Disegni di bambini

Anche questo libricino l’ho trovato su Etsy. Nel formato, è il tipico libro di scuola che i bambini giapponesi usano per le materie artistiche (ancora oggi). In questo esemplare sono stati raccolti i disegni di una intera classe. Anno 1942. Non sono bellissimi?

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I cataloghi della rivista Kodomo no Kuni, Giappone

Ricordate che tempo fa (qui e qui) vi avevo lungamente parlato della rivista giapponese Kodomo no Kuni? Un’incredibile avventura editoriale destinata ai bambini, di sopraffina qualità artistica e pedagogica, durata dal 1920 al 1945.
Fonte di ispirazione della rivista sono state le avanguardie europee e alcuni grandi pedagoghi giapponesi.
Questo Natale mi hanno regalato due cataloghi contententi vari numeri della rivista, ho così scoperto che, anni fa, tutti i numeri di Kodomo no Kuni sono stati raccolti in diversi cataloghi. Meraviglia. Ogni tanto questi bellissimi cataloghi si trovano a prezzi più che ragionevoli su  Amazon-Giappone (qui) o su Etsy (qui).

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Questo qui sotto è un poster che ho trovato in regalo dentro il catalogo doppio (quello nel cofanetto), su carta leggermente cerata. Bellissimo.

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Auguri di Buone Feste e una riflessione su questo blog

Carissimi lettori,
vi sarete accorti che negli ultimi tempi ho rallentato un pochino il ritmo di pubblicazione dei post.
Le ragioni sono diverse: una di queste ̬ che attraverso la pagina Facebook delle FiguredeiLibri ho la sensazione di essere in contatto con voi ogni giorno Рsensazione forse erronea: quanti di voi, infatti, per scelta, non seguono Facebook?

Anna_CastagnoliDa  Il volo della famiglia Knitter, Guia Risari e Anna Castagnoli, A Buen Paso edizioni (uscita prevista marzo 2016)

Un’altra ragione è che il formato classico di un blog, con i suoi post ordinati cronologicamente, non mi sembra più adatto al modo in cui oggi usiamo e abitiamo la rete. Sto cercando di immaginare una nuova forma di condividere contenuti senza perdere la possibilità di approfondirli.
Non ultima ragione di questo rallentamento di ritmo: ho finito un libro! Erano anni che non illustravo più. Per farlo bene, ho sentito il bisogno di raccogliere le mie energie in una sfera meno pubblica, più intima e silenziosa.
Il blog, con i ritmi che ho tenuto negli ultimi anni, mi portava via almeno tre giorni di lavoro alla settimana.
Il libro si intitola “Il volo della famiglia Knitter”, il testo è di Guia Risari e uscirà a marzo con A Buon Paso edizioni. Sono felice.

Mi riprometto di riflettere più a fondo su queste ragioni durante le vacanze, per immaginare Le Figure dei Libri con un nuovo ritmo o un nuovo formato: la voglia di continuare a condividere con voi la mia passione per i libri illustrati è sempre qui :)

Intanto, se avete delle idee su come vorreste questo blog, se volete raccontarmi come e quando scorrete le pagine di un blog e quando, invece, vi fermate a leggere post più lunghi, quali social preferite, che abitudini avete sulla rete, le vostre osservazioni mi saranno preziosissime. 

Passate delle Buone Feste, piene di sorrisi e caldi affetti!
Anna

 

 

 

 

 


Iratxe López de Munáin: One character per day

Iratxe Lopez de Munain

Iratxe Lopez de Munain
One character per day

Questo divertentissimo progetto lo ha ideato Iratxe López de Munáin, un’illustratrice spagnola (già selezionata, nel 2015, alla Mostra Illustratori di Bologna), e si intitola: One character per day.
È nato così: di ritorno da un viaggio a New York, colpita dai vestiti di alcune persone sconosciute, dai loro visi e dai loro gesti, Iratxe ha deciso di disegnare una persona al giorno.
Un esercizio di osservazione che le è sempre piaciuto e che oggi la porta ogni giorno a esplorare attivamente, con occhio da detective, le strade e i quartieri di Barcellona (la città dove vive), o le strade, metro, treni, stazioni, areoporti… delle città dove si trova in viaggio.
Iratxe dice che, in qualche modo, disegnando e scegliendo i suoi modelli, sta popolando la città nella quale le piacerebbe vivere.
Potete vedere i personaggi già ritratti, e seguire quotidinamente quelli nuovi, a questo link.

