Coccole e Caccole modifica il suo contratto e la rivista Andersen risponde
22 Febbraio, 2012AGGIORNAMENTO 5 marzo:
L’Associazione Woman to be ha rivisto le clausole del bando, (leggi la loro lettera).
Hanno risposto alle nostre mail e mi hanno autorizzato a pubblicare le risposte:
– la rivista Andersen, che aveva solo dato il suo appoggio al tema del concorso e non era implicata nelle clausole del bando.
– La casa editrice Coccole e Caccole che ci spiega le sue ragioni, cancella la clausola sulla cessione dei diritti sulle prime 1000 copie, specifica le royalties (7%), e precisa che visti i tempi di stampa è necessario presentare il libro finito.
l’Associazione Woman to be non ha ancora risposto.
Gianni de Conno propone di fare un incontro alla fiera di Bologna, il più franco possibile, sullo stato professionale dell’arte dell’illustrazione italiana, con l’Associazione Illustratori, La rivista Andersen e tutti quelli che vorranno partecipare. Mi sembra una splendida occasione per confrontarci.
La risposta della Rivista Andersen:
Gentili amici,
leggendo il carteggio di questa mattina, che ci è stato inoltrato da Walter Fochesato, precisiamo quanto segue:
la rivista Andersen si è limitata a concedere agli organizzatori del concorso una media parternship così come consuetudine per diverse iniziative.
In questo caso particolare la tematica (certo non originale ma interessante; qualcuno ricorda l’impegno di Adela Turin?) – alla quale dedichiamo un articolo di Mara Pace sul numero di marzo ospitando anche un contributo di Irene Biemmi dell’Università di Firenze – e la rete istituzionale di supporto all’iniziativa (Regione Toscana in primis) ci sembravano garantire correttezza formale.
Spiace la comunicazione confusionaria e maldestra degli organizzatori.
Infine, per quel che concerne il bando -in quanto media partner non è stato da noi né esteso né concordato- evidenziamo la correttezza dei rilievi sollevati.
Un caro saluto
Barbara Schiaffino
ANDERSEN
La risposta della casa editrice Coccole e Caccole:
Gentile Anna,
Non ci siamo mai sentite e mi spiace sia questa l’occasione per farlo. Ho provato a chiamarla sul telefono indicato nell’annuario di Andersen ma senza riuscirci, credo sempre che uno scambio personale di opinioni riesca meglio delle sterili e mail. Per quanto, cercherò di essere chiara e la autorizzo certamente a pubblicare sul suo blog ( che conosco ) la presente conversazione. Ci legga con attenzione, come noi abbiamo fatto con lei.
Se questo è un lavoro in cui si scrivono e illustrano storie… A me  piacerebbe che lei conoscesse la nostra. Quella della casa editrice Coccole e Caccole.
In mezzo a difficoltà che in parte credo conosce, come piccoli, abbiamo deciso di fare sperimentazione e promozione verso autori e illustratori di talento che spesso non hanno voce. Fa molto bene quando dice che il lavoro degli illustratori non sempre è valorizzato come dovrebbe, ma non vorremmo che critiche che forse andrebbero rivolte ai “grandi†dell’editoria (molto spesso ci sentiamo raccontare di risposte poco garbate o nessuna considerazione nemmeno nel guardare il portfolio)  venissero catapultate a chi è più “debole† o “piccoloâ€.
Le nostre iniziative in merito:
il concorso Disognamo ormai alla sua quarta edizione, che produce una mostra e un libro e grazie al quale doniamo testi a realtà difficili di tutto il territorio nazionale,  e che permette a giovani illustratori di assurgere a una vetrina più ampia.
Nuovi artisti per nuovi colori il protocollo d’intesa cui facevo cenno nella precedente e mail che ha visto quattro studenti delle citate scuole di illustrazione pubblicare il loro primo libro con noi e con i testi di illustri autori.
La collana Opera prima dove scegliamo illustratori inediti per parlare di temi sociali.
Non ci sembrano scelte comode, a questo non aggiungo le difficoltà della piccola editoria indipendente, in questo momento di oggettiva crisi del mercato editoriale.
Tuttavia consideriamo la vostra sollecitazione utile ad una discussione che occorre, però,  far rientrare in un ambito di buon senso.
Intanto non siamo noi gli organizzatori dell’iniziativa, pur essendone un partner importante.
Gli errori imputabili al bando non sono una nostra responsabilità e non vorremmo diventare il capro espiatorio di una serie, anche giustificata, di critiche di cui non siamo sicuramente responsabili e di cui non sentiamo assolutamente il peso. Lo dimostra quello che siamo.
Siamo alla berlina del suo blog forse perché piccoli, oppure nuovi o semplicemente periferici? O forse solo un po’ ingenui? Ahimè…
Nelle mail che stanno arrivando al mio indirizzo di posta le richieste di modifiche contrattuali del concorso non  dipendono certo tutte da noi.
Io risponderò per quelle che riguardano gli impegni della Coccole e Caccole e lo faccio cogliendo le sue stesse parole.
Trovo inappropriata la puntualizzazione relativa allo storyboard (ultimo cambiamento  suggerito) visto che il progetto sarà pubblicato e dovrà esserlo entro dei tempi tecnici difficili (entro Giugno).
In genere non riconosciamo anticipi, in alcuni casi, però lo abbiamo fatto, e diversi degli illustratori che mi hanno letto in copia lo sanno bene! Ma da parte loro nessuna promozione o iniziativa che riguardi il libro. Gentile Anna, i libri non si vendono da soli e la sinergia con gli autori è rara. Sarebbe stato più corretto che alcuni illustratori in copia  avessero riconosciuto i nostri meriti nelle relazioni contrattuali. Ma non voglio alimentare polemiche…
In questo caso, allora, accogliamo la sua sollecitazione, e per quanto ci riguarda stralciamo la parte del bando relativa alla rinuncia delle royalties  del vincitore, che sarà contrattualizzato con una percentuale del 7% complessivo, senza anticipo delle royalties e con la cessione dei diritti per non più di cinque anni.
Niente di meno e niente di più di quello che normalmente facciamo con tutti.
Mi auguro di essere stata chiara ed esaustiva. Â Mi auguro che voglia rendere nota questa nostra nuova posizione e sollecitare la partecipazione al bando.
Sono a disposizione per una chiacchierata sul suo blog sulle iniziative editoriali della coccole e caccole.
Grazie
Daniela Valente
Direttore Editoriale
Coccole e Caccole
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Ringrazio la rivista Andersen e gli editori Caccole e Coccole per la loro risposte. E’ piacevole vedere che una conversazione trasversale è possibile. Aspettiamo la risposta dell’Associazione Woman to be.