La mostra “Libretto postale”: tante storie approdate in uno… ZOO (di biscotto)

12 Aprile, 2013

Mercoledì 27 marzo, alle ore 18, da ZOO, magnifico locale sotto i portici di strada Maggiore a Bologna, c’è stata l’inaugurazione della mostra Libretto Postale, animali in viaggio, organizzata da Stefania Camilli e la sottoscritta (potete leggere come è nata la mostra qui).

@ Hazel Terry

Le cartoline in sequenza, divise in 7 storie, erano state allestite dentro lunghi pannelli di plexiglass che volteggiavano nell’aria a un palmo di naso (di adulto). Ai bambini veniva fornito uno sgabellino per vederle meglio. Lo spazio era perfetto, musi di giraffa e altri animali allungavano il collo dalle pareti per vedere le cartoline.
Io non avrei saputo calcolare a occhio, ma Paola Parenti, deliziosa padrona di casa di ZOO, ci ha detto che all’inaugurazione ci saranno state circa 800 persone.
Volevo dirvi grazie per essere venuti così numerosi, nonostante i mille appuntamenti in quei giorni fitti di eventi. E’ stata una festa stupenda. C’erano persino i biscotti a forma di pinguino, coccodrillo, scoiattolo, pulcino, cane, gatto, elefante: buonissimi!
Grazie davvero a tutti.

@ Hazel Terry


E ora lascio la parola agli illustratori e alle bellissime foto di Nadia Andreini. Potete vedere tutto il servizio di Nadia sul vernissage qui.

@ Nadia Andreini

Alicia Baladan

Spazio bellissimo. Allestimento perfetto. Due sorprese e una conferma: la prima sorpresa, i retro stupendi delle cartoline, la seconda, che Canton ha davvero disegnato, mi aspettavo un pinguino fatto di parole. La conferma è naturalmente Franco Matticchio, insuperabile. Grazie!

Alessandro Sanna

Dopo questo gioco non comprerò più cartoline (già ne compravo poche) ma le farò a mano!

Antonio Marinoni

È stato un gran bel gioco: mi sono emozionato nel ricevere la bellissima cartolina di Alicia Baladan, con i suoi pinguini sonnambuli volanti; mi sono inizialmente perso nell’elenco di nomi per scegliere a chi inviare la mia cartolina, c’erano davvero tante stuzzicanti possibilità… poi ho scelto il nome più sorprendente: Paolo Canton; mi sono divertito nello scoprire la geniale invenzione della botola nella bella e misteriosa cartolina di Paolo: un vero colpo di teatro!

@ Nadia Andreini

Arianna Papini

L’elefante ha camminato, lentamente, le zampe come tronchi d’albero, rinvigorito da splendide matite e raffinati pennelli. Stanco morto è infine approdato in un luogo fatato, casa di altre bestie e piccoli oggetti e quadri e vestiti appesi bene così da goderne forme e materiali. Uno zoo senza sbarre, così come tutti gli animali meritano. Lì si è addormentato, in compagnia dei suoi simili itineranti e variopinti, in attesa di essere ammirato e coccolato a dovere…

@ Nadia Andreini

Francesco Chiacchio

Anna e Stefania le ho immaginate subito come due guardiane del faro, un faro che con la sua voce a cono di luce ricorda ai marinai che remano di matita che non sono soli, che alla stessa luce di lampadina del loro tavolo si piegano altre schiene in posizioni improbabili e si spremono altre meningi nella pesca delle idee. Anna e Stefania, con le carte aperte sul porto hanno trovato il vento che spiegasse meglio alle vele come accorciare le distanze, affidando niente al caso e i marinai arruolati al caos, per farli incontrare. In pochi giorni mi sono ritrovato al molo, a guardare il mio elefante miope salutarmi dalla sua barchetta, piccola tasca gialla promessa alle mareggiate delle poste. Parlo delle poste vere, quelle analogiche, di postini in motorino e maledizioni sotto la pioggia.


