manifestazioni del meccanismo di un unico corpo, che è quello della vita sociale. Meccanismo che, ci dice l’autrice, può essere gioioso. Basta che ognuno, e ogni funzione, abbiano il proprio ruolo.


L’ultimo animaletto che parla alle formiche è uno scarabeo: invece di distrarle le avverte di tornare presto a casa, che Giselda e Marinella stanno tornando. Al che le formiche gli rispondono, capovolgendo il ritmo del testo: c’è tempo, c’è tempo, scarabeo… (infatti, manca solo un ultimo chicco da portare via).
E’ un caso che sia proprio uno scarabeo ad avvertire le formiche del pericolo di essere interrotte prima di finire? L’animale incaricato di simboleggiare la trasformazione e la rinascita? Proprio l’animale che trasforma lo sterco degli animali in una palla fertile di cui poi si nutrono i cuccioli?
E’ un caso che “il tempo”, nel libro, nasca proprio dal compimento del passaggio mistico: pienezza-vuoto-pienezza? Non c’è un messaggio esoterico che va decifrato?

L’ultima scena, quella con la ciotola vuota, che non vi mostro se no scoprite l’identità di Giselda e Marinella, comunica una suspense incredibilmente forte. Il vuoto è là. Cosa accadrebbe davvero se il seno generoso della realtà esterna si esaurisse?
Ma la scena non ci comunica angoscia, solo suspense, un misto d’ansia e divertimento, perché….

Il formicaio era vuoto, ora lo è la ciotola, e il formicaio è pieno. Ma, lo si intuisce chiaramente, il gioco è da continuare all’infinito, in un eterno travaso di pienezza nel vuoto, e vuoto che si riversa nel pieno. La ciotola vuota è solo un momento sospeso, prima che il flusso ricominci. L’abbondanza genera abbondanza.
Non è un caso se in copertina le formiche entrano in un buco e sbucano dallo stesso buco nella prima risguardia, per continuare la loro marcia anche in quarta di copertina….  Il libro è circolare. Il ciclo è senza fine.

 

Il libro di Anne Crausaz, la dolcezza delle forme ritagliate sul generoso bianco, la freschezza ritmica del testo e delle deliziose vocine degli animali, il fatto che si può leggere e rileggere la storia all’infinito, sono altrettanti “grazie” che riparano il necessario svuotamento della ciotola, e insegnano al bambino che non è grave addentare un po’ il fuori.
E un grazie va anche ad Anne Crausaz, per averci regalato questa meraviglia.


Il libro edito da Memo (che non sbaglia un colpo!) nel 2011, è stato tradotto in italiano quest’anno e pubblicato dalle edizioni Ippocampo Junior.

Non c’è tempo
Anne Crausaz
A ritmo di formiche
8,42 Euro

Concorso Bologna Children’s Book Fair 2013 (partecipate!)

La Fiera del Libro per Ragazzi costituisce un’occasione unica per presentarsi agli editori, proporre la propria creatività e conoscere al meglio le caratteristiche di un mercato altamente qualificato di cui Bologna è in grado di rappresentare la vera dimensione globale; partecipare significa quindi entrare in contatto con una prestigiosa comunità internazionale attenta a tutte le nuove proposte e orientata a valorizzarle. La Mostra degli illustratori, in particolare, vetrina di illustrazioni di libri per ragazzi tra le più importanti al mondo, offre agli artisti di tutto il mondo un’opportunità unica per valorizzare il proprio talento agli occhi dei più prestigiosi operatori del settore; possono partecipare alla Mostra degli Illustratori:
> gli illustratori, professionisti ed esordienti, di ogni nazionalità purché nati prima del 31 dicembre 1995;
> le scuole d’arte, con i più interessanti ed innovativi progetti realizzati dagli studenti degli ultimi due anni di corso;
> gli editori, con gli autori della propria squadra.

Cosa: ogni illustratore dovrà inviare 5 illustrazioni (numero fisso) originali inedite o edite dopo il 1° Gennaio 2011, realizzate con qualsiasi tecnica su carta o cartone flessibile (spessore massimo mm 2), nel formato massimo di cm 32 x 42  per la categoria Fiction e cm 50 x 70 per la categoria Non-Fiction (non verranno prese in considerazione né restituite tavole di formato superiore). Trovate maggiori dettagli qui.

Tema: Tutte e 5 le opere dovranno ispirarsi allo stesso tema (a scelta dell’autore).

Quota di partecipazione: La partecipazione alla Mostra è gratuita e dà diritto ad un pass per l’ingresso alla Fiera del Libro 2013.

Scadenza:  1 ottobre 2012 (NON farà fede il timbro postale).

