Dick Bruna, il padre di Miffy. Parte 1/1 (la biografia)
8 Marzo, 2017Il 16 febbraio scorso è mancato Dick Bruna, all’età di 90 anni. E stato uno dei più grandi illustratori del mondo: conosciuto e adorato da folle di bambini per il suo personaggio Miffy. I libri di Bruna hanno venduto più di 85 milioni (!) di copie e sono stati tradotti in oltre 50 lingue.
In questo post vi racconto la sua storia e, nel prossimo, le correnti artistiche e gli artisti che hanno influenzato lo stile di questo grande artista per bambini.
Dick Bruna all’inaugurazione della sua mostra al Madurodam dell’Aia, 2005, (c) AFP PHOTO, ANP, Inge Van Mill
La vita di Dick Bruna
Utrecht, 1927-2017
Capita spesso, in una famiglia di medici o avvocati, che uno dei figli voglia diventare artista: è dramma. Nella famiglia di Dick Bruna è andata un po’ meglio: i genitori sono editori della A.W. Bruna & Zoon, una casa editrice olandese fondata nel 1868 dal nonno di Dick. Il padre vorrebbe che il figlio prendesse in mano il futuro dell’impresa famigliare, ma il giovane Dick non ne vuole sapere e decide di diventare illustratore.
Durante la seconda guerra mondiale, Dick vive nascosto insieme alla famiglia in una casa di campagna. Anni dopo, raccontò che non si rendeva conto di quello che stava accadendo nel mondo; passava il tempo immerso nella lettura dei due soli libri che erano in casa: una monografia di Van Gogh e una di Rembrandt, entrambi olandesi.
Dick bruna bambino
Dick Bruna nel suo studio
A causa della guerra non riesce a portare a termine la scuola secondaria. Finita la guerra, il padre lo manda a lavorare come assistente presso librai ed editori, sperando di formarlo al mestiere di editore.
Lavora un anno come stagista alla libreria Broese di Utrecht, un altro anno alla libreria W.H. Smith di Londra e un altro anno presso la casa editrice Plon di Parigi. A Parigi scopre le opere di Matisse, Picasso e Léger e torna a Utrecht sempre più convinto di non voler fare l’editore.
Si iscrive all’accademia Rijksakademieche di Amsterdam, che abbandona dopo solo sei mesi. Non si sente portato neppure per la pittura: non era capace di realizzare disegni in prospettiva e si sentiva attratto dalle nuove correnti artistiche dell’Astrattismo e del Costruttivismo (in attrito con le Accademie).
Il padre si arrende ad avere un figlio artista e lo assume come grafico, commissionandogli copertine di libri. Per la casa editrice paterna Dick Bruna realizzerà più di 2.000 copertine, molte delle quali con la tecnica del collage. Sono oggetto di culto tra collezionisti le sue copertine per la collana di tascabili Orso nero e quelle per i gialli di Simenon. Le potete vedere quasi tutte sul blog Retrobook.
Copertine illustrate da Dick Bruna per la casa editrice paterna A.W. Bruna & Zoon
Nel 1953 sposa Irene de Jongh, con la quale ha tre figli: Sierk (1954), Marc (1958) e Madelon (1961). Nello stesso anno realizza il suo primo libro per bambini: The apple.
The apple, 1953, la maquette del primo libro per bambini di Dick Bruna (fonte: iconofgraphics.com)
Un amico di famiglia convince il padre a pubblicare una collezione di libri per bambini piccoli firmati da Bruna, nello stile di The apple. Nascono ‘Tijs’, ‘Toto in Volendam’, ‘Kleine koning’ .
Il padre non è convinto della qualità di questi libri e il lancio della collana è un fiasco. La A.W. Bruna & Zoon non aveva mai pubblicato libri per bambini e non sapeva come pubblicizzarli.
Ma Dick Bruna è risoluto, è assolutamente convinto che piaceranno ai bambini e vuole andare avanti.
Guardate che capolavori di allegria, freschezza, sintesi grafica!