Per francobollo ho utilizzato un ritratto di Raffaelo a cui ho aggiunto un paio di occhiali ricavato da due O in grassetto, che poi sono le lettere in fila che pronuncio quando trovo nella mia cassetta una lettera che non sia una bolletta, o la pubblicità di un divano. La cartolina ricevuta è un tesoro prezioso, così lo è quella spedita, una piccola storia che ha due facce, come una moneta, come una domanda che attende risposta e che finalmente mi ricorda che non sono solo. Sorrido nel pensare ai postini che attraversano le vie con le borse piene di storie di pinguini, elefanti, scoiattoli… e immagino il palazzo delle poste come una grande arca di carta che lenta si avvicina a Bologna, dove i marinai e i pirati si sono dati appuntamento per sciogliere il filo del discorso, svelare la soluzione del grande bestiario, sotto la luce del faro che adesso somiglia più ad un occhio di bue… e lo spettacolo può cominciare!

@ Nadia Andreini

Anna Masini

Il viaggio del coccodrillo da Venezia a Milano, il naso ogni mattina nella buca della posta.
L’attesa, l’attesa, la lunga attesa.
E poi, immaginare. Una storia disegnata ieri, che io disegno oggi e che tu disegnerai domani.
Giochiamo ancora?

@ Nadia Andreini

Marina Marcolin

Alle elementari io e mia cugina Veronica (che abitava a venti chilometri da casa mia, ma a me sembrava fosse dall’altra parte del mondo), avevamo cominciato a scriverci lettere per sentirci più vicine e per far continuare quei giochi assurdi che venivano interrotti sempre troppo presto. Lettere piene di disegni, poche frasi scelte e la busta con la scritta “corri postino!†o “ciao postino!â€, con il suo ritratto. Con il gioco degli “Animali in viaggio†ho riprovato la trepidante attesa nell’aprire la cassetta della posta, la gioia di avere tra le mani un oggetto prezioso e pieno di mistero (non le volanti e-mail) e il desiderio di creare qualcosa di speciale e unico da regalare alla persona che avrebbe ricevuto la cartolina. Grazie di cuore.

Corri postino!

Paolo Canton
(Ndr: di come Paolo Canton è diventato illustratore leggete qui)

Adesso so la gioia della mano. Ne so anche altre. Ma le tengo per me.


@ Nadia Andreini

Oscar Sabini

Breve spiegazione del perché un coccodrillo indignato:
il mio coccodrillo, che ha tutta l’aria di essere un tipo poco raccomandabile e poco affidabile, è una specie di gallerista arrabbiato con il mondo!
Esce dalla galleria dove è in corso una mostra di “pennuti†e dopo aver fatto chissà quale scenata per rimuovere l’immagine del coccodrillo incorniciato e appeso alle pareti, forse erroneamente, tra i pappagalli, se ne esce indignato.

A sinistra Beppe Giacobbe, a destra Oscar Sabini

Pensiero:
Mi viene da fare un pensiero a ritroso, a partire dal giorno in cui si è inaugurata la mostra per arrivare al giorno in cui ho ricevuto la mail dove venivo invitato a prender parte al gioco.
E ripensandoci ora, dopo aver toccato con mano il successo dell’iniziativa, sentita la qualità del pensiero che c’è stato nell’organizzarla, le tante persone che hanno visitato e che hanno parlato di questa mostra… ecco ripensandoci ora quasi ne sono doppiamente contento, perché non lo so se sarei riuscito a lavorare con tanta leggerezza se solo avessi colto da parte di Anna e Stefania tutto questo.
“Che mi serva da lezione questa esperienza giocosaâ€, mi son detto, dopo aver preso parte all’inaugurazione allo Zoo Store.

@ Nadia Andreini

Daniela Iride Murgia

Noi tutti, insieme, abbiamo scelto di essere anelli singolari a costituire una catena libera, sciolta, lunga come una linea infinita. Si dice che la linea abbia una sola dimensione e una lunghezza, ma manchi di larghezza e di profondità. Nella nostra animalesca intuizione di unirci abbiamo dato vita ad una linea larga, profonda, una linea animata dalla voglia di condividere.  Un grazie sincero!

Gioia Marchegiani

Sono stata felice di giocare! Mi sono sentita come un pezzo di puzzle e ZOO, la sera dell’inaugurazione, era come una grande scatola che conteneva tanti preziosi pezzi colorati.

Francesca Chessa

Sono stata contenta di esserci. Ci ho letto la passione in ogni rettangolo di carta e questo mi commuove, diverte e rende felice, sempre.


