Copertine illustrate giapponesi di fine ‘800

Da un menù, al menù della National Diet Library

Chi segue la mia pagina facebook (che, vi ricordo, è aperta a tutti) sa che a fine ottobre sono stata 15 giorni in Giappone. Un viaggio superbo, di cui vi rivelerò i tesori trovati a poco a poco. Nei viaggi si vedono nuove cose , ma – più importante ancora, si imparano cose nuove.
Esempio. Quando ci si trova davanti un menù come quello qui sotto, e nessun cameriere parla inglese, e si ha fame, dopo le prime sensazioni di profondo scoramento, si tirano fuori competenze ricche di creatività primitiva, quali: attirare l’attenzione del cameriere sul vostro dito, indicare a caso uno dei piatti, pregare che non arrivi un pezzo di coda di pesce Fugu.

Questo “tastare a caso” su lettere sconosciute si è rivelato utile anche per acquistare i biglietti del metro (un quarto d’ora circa per biglietto). Bene, mi direte, che cavolo di competenza è questa che hai imparato? Eh, eh…
Tornata dal Giappone, mi sono messa davanti ad uno dei giacimenti di tesori libreschi più meravigliosi di tutto il web: il sito giapponese della National Diet Library of Japan, che ha digitalizzato centinaia di stampe, libri, libri illustrati antichi e moderni, cartine geografiche, erbari e ogni altro ben di dio. Non era la prima volta che provavo ad entrare, ma ero sempre scivolata, dopo le prime pagine (le uniche in inglese) nello spaesamento più totale. Invece, questa volta, ho adottato il sistemaschiaccia a caso, se sbagli riprova” e ce l’ho fatta: ho imparato a navigare nel sito. Queste stupende copertine di fine ‘800 sono il primo tesoro che ho pescato. Il dorso del libro, come potete vedere, è a destra. Buona fruizione!

Trovate altre copertine qui (provate l’infallibile metodo schiaccia a caso!).


Il gioco di leggere: identità di un editore

Case – aut. C. Di Palma, ill. A. Aranda, A. Cacciapuoti, B. Martìn, G. Vitale, dir. art. M. Monachesi

INTERVISTA A GABRIELE CACCIATORI, EDITORE DE IL GIOCO DI LEGGERE

1)  Perché editori e perché editori per bambini?
Dopo avere letto libri, studiato libri, venduto libri, redatto e curato libri… rimaneva un ultimo passo. I libri per bambini sono stati inizialmente una scelta ragionata: scartabellando in internet tra i vari cataloghi di editori stranieri, abbiamo notato che vi erano parecchi libri di autori europei della seconda metà del ‘900 mai pubblicati in Italia. Oppure pubblicati ma ormai dimenticati. Veri classici moderni per bambini. E in pochi anni, pur piccolissimi editori, siamo riusciti in effetti a stampare in italiano alcuni tra gli autori e illustratori per ragazzi più famosi al mondo: Lindgren, Ungerer, Annie Schmidt, Carigiet e altri. Le cose per noi sono partite da qui.

Zloty – di Tomi Ungerer – Il gioco di leggere 2009
Una campana per Ursli – aut. Selina Chönz, ill. Alois Carigiet – Il gioco di leggere 2008

Quanti titoli in un anno?
Otto, dieci.
Nella scelta dei libri che pubblicate potreste individuare un filo conduttore? E’ uno stile? Un messaggio? Un’idea? Un desiderio?
Il significato, il senso, la ricerca del significato, sia a livello razionale sia emozionale, questo ci piace in un libro. I libri che prediligiamo devono prima di tutto raccontare con le parole una storia che “faccia senso”. Poi le illustrazioni arricchiscono i sensi e raccontano ulteriori significati di quella stessa storia. Certo ci sono anche i libri un po’ più commerciali, e anche questi ci piacciono, e non solo perché fanno vendere qualche copia in più.


Mumi senza memoria – aut. G. Clima, ill. C. Carrer – Il gioco di leggere 2010

Quali caratteristiche deve avere un testo o un’illustrazione per sedurvi? Cosa è che vi fa dire: “questo illustratore (autore) è per noi�
Del testo ho appena detto. Dell’illustrazione: non credo si possa dire che vi sia un’illustrazione adatta a noi, bensì che vi sia un’illustrazione adatta ad una storia. Anzi, ve ne sono molte. Noi dobbiamo trovare almeno una illustrazione che si adatti al testo che abbiamo a disposizione. Poi, però, una volta realizzato il matrimonio tra il testo e quell’immagine, si tratta di matrimonio indissolubile. Mi piace questa immagine! Aggiungerei anche un’altra cosa: in generale ci piace pubblicare libri di qualità, di sostanza, ma che allo stesso tempo mostrino una certa positiva leggerezza.


Io, Titanic – aut. F. Degl’Innocenti, ill. S. Possentini – Il gioco di leggere 2012

Nella situazione culturale e politica del vostro paese vi sentite inseriti in una rete che vi sostiene? Come la definireste? Quali sono i suoi fili principali?
Vedo molta gente attiva nel settore della letteratura per bambini, molti appassionati, molta gente entusiasta che davvero ci mette l’anima. Credo sia questa la rete più importante.


