Incisione su cera molle. La tecnica detta ‘dell’incisione casereccia’
27 Ottobre, 2014Pubblico di nuovo un post che si era perso tra ‘le carte‘ del blog. In questo post spiego passo a passo una tecnica che ho inventato e che dà un risultato simile a quello delle tecniche di incisione. Facile e molto stimolante. Provare per credere.
MATERIALE:
– Carta liscia di buona grammatura (almeno 180 grammi).
– Una buona china nera indelebile/waterproof (Winsor and Newton, ad esempio)
– Qualche punta da incisione più o meno fine (potete anche fissare un ago alla matita con scotch di carta).
– Pastello a olio incolore della Van Gogh (numero serie 120.5. È necessario che sia di marca Van Gogh. Lo trovate nei negozi dove vendono sfusi i pastelli a olio).
– Un pennello piatto da acrilico e un pennello morbido per la china.
– Per la prima stesura è necessario un tubetto di Liquitex Heavy Body. Come tinta io preferisco una tinta di tonalità media: écru o bianco sporco. Per le successive cappe di colore, qualsiasi acrilico, anche non di marca.
REALIZZAZIONE:
Prima fase: colorate il foglio di china nera, che sia ben nero. Fatela seccare bene.
Fase due: togliete la carta al pastello trasparente , spezzatelo in due, e passatelo orizzontalmente, con energia, su tutto il foglio, fino a creare una superficie uniforme e liscia di cera ad olio trasparente.
Fase tre: ora gli strati sono due: china e cera ad olio. Sopra la cera ora aggiungete un terzo strato: il colore acrilico Liquitex Heavy Body (gli acrilici di altre marche hanno troppa colla, ma potete provare lo stesso). Stendetelo senza aggiunta di acqua, con pennellate delicate, non troppo spesse. Per ripassare una zona – se vedete che la pennellata è troppo sottile e trasparente, aspettate che sia secca. Infine seccate tutto con il fohn (non troppo vicino, se no scioglie la cera).
Questa è la fase più delicata. Se date l’acrilico troppo spesso non riuscirete a grattarlo via. Meglio se in trasparenza di vede la china, avrete tempo dopo di coprire con pennellate più spesse.
Ora con le punte da incisione potete fare il vostro disegno.
L’effetto sarà lo stesso di un’incisione (se mi sente un incisore mi spenna viva!), ma con il vantaggio che se si sbaglia, si può rimediare facilmente. Ecco come: il braccino sinistro del coniglio non mi piaceva, allora con un po’ di acrilico l’ho coperto e poi inciso di nuovo (ma attenzione a non dare uno strato troppo spesso di acrilico, altrimenti la punta non riuscirà più a incidere).
Voilà , nuovo braccino.
Il bello di questa tecnica è che si può usare il fondo creato come base per un normale dipinto ad acrilico.
Ecco, ho colorato di verde l’albero e di bianco il coniglio. Poi ho inciso ancora un po’ per disegnare altri particolari. Mi piace usare per il primo fondo un bianco sporco per poi usare i bianchi assoluti dopo, così risaltano bene.
Ancora un barbatrucco: il collage. Ho deciso che voglio cambiare la tutina al mio coniglio giardiniere. Sfoglio una vecchia rivista e cerco il vestito perfetto per lui. Ecco, i quadratini verdi del costume della bambina mi sembrano i più adatti.
Su un foglio di carta vegetale trasparente prendo le misure della tutina.
Poi appoggiando il foglio trasparente alla rivista e ritaglio la forma della tutina.
E… dadannn:
Potete andare avanti all’infinito. Qui ho inciso la forma di qualche uccello e dato una mano di azzurro al cielo…
Oppure potete decidere che viene la notte…
Notte! Fine.
ALCUNI ESEMPI
Qui un esempio di disegno dal vero con questa tecnica realizzato da una mia alunna. L’effetto può essere molto fotografico.
Carola Zerbone
Qui sotto un’altra alunna con un esercizio più grafico.
Anna Martinucci
Qui una mia prova su legno. Sul legno si può grattare e incidere con più energia. Il legno, a differenza della carta, dà un risultato più grezzo e potente. E’ anche più divertente incidere, perché trattiene la punta da incisione e oppone una resistenza che permette gesti più sicuri e forti. Ma ha lo svantaggio di non essere scannerizzabile (bisogna farlo fotografare per riprodurre il disegno), ha lo svantaggio di pesare un accidenti se volete portarvi dietro l’originale, e infine i neri della china risultano meno intensi che sulla carta perché il legno li assorbe di più.
studio di Anna Castagnoli
Provate e ditemi poi se vi è piaciuta.