Jella Lepman, la sua storia
1 Ottobre, 2009â€Poco a poco facciamo in modo di mettere questo mondo sottosopra nuovamente nel verso giusto, cominciando dai bambini. Mostreranno agli adulti la via da percorrere“. Jella Lepman
Ci sono libri che non si possono non leggere. Questo è uno di quelli. Un documento umano prima che storico, di una tale forza che leggendolo, ho dovuto fermarmi ogni due pagine con la vista appannata.
La strada di Jella, prima fermata Monaco è la storia, raccontata in prima persona, di Jella Lepman, da poco pubblicata da Sinnos.
La strada di Jella, prima fermata Monaco, Sinnos edizioni 2009
Nata a Stuttgart nel 1891, nel 1936 Jella Lepman fugge dalla Germania nazista a causa delle sue origini ebraiche e si rifugia a Londra dove diventa giornalista della BBC. Finita la guerra, l’esercito americano le propone un ruolo di ri-educatrice delle donne e dei bambini tedeschi. Cioè, le propongono di tornare in Germania ad occuparsi della cultura di quel popolo che le aveva strappato tutto quello per cui vale la pena esistere! La sua prima reazione è di repulsa. Ma il suo pensiero va ai bambini tedeschi, alla loro innocenza, al loro diritto di ricevere una cultura diversa da quella nazista.
“Arrivai a rendermi conto sempre più chiaramente che non dovevo guardare indietro ma al futuro e che dovevo cominciare dai bambini. Difficilmente potevo mettere in dubbio la solidità di questo pensiero. Che diritto avevo di dire no?”.
Parte. Arriva in una Germania distrutta dalla fame e dal freddo, in mezzo a città bombardate. E lei deve occuparsi di cultura! Ma capisce che la cultura per quei bambini è sopravvivenziale, allo stesso modo di un pezzo di pane.
Da dove iniziare? Da libri pieni di figure. Libri che possano essere accessibili a tutti i bambini, in qualsiasi lingua siano stati scritti. Una mostra itinerante di libri per bambini. Ma! Non ci sono più libri in Germania. Il regime li ha bruciati tutti. Prende carta e penna, scrive una lettera a 20 nazioni (molte delle quali erano state occupate dalla Germania nazista), chiede che le inviino i migliori libri illustrati, i più rappresentativi della cultura di ogni paese. La lettera è così bella, così giusta, che inaspettatamente tutte le nazioni inviano i loro migliori album illustrati…
Fondatrice della Internationale Jugendbibliothek di Monaco, una delle più ricche biblioteche per bambini del mondo, di Ibby (The International Board on Books for Young People), del Premio Hans Christian Andersen, promotrice instancabile di una cultura ad altezza di bambino, Jella Lepman aveva un sogno: costruire la pace nel mondo partendo dai bambini. La sua storia è un documento storico imperdibile, degno di un Nobel per la pace.
Un grazie speciale a Sinnos per avercela fatta conoscere. Peccato che la traduzione del libro sia stata, per me, un po’ difficoltosa da seguire.
La strada di Jella. Prima fermata, Monaco Jella Lepman L’autobiografia della fondatrice della Jugendbibliothek di Monaco 10,20 Euro |
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