Mentre tutti dormono, di Astrid Lindgren e Kitty Crowther

17 Dicembre, 2012

Nota: Il libro è stato pubblicato in Italia con il titolo: Mentre tutti dormono, edizioni Il gioco di leggere.

Dopo che vi ho detto che Madame Le Lapin Blanc è stato, secondo me, il più bel libro del Salone di Montreuil, ecco il più bel libro del Salone di Montreuil: Lutin veille (Il folletto veglia), di Kitty Crowther, testo di Astrid Lindgren. Entrambi i libri meritano il primo posto.

Lutin veille è un libro di una delicatezza struggente: ispirandosi a una poesia di Viktor Rydberg del 1881 (qui il testo in svedese) su Tomte, folletto che abita le case della tradizione nordica, Astrid Lindgren ha condensato in poche pagine tutta la poesia dell’inverno e della cura. Le immagini di Kitty Crowther sono altrettanto potenti.

La forza di questo libro è tutta nel contrasto tra la freddezza della neve e il calore che porta il folletto all’interno della fattoria; il blu terso del cielo stellato e il rosso aranciato del fuoco; il gelo e l’amore. Ora ve lo racconto.

Un Tomte, Carta Marina, 1539

E’ una notte d’inverno, una di quelle notti dove gli uomini si riuniscono nelle loro case per non lasciare il fuoco spegnersi nel camino. Una notte nel cuore dell’inverno buio e freddo. Un vecchio folletto veglia sulla fattoria. Ha visto centinaia d’inverni, e sa parlare quella lingua silenziosa che solo gli animali e i bambini capiscono.

Quando gli uomini si addormentano, si alza e va a fare il giro della fattoria per confortare gli animali. Si avvicina al cavallo nella stalla, che sogna un prato, e gli parla alla maniera del folletto: una lingua silenziosa, fatta di parole piccole, che il cavallo può capire.

Ho visto gli inverni venire e andare via.
Ho visto le estati venire e andare via.
Presto sarai nel prato di trifogli.

Si avvicina al cane, Karo, che trema per il freddo, e gli parla alla maniera del folletto: una lingua silenziosa, fatta di parole piccole, che il cane può capire.

Karo, amico mio, hai freddo questa notte?
Ti si è gelato il naso nella cuccia?
Vado a cercare un po’ di paglia.
E tu potrai dormire.

Dopo aver visitato tutti gli animali, all’alba, il folletto ritorna nella sua soffitta. Nella soffitta c’è il gatto che aspetta nel fieno che il folletto gli porti il suo latte. Allora il folletto gli parla alla maniera dei folletti, una lingua silenziosa fatta di parole piccole che il gatto può capire:

Ma sì, certo che puoi restare con me nella soffitta.
Ma certo, ti darò il latte, dice il folletto.

«Karo, amico mio, hai freddo? Vado a prenderti un po’ di paglia». Quali altre parole parla l’amore? se non queste parole piccole, silenziose, pronunciate su misura proprio per quella persona lì e non un’altra. Parole semplici, che arrivano dritte al cuore e lo scaldano anche quando fuori: cumuli di neve serrano la fattoria, le stelle scintillano nel cielo, e il freddo è mordente, perché non sono parole, ma gesti. I gesti della cura.
Da centinaia d’anni questo folletto si alza nelle notti ghiacciate per ripetere gli stessi gesti: dare un po’ di latte al gatto, cercare la paglia per il cane, ricordare ai cavalli e alle mucche che presto verrà l’estate… E non è stanco, non è stanco.

Gli uomini sanno che il folletto abita la fattoria, ma nessuno lo ha mai visto. Nel mattino innevato, si possono trovare le sue piccole impronte sulla neve.

Kitty Crowther, per illustrare questo testo così delicato e denso, abbandona il tratto sintetico delle matite colorate e utilizza spesse pennellate di tempera bianca, potenti campiture di blu, macchie d’ecoline che accendono di rosso gli interni. Tutto è pieno, vivo, caldo, come la sensazione che ci scorre nel sangue quando ci sentiamo voluti bene.

In Italia, Kitty Crowther è conosciuta (ancora troppo poco) grazie ad alcuni album (L’omino e Dio, Dentro me per Topipittori, Il mio amico Jim per AER, fuori catalogo e Io e niente per Almayer Edizioni), ma all’estero è famosissima per una lunga carriera di autrice totale che le è valsa il premio Alma (Astrid Lindgren Memorial), che è come dire il Nobel della letteratura per ragazzi (circa 500.000 euro).
Più ancora del premio Alma, illustrare un testo di Astrid Lindgren, credo sia il meritato riconoscimento a tutta una vita consacrata alla ricerca della poesia e dell’equilibrio della narrazione.

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Lutin veille
Astrid Lindgren e Kitty Crowther
Un capolavoro sul senso dell’amore
11,40 Euro

6 Risposte per “Mentre tutti dormono, di Astrid Lindgren e Kitty Crowther”

  1. 1 AlmaCattleya
    17 Dicembre, 2012 at 8:43

    La delicatezza dei colori è incredibile. Anche se fuori è freddo si può percepire un senso di calore.

  2. 2 semola
    17 Dicembre, 2012 at 8:51

    Struggente. Non trovo altre parole.

  3. 3 Enrica S.
    17 Dicembre, 2012 at 14:28

    Ho iniziato a conoscere Kitty Crowther proprio con il libro “Dentro me” è stata un piacevole scoperta ammiro il suo lavoro.
    Questo libro è un’altra conferma del suo grande talento e sensibilità.

  4. 4 elillisa
    17 Dicembre, 2012 at 16:09

    Come si fa a non amare Kitty Crowther?
    A casa mia il libro “L’omino e Dio” è gelosamente custodito da un quasi quattrenne che, nonostante la tenera età, sono certa abbia percepito nel profondo, fin dalla prima lettura, il misterioso e magnifico legame che c’è tra l’uomo, la natura e quel “qualcosa” (chi lo chiama Dio, chi lo chiama in altro modo) di insondabile e soprannaturale che ci circonda.
    Se non è maestria questa…

  5. 5 serena
    17 Dicembre, 2012 at 21:54

    comprato….speriamo arrivi presto !!!
    grazie per l’anteprima…..per chi come me non è potuto andare in fiera !!!!

  6. 6 luisa n.
    18 Dicembre, 2012 at 21:27

    …ha un sapore antico