Dick Bruna, Tijs, 1957, uno dei primi libri per bambini di Bruna
Dick Bruna, Toto in volendam, A.W. Bruna & Zoon, 1953, uno dei primi libri per bambini di Bruna
Dick Bruna, Kleine koning, A.W. Bruna & Zoon, 1955
La nascita di Miffy
Un giorno d’estate del 1955, durante una passeggiata, Dick Bruna mostra un coniglietto al suo primo figlio, Sierk, che all’epoca ha un anno.
Rientrato a casa, inventa per il figlio la storia semplicissima di un coniglio che fa cose semplicissime: le stesse cose che fa Sierk tutti i giorni.
I testi sono altrettanto semplici e brevi. Lo chiama Nijntje, che in olandese significa coniglietto. Non è né femmina né maschio, né giovane né vecchio. Quando, anni dopo, chiederanno a Bruna più informazioni sul suo personaggio, lui risponderà sempre: Nijntje è solo Nijntje. (Miffy è solo Miffy). Una bellissima tautologia per definire chi si è.
Dick Bruna non è il solo grafico che ha iniziato una carriera di illustratore per bambini per mettersi in relazione al primo figlio: Munari, Leo Lionni e Katsumi Komagata hanno seguito lo stesso impulso affettivo e creativo.
Questa è la prima maquette di Miffy.
Dick Bruna ha realizzato più di 100 libri con Miffy protagonista: l’ultimo, nel 2011, a 84 anni.
Hanno tutti lo stesso stile: un personaggio visto di fronte, tinte piane, colori primari e una linea nera precisa che avviluppa ogni forma, rendendola iconica e ideale. La linea è realizzata a china, con l’uso di un pennello molto fine che Bruna prese l’abitudine di costruirsi da solo.
Fotografie di Anna Castagnoli al Central Museum di Utrecht
Dal 1955 al 2011 Miffy evolve verso una simmetricità sempre più statica: Dick Bruna mira a una semplificazione assoluta.
Qui sotto vedete due edizioni dello stesso libro “Miffy allo zoo” realizzate a distanza di vent’anni. Potete osservare come Miffy si raddrizza e assume una posizione completamente frontale.
A partire dal 1959 il formato di questa serie diventa quadrato, di una misura che resterà invariata negli anni: 16×16 cm. È per adattare meglio i libri alle mani dei piccoli lettori, ma anche per riassumere, in un libro, tutto quello che il Costruttivismo aveva dettato nel suo manifesto. La forma più assoluta, base di tutte le costruzioni, è il quadrato.
Dick Bruna, Nijntje in de dierentuin, 1955
Dick Bruna, Miffy allo zoo, 1975, Miffy nel suo famoso formato 16×16 cm
L’espressione del viso di Miffy sembra sempre uguale: due punti per gli occhi, una croce per la bocca. Un po’ nello stile delle bambole Waldorf di Steiner, che non avendo nessuna espressione possono accogliere con più duttilità le emozioni proiettate dal bambino.
Ma a dispetto dell’apparenza, Miffy è piena di vita. Non sono soltanto i brevi testi ad animarla: Bruna era capace di lavorare giorni interi per rendere l’espressione con quei tre piccoli segni. Non aveva nient’altro a disposizione. Un’impercettibile differenza della distanza e dell’altezza degli occhi, della grandezza della X della bocca, una minima inclinazione della testa erano i soli strumenti che aveva per dare vita agli umori di Miffy, e Bruna soleva lavorarci sopra per ore e ore fino a che: «Ecco, è proprio Miffy, adesso è davvero triste». Per un libro di 12 pagine realizzava più di 100 disegni. Miffy è sorpresa, spaventata, triste, pur non cambiando mai la sua semplice faccina.
La serie dei libri di Miffy è stata un successo interplanetario, declinato in gadget, serie televisive, puzzle, giochi, pupazzi, statue. In Italia, alcuni libri della serie, sono pubblicati da Franco Cosimo Panini.