Ho scelto di dare spazio a questo progetto per la freschezza dei disegni, ma anche per ricordare ai giovani illustratori che il nostro è un mestiere creativo.
“Creativo” significa anche: pieno di inventiva, mescolato alla vita di tutti i giorni, propositivo, appassionato, curioso. Spedire disegni a un editore e aspettare semi-depressi che l’editore vi risponda (!) non è più un modo attuale di vivere questo lavoro.
Spazio alle idee!

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Commenti di nuovo attivi!

Problema risolto.

Grazie


Un libro antico, una brezza


Klein Irmchen, Ein Kinderliederbuch. Ho comprato questo libro del 1921 a Parigi due giorni fa.
È illustrato da Josua Leander Gampp, un illustratore che non conoscevo (che assomiglia moltissimo a K. F. E von Freyhold) e scritto dal grande poeta tedesco Christian Morgenstern.
Nonostante non sappia il tedesco, i versi e le immagini di questo libro sono stati, per tutto il viaggio di ritorno, un luogo dove mi sono rifugiata.


Klein Irmchen, Ein Kinderliederbuch, testo di Christian Morgenstern, illustrazioni di Josua Leander Gampp
Neudruck d. Ausg. Berlino 1921

Sono tornata da Parigi ieri sera. Si è svolto a Montreuil un Salon du livre et de la presse jeunesse quasi deserto (per ragioni di sicurezza, il comune non aveva dato alle scolaresche il permesso di accedere al Salone; solo nel week end c’è stata un po’ di affluenza: qualche famiglia e molti professionisti del settore).
Sono tornata da una Parigi che non sembra più Parigi: malgrado la stampa abbia dato visibilità ai coraggiosi che continuano a frequentare bar e terrazze, venerdì e sabato sera le piazze erano poco frequentate.
Nella corte dove alloggiavo, c’erano due feste private. Si cena e si festeggia la vita nelle case private, come durante la guerra.
Gli amici che ci hanno ospitati, che vivono nel quartiere del Bataclan (il locale dove c’è stata la strage di giovani), sostenevano di non avere paura, ma non avevano voglia di uscire. Mi hanno raccontato che quella notte del 13 novembre, tutti, a un raggio di molte centinaia di metri, hanno sentito sparare per ore dentro il Bataclan, impotenti. Il quartiere è ancora sotto shock.

La bellezza e la grazia devono diventare per noi professionisti del libro illustrato, oggi come sempre, ma oggi ancora di più, una missione.

Nel 1987, il premio Nobel Iosif Brodskij scriveva:

“È questo il motivo per cui l’arte in generale, la letteratura in special modo e la poesia in particolare non sono propriamente apprezzate dai paladini del bene comune, dai padroni delle masse, dagli araldi della necessità storica.
Giacché là dove l’arte è passata, dove una poesia è stata letta, costoro scoprono, in luogo dell’atteso consenso e dell’unanimità prevista, solo indifferenza e polifonia; in luogo della volontà di agire, disattenzione e insofferenza. In altre parole, all’interno di quei piccoli zeri sui quali i paladini del bene comune e i signori delle masse fanno conto per le loro operazioni, l’arte introduce delle varianti, «punto, punto, virgola, meno», trasformando ogni piccolo zero in un piccolo volto, non sempre grazioso, magari, ma umano.”  Dall’esilio, Adelphi, 1988

Soffia, tra le pagine di questo libro, una brezza.
La sua bellezza (sublimi capilettera; alberi di Natale che scaldano perché bruciati; elefanti che si inchinano davanti a una bambina; mani che si toccano nella porta misteriosa di una lettera; cacciatori che dimenticano di sparare perché un soffio misterioso li ferma; uova perfette che si rompono; incontri…), la sua bellezza non spiega, non risolve, non annulla la complessità. Eppure.
Buon inizio settimana a tutti,
Anna