Premio: Tutte le opere verranno esaminate da una Commissione internazionale, composta da cinque membri (esponenti di case editrici e scuole d’arte) nominati di anno in anno da BolognaFiere, cui spetterà il compito di selezionare i partecipanti ammessi. Gli illustratori selezionati i cui requisiti rispettino i relativi regolamenti entreranno automaticamente a far parte della selezione di altre due iniziative organizzate in collaborazione con la Fiera del Libro per Ragazzi, ovvero il Premio Internazionale di Illustrazione “Fiera del Libro per Ragazzi – Fondazione SM (riservato agli illustratori di età inferiore ai 35 anni, attribuito da una giuria internazionale diversa da quella della mostra illustratori e consistente nell’assegnazione di un premio in denaro pari a 30.000 dollari e nell’incarico di illustrare un albo pubblicato dal Gruppo SM) e l’Ars in Fabula Grant Award (borsa di studio sostenuta da FabbricadelleFavole e dall’Accademia di Belle Arti di Macerata, rivolta agli illustratori di età inferiore ai 30 anni che non hanno ancora all’attivo alcuna pubblicazione e  consistente nella possibilità di frequentare a titolo gratuito ARS IN FABULA –  Master 1° livello in Illustrazione per l’editoria lavorando ad un progetto libro assegnato all’illustratore da uno degli editori partner del Master).

Considerazioni aggiuntive: Ogni illustratore ammesso dalla Commissione avrà a disposizione due pagine dell’Annual per la riproduzione di tutte o alcune delle sue tavole, nonché uno spazio per le note bio-bibliografiche. Gli Illustratori resteranno proprietari esclusivi delle opere, ma riconosceranno a BolognaFiere il diritto non esclusivo di:
> riprodurre le loro opere sull’Annual, su manifesti, su pieghevoli o altri stampati della Mostra nonché su qualsiasi altro supporto (CD-ROM, CD-I, sistemi on-line);
> curare edizioni, o riedizioni integrali o parziali, dell’Annual anche in altre lingue o di concedere a terzi tali diritti, ovunque e senza limiti di tempo e comunque per la durata minima di anni 20;
> utilizzare in ogni forma, anche separatamente e per concessione a terzi per qualsiasi titolo, le riproduzioni delle opere stampate sul catalogo nonché su altre pubblicazioni della Mostra, che devono recare la citazione dell’autore, del soggetto e della fonte.
Tutte le opere degli illustratori ammessi saranno restituite ai proprietari entro il mese di luglio 2014; le opere degli illustratori non ammessi potranno invece essere ritirate dagli autori stessi dal 25 al 28 marzo 2013 presso la Segreteria della Mostra o restituite loro, previa richiesta scritta via mail, tramite corriere a loro spese entro il 31 dicembre 2013.

NB: Per scaricare il Modulo di Partecipazione (da compilare), etichette da attaccare sul retro del disegno,  e dettagli sulla spedizione, leggete qui e qui.

Post curato da Giorgia Brandimarte.


Il nuovo sito di Susanne Janssen

Lo studio di Susanne Janssen

Susanne Janssen, l’illustratrice di quel capolavoro assoluto che è Hansel e Gretel delle edizioni Être, ha finalmente un sito e un profilo Facebook. La cosa interessante sia del sito che della sua pagina facebook, è che si incontrano molte fotografie del suo studio e delle opere in corso. Si ha così l’ingenua impressione di poter penetrare, per qualche istante, la magia della sua creazione.
Sul sito ho trovato questa bella citazione:

«I´ve never understood why “illustration” is used dismissively in the art world.
To dismiss them (the illustrations from Dante´s inferno by Doré) because they are in a book is ridiculous.
It´s that stupid old “fine art” snobbery again» (Paula Rego)

Traduzione: “Non ho mai capito perché “illustrazione” è usato in senso diminutivo nel mondo dell’arte.
Sminuire quest’arte (illustrazioni come quelle dell’inferno di Dante di Doré) perché è dentro i libri, è ridicolo.
E’ ancora una vecchia stupida snobberia del mondo accademico dell’arte.”

E se lo riporta Susanne Janssen, possiamo crederle.

«Die Sage von Trojas Fall » Franz Fühmann (Text) | Susanne Janssen (Illustrationen) Hinstorff Verlag, Rostock 2011
Lo studio di Susanne Janssen

Simone Rea dipinge in diretta e svela i segreti della tecnica delle Favole di Esopo!

Udite, udite. Un regalo incredibile che Simone Rea ha fatto a tutti i lettori di Le Figure dei Libri: 30 minuti di diretta sulla tecnica acrilica usata per le Favole di Esopo. Non un solo segreto censurato! Pennellata dopo pennellata una vera lezione di stile (sia pittorico, che umano).
Il video è stato girato a casa di Simone, dove ero ospite insieme a Monica Monachesi e Francesco Chiacchio, in occasione del corso di editoria con Paolo Canton. Nel video compaiono un momento anche loro.
Errata corrige: La carta su cui Simone sta disegnando ̬ la Quadrex della Fedrigoni (non Fabriano). РDurante il montaggio ̬ saltato il nome di un illustratore di cui parla Simone: era Leo Lionni.
Buona visione!

 


Favole di Esopo, Simone Rea, Topipittori 2011

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Favole di Esopo
Esopo, Simone Rea
Un classico illustrato con arte
17 Euro