La fata Però nel bosco dei pini Perché – aut. F. Campi, ill. S. Mulazzani – Il gioco di leggere 2012

Le co-edizioni: che politica avete di vendita e acquisto dei titoli? Preferite creare i vostri libri, venderli e/o comprarli dall’estero? Perché? Rispetto ai titoli che comprate e/o vendete ci sono differenze di accoglienza nei diversi mercati internazionali?
Come dicevo, abbiamo iniziato acquistando all’estero. Per tre anni circa. Poi abbiamo creato albi nostri. E alcuni di questi sono stati acquistati da editori esteri: Carrer, Mulazzani, Fulvia Degl’Innocenti, André Neves e altri. Per quanto riguarda cosa piacerà e a chi: certo ci sono differenze tra i vari mercati, ma secondo la mia esperienza nessuno sa prevedere quale strada potrà prendere un libro.


Tra le nuvole – di André Neves – Il gioco di leggere 2012

Una cosa che vi piace del vostro lavoro e una che non vi piace.
Una cosa che mi piace: guardare a computer il libro completamente finito che stiamo per inviare allo stampatore. Una cosa che non mi piace: svegliarmi la notte seguente pensando al libro che abbiamo appena inviato allo stampatore!


Pablo Auladell, la sua seconda conferenza a Macerata: imperdibile

Pensate che i grandi illustratori lavorino in estasi tutto il giorno? Che svolazzino per la casa con pennelli e tavolozza, felici? Che non soffrano anche loro delle vostre misere paturnie? Allora guardatevi questo video! Contiene anche un’animazione straordinaria.

Forse avete già visto questo video, io me l’ero perso! Pablo Auladell ci svela le insicurezze e le difficoltà che vive quotidianamente un illustratore, anche quando è un maestro del suo calibro.
Potete vedere qui la sua prima conferenza a Macerata, sul tema dello stile (toccante), e potete leggere qui e qui le sue lezioni su come si illustra un testo. Buona visione!


Hasenbuch, 1908: restate senza fiato!

 

The Rabbit Book di K. F. E. Von Freyhold

Hasenbuch
Illustrazioni di K. F. E. von Freyhold per una raccolta di non-sense di Christian Morgenstern. Germania, 1908

Grazie a 50watts.

Hasenbuch
Christian Morgenstern e KFE. von Freyhold
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“Mother Goose of ’93” N. Gray Bartlett, 1893. Un curioso album fotografico

Mother Goose of ’93, N. Gray Bartlett, pubblicato da Joseph Knight Co. – Stati Uniti, 1893.

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Tea with Alice: la più importante mostra di illustrazioni di Alice nel Paese delle Meraviglie

Lisbona: la mostra aprirà alla Fondazione Gulbenkian il 31 ottobre 2012. Fino al 10 febbraio 2013.

Centocinquanta anni fa, in una calda giornata di luglio, Charles Dogson, più celebre col nome di Lewis Carrol, durante un pic-nic, per intrattenere un trio di bambine, inventa una storia. La protagonista si chiama Alice, proprio come una di loro e nessuno quel giorno avrebbe immaginato che quella storia sarebbe diventata un libro tradotto in più di 100 lingue e interpretato da tantissimi illustratori, artisti e designer.

In occasione di questa ricorrenza il “ The Story Museum†di Oxford ospita “La più importante mostra di Illustrazioni di Aliceâ€, così l’ha definita Mark Richards, presidente della Lewis Carroll Society.

Curata da due famosi nomi, Ju Godinho e Eduardo Filipe, già curatori di Ilustrarte, la mostra ospita circa 100 illustrazioni tratte da alcune delle più belle edizioni del libro e da alcune versioni inedite. Inquadrate sotto il piano di vetro di tavoli dai colori pastello e le gambe tornite, illuminate dalla calda luce di lampadari a forma di tazzina da tè, le illustrazioni sbrigliano gli straordinari personaggi della storia. Il Coniglio bianco, il Brucaliffo, lo Stregatto, la crudele Regina di Cuori e tanti altri aleggiano come fantasmi nelle stanze insieme ad una Alice dai mille volti.

21 gli artisti (Lisbeth Zwerger, Chiara Carrer, Dusan Kallay, Suzy Lee per citarne solo alcuni) che attraverso le loro illustrazioni offrono l’occasione unica e straordinaria di guardare il mondo meraviglioso di Alice attraverso la loro interpretazione e di guardare al mondo dell’illustrazione come ad un linguaggio universale in cui le scelte stilistiche e tecniche dell’artista preservano comunque il gusto e la tradizione storico culturale d’appartenenza.

La mostra “Tea with Alice” ha chiuso  il 16 settembre 2012 a Londra e riaprirà i battenti a Lisbona, alla Fondazione Gulbenkian il 31 ottobre 2012, fino al 10 febbraio 2013.

Ed ora non ci resta che sorseggiare un delizioso tè fumante e profumato magari sfogliando qualche pagina della nostra edizione preferita di “Alice nel Paese delle Meraviglie”!

Post di Gioia Marchegiani