Illustrazione borderline: tra arte e illustrazione

9 Giugno, 2014

Joan Benz

 


Maria Sulymenko

 

Edward Pfizenmaier

 

Mizuki Goto

 

Hélène Duclos

 

Alex Badea

 

Jockum Nordstrom

 

Iv Orlov

 

Sophia Martineck

 

Carla Bartha

 

Micah Lidberg

 

Yann Kebbi

 

Eduard Baribeaud e Kevin Lucbert
 Klara Persson

 


Isidro Ferrer

 

 

 

 

3 Risposte per “Illustrazione borderline: tra arte e illustrazione”

  1. 1 laura38
    9 Giugno, 2014 at 10:26

    A me questo tipo di illustrazione piace moltissimo.
    E’ interessante, vitale, nutriente.
    E non credo sia impossibile per un bambino (tanto è sempre lì che poi si va a parare, no? Se i bambini possono capire queste immagini oppure no, se sono sdatte oppure no, e via discorrendo).

    E’ il tipo di immagini a cui aspiro (ahahahaha! Sono una vera sagoma), ma mi chiedo: in Italia c’è qualcuno che le pubblicherebbe? Perché immagini del genere chiamano storie poco scontate, non certo il classico albo “per fare la nanna” o “per imparare che bisogna volersi tanto bene tutti quanti”.

    Perché dormire dobbiamo, volerci bene sarebbe bello, ma non c’è solo quello, eppure molta produzione attuale mi pare che non vada tanto più in là.

    Sto generalizzando eh, lo so che albi di maggior spessore ce ne sono anche in Italia eccetera, non voglio fare polemiche, mi chiedo solo cosa sia meglio fare, se assecondare la mia voglia di immagini borderline (che non è nemmeno detto io sia in grado di mettere insieme) oppure no, dato che poi di libri ne vorrei anche pubblicare a Dio e editori piacendo.

  2. 2 Anna Castagnoli
    9 Giugno, 2014 at 22:35

    Laura grazie per il tuo commento, non ho tempo di rispondere né oggi né domani, ma poi rispondo, perché è un argomento molto interessante.
    Ti copio cosa ha scritto Giulia Mirandola su facebook a proposito di questo post:

    “Sono categorie così distanti tra loro? Ci riflettevo pochi giorni fa durante un convegno tenutosi a Merano, a proposito di libri d’artista e non. Chi decide il confine? Può essere valido unanimemente? Davvero cambia la qualità e la profondità della ricerca una volta istituite delle solide robuste categorie?”.

    Il convengo al quale si riferisce è quello di cui abbiamo parlato qui:
    http://www.lefiguredeilibri.com/2014/04/30/opla-una-mostra-e-un-convegno-sul-libro-dartista-per-bambini-giugno-2014/

  3. 3 laura38
    10 Giugno, 2014 at 9:45

    Riguardo al commento di Giulia Mirandola, io credo che la ricerca dietro a un libro illustrato sia enorme a prescindere, quindi secondo me non è la fatica di realizzazione che può servire da discriminante tra libro d’artista e libro non d’artista.

    Inutile dire che se fosse per me la distinzione non esisterebbe proprio.