Intervista alle Edizioni Notari, Identità di un editore

29 Giugno, 2011

IDENTITA’ DI UN EDITORE
Intervista a Paola Notari, editrice delle éditions Notari, Ginevra
di Anna Castagnoli

Perché editori e perché editori per bambini.
Perché i libri hanno sempre avuto uno spazio molto importante nella nostra vita. I libri così come l’arte. Così è nata la nostra casa editrice, nel 2006: dapprima consacrata ai libri d’arte. La collezione per i giovani lettori è nata poco dopo, nel 2008, come un’evidenza. Da allora cerchiamo di creare dei ponti tra le due collezioni. Ci piace l’idea di poter lavorare con artisti-illustratori per libri per ragazzi anche proponendo loro dei progetti di libri illustrati destinati a un pubblico adulto e viceversa, stimolare cioè degli artisti che non si sono mai cimentati con libri per ragazzi a farlo. Abbiamo dei progetti che vanno in queste direzioni.

Quanti titoli in un anno?
Una decina all’incirca. Nel 2011 una dozzina: sette per bambini e cinque libri d’arte.

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Petit Robert et le mystère du frigidaire, libro-CD, opera-rock di Brico Jardin, illustrata da Fabian Negrin, éditions Notari, Ginevra 2010

Nella scelta dei libri che pubblicate potreste individuare un filo conduttore? E’ uno stile? Un messaggio? Un’idea? Un desiderio?
Non parlerei di un vero filo conduttore, né di un unico stile. La nostra collezione per l’infanzia si articola in 3 sezioni, una per ogni gruppo di età. Les hirondelles (le rondini) per i più piccoli, les huppes (le upupe) per i giovani lettori e les hérons (gli aironi) per i piu’ grandi. Indipendentemente dallo stile e dalle tecniche, che sono varie, siamo esigenti sia per quel che riguarda il testo, che per quel che concerne l’illustrazione. Prediligiamo libri che abbiamo un testo importante, e che abbiano un contenuto impegnato o che veicoli messaggi importanti, anche se semplici. Libri che facciano riflettere e sognare sia attraverso il testo che con le loro immagini.

Quali caratteristiche deve avere un testo o un’illustrazione per sedurvi? Cosa è che vi fa dire: “questo illustratore (autore) è per noi�
Siamo molto sensibili alla poesia e all’arte, che cerchiamo nei progetti che ci vengono sottomessi. Le edizioni Notari sono una piccola struttura e quindi quella dei progetti da pubblicare è sempre una scelta molto soggettiva. Che si tratti di un testo, o di un’illustrazione, ci deve piacere, toccare, emozionare.

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Isabel Minhós Martins, “Chez moi, nous sommes…”, illustrato da Madalena Matoso, éditions Notari, Ginevra 2011 (edizione originale Planeta Tangerina, Oeiras, 2009)

Nella situazione culturale e politica del vostro paese vi sentite inseriti in una rete che vi sostiene? Come la definireste? Quali sono i suoi fili principali?
Noi parlerei di un vero sostegno di tipo mediatico: è sempre molto difficile avere una recensione in un quotidiano o in rivista qui nella Svizzera romanda, sebbene ci venga riconosciuta una qualità. Tra i librai (purtroppo sempre meno numerosi!) sono molto quelli che ci seguono e ci sostengono e questo è molto piacevole. Non va negato un certo interesse delle istituzioni locali. Credo ci sia ancora molto da fare. Va però riconosciuto l’importante sostegno della Città di Ginevra, che ha una politica di sussidi alle case editrici locali anche molto generosa: ha contribuito regolarmente al finanziamento di alcune nostre pubblicazioni, soprattutto i libri d’arte. Quest’anno inoltre abbiamo avuto la fortuna di vincere un concorso con un progetto sul tema dell’eguaglianza tra uomo e donna. Il libro à stato regalato dalla Città a tutti i bambini che frequentano un istituzione prescolare della città. E’ stata una bellissima esperienza e un bel riconoscimento.
Anche le scuole cominciano ad interessarsi a quello che facciamo. Sono stata invitata qualche giorno fa da una classe di terza elementare: spiegare il mio lavoro ai bambini è qualcosa che mi piace sempre moltissimo fare.

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Andersen, “Les Cygnes sauvages”, illustrato da Joanna Concejo, édotions Notari, Ginevra 2011 (edizione originale Topipittori, Milano 2011)

Le co-edizioni: che politica avete di vendita e acquisto dei titoli? Preferite creare i vostri libri, venderli e/o comprarli dall’estero? Perché?
Abbiamo lanciato la nostra collezione “L’oiseau sur le rhino†(l’uccellino sul rinoceronte) con l’acquisto di alcuni titoli di case editrici estere, politica che continuiamo ad esercitare. Oltre alla facilità, l’acquisto di titoli ci ha permesso di creare degli ottimi contatti con editori che amiamo molto. Penso soprattutto a Topipittori in Italia e alla casa editrice portoghese Planeta Tangerina, che ci hanno aiutato a decollare. In parallelo, abbiamo cominciato a creare progetti originali nostri, che hanno richiesto più tempo e che stiamo proponendo sul mercato internazionale.  La vendita dei diritti, oltre che interessante dal punto di vista economico (soprattutto a livello di coedizione, che abbassa notevolmente i costi di produzione) è un anche un riconoscimento del nostro lavoro, soprattutto quando chi compera è una casa editrice che ammiriamo.

Una cosa che vi piace del vostro lavoro e una che non vi piace.
Mi piace il momento in cui scopro le illustrazioni che sto aspettando. Mi piace molto lavorare sulle traduzioni dei testi che pubblichiamo in francese. Il lavoro sulla lingua mi appassiona.

Mi piace lavorare con artisti che hanno fiducia in noi e nel nostro lavoro e che non hanno delle esigenze sproporzionate rispetto al controllo del loro lavoro. Al contrario non mi piace per niente lavorare con artisti pretenziosi e troppo pieni di sé.

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Henri Meunier, “La rue qui ne se traverse pas”, illustrato da Régis Lejonc, éditions Notari, Ginevra 2011 (previsto per settembre)

2 Risposte per “Intervista alle Edizioni Notari, Identità di un editore”

  1. 1 IllaT
    30 Giugno, 2011 at 12:07

    stupendi i loro libri! :)

  2. 2 Cristina
    30 Giugno, 2011 at 14:03

    Sono delle vere opere d’arte i libri di questa casa editirice molto particolare e poetica!