@ Nadia Andreini

Eva Montanari
(Ndr: Eva doveva portarci la sua cartolina entro le 3, dopo, sarebbero stati sigillati i plexiglass)

Il mio compito era concludere una storia che sapevo bene com’era iniziata, ma non avevo idea di come fosse proseguita e come al solito ho tratto le mie affrettate conclusioni.
Ho pensato che dal momento che si erano conosciuti ed erano saliti in macchina assieme, i due scoiattoli potevano benissimo fermarsi per un pic-nic e qualche foto, visto che era domenica; poi il lunedì ci avrei pensato io a portarli in treno dritti dritti alla Fiera del Libro.


Eva Montanari

Eravamo tutti assieme, io, gli scoiattoli chiusi nella cartellina e le tre libraie di Viale dei Ciliegi 17 di Rimini che possono confermare di averle viste anche loro quelle scintille fuori del finestrino.
Il treno si è fermato in mezzo alla campagna, a qualche chilometro dalla stazione più vicina.
Io ho tranquillizzato gli scoiattoli e telefonato ad Anna, garantendole che saremmo arrivati, anche se ad essere sincera, in quel momento non sapevo davvero che peso dare a quelle parole.

Fra l’indecisione generale e nessuno che dava indicazioni ai passeggeri, ho preso l’autarchica decisione di far scendere anche le due bestiole e la loro piccola autovettura dal fondo del treno, con un bel balzo senza scalino sui sassi.
E’ stato necessario cambiarsi le scarpe e aiutarsi a vicenda (diciamo piuttosto che qualcuno ha aiutato me con cartellina e valigia) durante il cammino sulle rotaie.


Piovigginava, sono inciampata un paio di volte, ho evitato qualche filo scoperto e raggiunta finalmente la stazione di Imola ho lottato per accaparrarmi il primo taxi che ha fatto arrivare le bestioline sane e salve nelle mani di Anna, allo stand dei Topipittori.

All’inaugurazione ho scoperto all’ultimo minuto che non sarei riuscita a partecipare, quale  sia il motivo ufficiale non è dato saperlo; di sicuro, grazie alla mia assenza, lo spazio Zoo non si è staccato come un palloncino da Strada Maggiore, finendo chissà dove, sulle nuvole.
Così tutti si sono divertiti, hanno fatto ooh e scattato delle belle foto che ho visto anch’io, grazie Anna e grazie a tutti!

@ Nadia Andreini

Gloria Pizzilli

È stato davvero un gioco, di quelli avventurosi e pieni di imprevisti. Mai divertita così tanto.

Daniela Tieni

È stato davvero emozionante far parte di un tempo lento, collettivo e animale. Grazie a tutti per la bella energia!

Mariachiara Di Giorgio

Brevi e leggere, le cartoline quando arrivano mettono una grande allegria! Me n’ero dimenticata! Bellissima mostra! Bisogna trovare altre occasioni per giocare così seriamente!

Pia Valentinis

Quando lo rifacciamo?

Anna Castagnoli

Dopo uno scambio di centinaia di mail con Stefania Camilli (la povera Stefania sa che gradi di pignoleria martellante posso raggiungere) il regolamento assomigliava finalmente a un vero regolamento. Lo inviamo. Quasi tutti accettano. Il gioco parte. Quando mi arriva la cartolina di Matticchio sono in veste di illustratrice e vado a rileggermi il regolamento perché non mi ricordavo più una serie di cose. Non ci si capiva una h!!! Ma come avete fatto?!
Come siamo arrivati al traguardo in tempo, e con botto, ancora non me lo spiego. So solo che vi voglio come compagni della prossima avventura! E spero che se ne aggiungano tanti altri.

@ Nadia Andreini
@ Nadia Andreini

FINE

Vi ricordo che:

SABATO 13 APRILE
ore 17
si terrà presso ZOO il primo laboratorio per bambini associato alla mostra.

SALUTI E BACI
Laboratorio Metodo Bruno Munari ®
Per bambini dai 4 anni
In occasione della mostra Libretto postale, animali in viaggio, visitabile a ZOO fino al 17 aprile, riproponiamo un classico gioco inventato da Munari.
Cartoline ricomposte, modificate, con tagli, buchi e inserti. Parole da cercare per raccontare immagini insolite e inedite
Quota di partecipazione 8 €

Per info e prenotazioni: scrivi@lozoo.org
+39 3495284225

E vi ricordo che:
il 20 aprile alle 18 ci sarà l’inaugurazione della mostra a Milano, allo spazio B**K. Info qui.

@ Nadia Andreini