Un laboratorio di collage con SARA (video documentario). La lingua segreta delle emozioni.
4 Febbraio, 2013Quello che è vero per me, sono le illusioni che creo con le mie immagini. Tutto il resto sono sabbie mobili.
Delacroix (citato sul sito L’universo di Sara).
Sara, Vulcano, Editions Thierry Magnier, 2002
In questo post trovate il video introduttivo del laboratorio di collage di SARA: la grande illustratrice di Révolution, che per tutta la sua carriera ha usato, per raccontare le sue storie, solo semplici forme di carta strappata. I libri di Sara, infatti, sono la prova concreta della capacità intrinseca alle forme e ai colori di “saper narrare”. Gli album di Sara sono quasi tutti senza testo.
Vi propongo di provare questo laboratorio, e di tornare qui per parlarne insieme.
VIDEO DI INTRODUZIONE ALL’ATELIER SUL COLLAGE DI SARA, 16 minuti, SOTTOTITOLI IN ITALIANO
(I sottotitoli del primo minuto non sono “a tempo”, leggete la traduzione esatta alla fine di questo post). La traduzione in catalano è di Roser, di Tantagora.
Ma cominciamo dal principio. Venerdì scorso, 1 settembre, in occasione del Festival catalano Flic, organizzato da Tantagora, insieme a un gruppo di illustratori, sono stata portata nella scuola d’Art y Disseny di Tarragona. Durante la giornata, Sara ha tenuto una conferenza e un atelier di collage, mentre noi illustratori più giovani abbiamo lavorato nel “Confessionale”: un luogo dove gli illustratori della scuola venivano a domandarci i segreti del mestiere. Tra una confessione e l’altra, sono riuscita a filmare e fare il laboratorio di Sara e assistere alla conferenza di Isidro Ferrer.
Albert Asensio, Carolina Celas, Anna Castagnoli, Carmen Segovia
Sara legge il lavoro di un’allieva durante un momento del laboratorio
Sara, Eléphants, Editions Thierry Magnier, 2006
Siamo partiti in macchina da Barcellona alle sette del mattino, mentre la notte sfumava verso la luce azzurra del giorno. Il mare scintillava alla nostra sinistra (Tarragona è a sud di Barcellona). Sara ed io eravamo sedute vicine, e parlavamo di illustrazione, di creazione, di educazione dei bambini. Parole lente, che avevano un peso, una sostanza piena. Le davo del voi, un rispetto dovuto ad una signora francese nata nel 1950. Parlandole, avevo la sensazione di essere dentro il foglio di carta bianca che Sara nel video chiama le petit matin (l’alba), e con lo stesso gesto preciso con cui Sara strappa il foglio (e nello stesso tempo aperto all’imprevisto), mentre Sara parlava qualcosa mi strappava dal mio modo abituale di pensare l’illustrazione.
Durante la conferenza questa sensazione ha avuto la sua conferma. Il lavoro di Sara è tutto basato sulla capacità di fidarsi dell’intuito preciso del nostro inconscio. Un tuffo continuo nelle emozioni, per poi risalire a galla lentamente e scoprire il loro linguaggio segreto. Altro che stile e stili.
Per Sara illustrare è un lavoro quasi psicanalitico, che si muove tra due poli: la potenza ambigua delle forme, prima che la nostra mente dia loro un senso e un significato, e, dall’altra parte, il bisogno razionale di trovare un significato. Questi due poli sono in continuo dialogo, e il collage di sole forme, senza testo, è per Sara il mezzo più adeguato per facilitare questa relazione.
Sara, Révolution, Editions du Seuil, 2003
Se voi provate a realizzare, nel tempo di due ore, il laboratorio che Sara introduce nel video, e lasciate che la vostra storia sia guidata dalle forme, proverete la stessa sorpresa che ho provato io: quella di venir letteralmente guidati dal vostro inconscio, che interpreta e trasforma l’ambiguità dell’immagine in modi inaspettati.
Se provate, vi propongo di ritrovarci qui per discuterne.
Nota: Sara ci aveva dato come limite quello di partire tutti dall’immagine dell’onda e della barca (nel video questa indicazione non compare, l’ha data dopo).
Qui sotto potete trovare alcune foto dei lavori realizzati dagli allievi. Sara ha poi aiutato ogni allievo indicandogli cosa funzionava, e cosa no, nella sua sequenza. La grammatica del linguaggio delle immagini, svincolata da complessità delle forme e senza l’aggiunta di un testo, è molto più facile da leggere, e si vede subito quando c’è un errore nella logica narrativa. E’ stato un atelier illuminante, ed è un ottimo metodo per imparare da zero a fare un album illustrato.
Tre lavori degli allievi
Sara è nata il 17 marzo 1950 a Nantes, Francia. E’ pittrice, autrice e illustratrice di album per bambini. E’ anche regista, fotografa e autrice teatrale. Vive a Parigi dal 1971. Nel 2005 ha ricevuto il premio Pomme d’oro alla Biennale di Bratislava per tutta la sua carriera.
Sottotitoli del primo minuto di video:
Che ognuno possa fare un lavoro di creazione nelle prossime due ore. Vi farò un corso come faccio fare ai bambini delle elementari. Quando raccontiamo una storia, raccontiamo una storia nel tempo e nello spazio.
C’era una volta, in una foresta profonda… Il tempo lo esprimiamo attraverso i colori. Il tempo che passa e il tempo che fa.
Ad esempio se voglio che qualcosa succeda di notte, prenderò del nero. Il mattino presto lo esprimerò con il bianco.
Ringrazio Sara per la concessione di riprodurre il video su you tube e questo blog. Potete condividerlo citando LeFiguredeLibri come fonte.