Dick Bruna, oltre alla serie di Miffy, ha realizzato molti altri libri per bambini, sempre con lo stesso stile. I più interessanti sono quelli che illustrano le fiabe classiche. È sorprendente, per noi che conosciamo le fiabe e i loro diversi illustratori, osservare come possono venir raccontate attraverso immagini statiche, frontali, iconiche.
Fotografia di Anna Castagnoli al Central Museum di Utrecht
Â
Pollicino di Dick Bruna
Cenerentola di Dick Bruna
Biancaneve di Dick Bruna
Nonostante l’immensa fortuna economica e il successo, Dick Bruna ha vissuto una vita semplicissima a Utrecht insieme alla moglie, inseparabile consigliera e critica. Andava al lavoro ogni giorno in bicicletta e cercava di scansare giornalisti e interviste per una sua peculiare forma di timidezza, o discrezione.
Lo saluto e lo ringrazio per il dono di poesia e delicatezza di tutta la sua opera. Ciao Dick Bruna, riposa in pace, noi ci prederemo cura di Miffy.
Anna Castagnoli
Segue…
VAI alla seconda parte del post: Dick Bruna, il padre di Miffy. Parte 2/2 (lo stile)
Â
Un mio abbraccio a Miffy durante una visita allo studio di Bruna, riprodottto al Central Museum di Utrecht
Potete acquistare alcuni titoli in italiano (edizioni Panini con traduzioni di Giusi Quarenghi) a questi link:
La lettera di Miffy
Miffy compie gli anni
Miffy al museo
Miffy balla
Un fratellino per Miffy
etc…
9 Marzo, 2017 at 12:45
E’ un post bellissimo che, ancora una volta, mi ricorda che non bisogna aver paura della semplicità , né sottovalutarla. L’estate scorsa ho seguito uno dei tuoi corsi a Sarmede e, se sfoglio il quaderno degli appunti, trovo questa frase: “la semplicità è una complessità risolta”. Ha cambiato il mio modo di disegnare. Perciò non vedo l’ora di leggere il prossimo post sulle influenze artistiche di Dick Bruna per correre in biblioteca a nutrirmi un po’.
9 Marzo, 2017 at 13:15
Brava Anna, mi piace! Quanto è importante con i bambini coltivare le attitudini e dare strumenti per esprimersi! Il piccolo Dick aveva le sue convinzioni e la famiglia le sue giuste opposizioni che formano e preparano alla vita. Bello leggere le biografie degli autori che ti rimandano i contesti, le scelte e fanno capire meglio i pensieri e l’arte e le strade intraprese. Bello che i libri siano qui con noi e con tanti bambini che li possono incontrare. Grazie <3
9 Marzo, 2017 at 16:48
Molto interessante, aspetto il seguito. Buon lavoro
11 Marzo, 2017 at 19:43
Bello bello bello!!!!
13 Marzo, 2017 at 1:43
Bellissime essenziali illustrazioni che assecondano emozioni e immaginario infantile. Anche le fiabe classiche trovano una riscrittura nel segno di Dich Bruna a misura di bambino. Incantevole “La bella addormentata nel bosco “…..
13 Marzo, 2017 at 19:06
Molte molte grazie Ana Castagnoli, per la narrazione biografica calda e documentata. Un lavoro prezioso.
13 Marzo, 2017 at 19:07
mi è scappato un refuso. Anna Castagnoli perdoni
14 Marzo, 2017 at 9:58
Grazie a tutti per i bei commenti, mi è piaciuto molto fare questa ricerca.
Qui la seconda parte del post: un’analisi dello STILE di Dick Bruna e delle sue fonti di ispirazione.
http://www.lefiguredeilibri.com/2017/03/10/dick-bruna-lo-stile/
@Elena: nessun problema, qui in Spagna dove vivo mi chiamano spesso Ana :)
25 Marzo, 2017 at 23:20
Grazie Anna, mi piace. E mi piace che Dick Bruna è finalmento riconoscuto in mondo illustrato.
Dank je wel, Anna. Dit vind ik leuk en ook dat Dick Bruna nu eens erkend wordt in de wereld van de illustratoren!