Primo “gruppo di lettura Album Illustrato” a Milano, e che gruppo!

9 Aprile, 2009

Udite udite! E’ avvenuto a Milano il primo incontro Gruppo di lettura Abum illustrato. Dopo che su FigurdeiLibri avevo riportato la mia esperienza barcellonese, e grazie al forum, si sono creati diversi gruppi in Italia (di cui aspetto fiduciosa il resoconto), il primo è partito.
Alla presentazione del blog al Caffé Illustratori di Bologna (vi farò il resoconto dopo le feste) si era parlato proprio della fulminea velocità di internet nel creare possibili “reti culturali”. Questo dei Gruppi di Lettura mi sembra l’esempio più calzante, non solo: è così riuscito che mi è venuta l’irresistibile voglia di prendere un aereo e partecipare al prossimo incontro!

dolittleDottor Dolittle, Garzanti 1967, uno dei libri di cui si è discusso nel gruppo

Giovanna Zoboli, editrice, ci ha, con infinita gentilezza, raccontato il primo incontro:
Cara Anna, ieri sera si è riunito a Milano, per il suo primo incontro, il gruppo di lettura sugli albi illustrati nato dalla proposta da te lanciata attraverso il tuo blog. Dobbiamo la sua realizzazione alla infaticabile Diletta Colombo, che si è veramente spesa per organizzarlo e ci è riuscita ottimamente mettendo insieme persone diverse, per età, provenienza, esperienza, ma direi tutte in sorprendente sintonia, per quel che riguarda curiosità, interesse ed entusiasmo. Eravamo in undici: tre editori, una ex editrice, un editrice junior, una grafica, due illustratrici, una libraia, una scrittrice, un architetto nonché organizzatore di eventi legati al libro e alla lettura.

Diletta aveva chiesto a ognuno di noi di portare un libro illustrato a cui si è stati, o si è, particolarmente legati (in senso positivo o negativo), e di utilizzarlo per presentarci al gruppo. Così è cominciata la serata: ognuno parlando agli altri di sé e del libro, o meglio: di sé attraverso il libro. I libri scelti sono stati diversissimi e veramente quello che ognuno ha detto varrebbe la pena di essere riportato, se ce ne fosse il tempo e lo spazio. È stato molto interessante ascoltare come le storie delle persone e dei libri si intrecciassero e come parlando della relazione privilegiata con il libro scelto balenassero ambienti, culture e abitudini familiari, inclinazioni personali, attitudini, gusti, desideri non solo dell’infanzia, ma tutt’ora molto vivi perché traghettati al presente. Ho detto “libri molto diversiâ€. Ve ne cito alcuni: dai classicissimi, come un Winnie –Poh e un Dottor Dolittle, editi entrambi da Garzanti,

winni-puh

a I giorni più belli, spaventoso libro edificante per giovinette anni Cinquanta, illustrato dalla celebre “Maria Piaâ€, che ha avuto su tutti un effetto a dir poco esilarante.

mariapia-cop

mariapia-interno

Da Un giorno nella vita di Cecilia Lardò, splendido volume Emme Edizioni, a Fiabe dell’Urss, donato da una nonna distratta a una bambina disneyana rimasta però folgorata dall’illustrazione d’oltre cortina.

lardo

fiabe-russe-cop

fiabe-russe-interno

Da un pop-up Hänsel e Gretel, che fra l’altro non vedevo da quando ero bambina e mi sono ricordata di avere posseduto (è stata una vera e propria agnizione…), al singolare Tom e Luc con parole di Renata Schiavocampo e immagini di Santa La Vella, a L’onda di Suzy Lee che utilizza un elemento concreto del libro come la piega centrale a fini narrativi (siamo in piena lezione munariana).

pop-up-hansel-e-gretel

tom-e-luc

suzi_lee

A Come i bambini vedono il mondo, raccolta di pensieri e disegni di bambini di tutto il mondo raccolti da Jella Lepman, fondatrice dell’Ibby, della Internationale Jugendbibliothek di Monaco, e del Premio Hans Christian Andersen (praticamente, ha fatto tutto lei; in uscita la sua autobiografia da Sinnos).

lepman

lepman-interno

Naturalmente ogni presentazione ha fatto immediatamente emergere numerosissime tematiche legate all’albo illustrato: dalla classica, “quando un libro si può dire per bambini?â€, “quando non lo è più?â€, “che relazione hanno i bambini con i libri?â€, “cosa li colpisce?â€, “è possibile per un adulto ricordare questa relazione e recuperarla, utilizzandola per capire cosa i bambini amano e cosa è importante che leggano/vedano?†“che cos’è un libro illustrato?†eccetera.
Su tutti questi argomenti, e anche su altri, si è discusso appassionatamente, e anche con grande divertimento e piacere, direi. La serata è stata riuscitissima. E siamo rimasti d’accordo di ritrovarci, fra un mese, l’undici maggio, per parlare di “libri senza paroleâ€. Adesso ognuno si metterà al lavoro per trovare qualcosa di interessante da sottoporre all’attenzione degli altri, su questo tema: libri, esperienze, conoscenze eccetera.
Detto questo… tutti quanti ti ringraziamo per averci passato questa idea senza la quale l’incontro di ieri non avrebbe avuto luogo. Poi ringraziamo Diletta, che ha fatto da tramite fra l’idea e la sua possibilità di diventare concreta. E infine Matteo Schubert, che ci ha ospitato nella sua bella e accogliente casa. Per quanto mi riguarda ringrazio tutte le persone che hanno partecipato, coi loro libri e le meringhe, le focaccine e i biscotti che hanno allietato la serata. Per me sono state, tutte, una grande, bella, vera sorpresa.

Giovanna Zoboli