ABC Cercasi… di Gwénola Carrère (Topipittori)

18 Marzo, 2009

Capita, quando leggo un album illustrato per la prima volta, che arrivata in fondo mi resti, oltre alle diverse emozioni legate alla storia o al piacere delle immagini, un fondo di “non capito”, qualcosa che, rimasto impastato alle pagine, mi dà la fastidiosa sensazione che mi sia sfuggito qualcosa. Allora ricomincio a leggerlo da capo, ben sapendo che spesso e quasi sempre questa fastidiosa sensazione è il campanello d’allarme di un album che ha qualcosa di prezioso da dirmi. Se alla fine della seconda lettura questa sensazione perdura, so che ho un album da analizzare.

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ABC cercasi… di Gwénola Carrère è la spassosa carrellata di una serie di annunci del tipo “cerco casa” “offro”, pubblicati da buffi animali. Niente di difficile da capire, a prima vista. Ciò nonostante alla fine della quarta lettura (e tutte attentissime) non ero ancora riuscita a trovare la chiave di volta dell’album. Nel frattempo in  mio soccorso erano arrivate due immagini molto precise.

La prima era una finestra aperta in un tardo pomeriggio estivo, quando l’aria tiepida trasporta di finestra in finestra i rumori interni delle case, l’acqua che cola nei lavandini, le voci delle televisioni accese, i piatti lavati e accatastati, il tintinnio dei bicchieri riposti, lo sciacquone dell’acqua di un bagno,  lo sbattere di un’anta d’armadio, insomma, tutti quei suoni privati, intimi come i gorgoglii del proprio corpo, che d’estate si riversano festosi sulla strada, annunciando a gran voce che tutto il mondo è diventato un’unica casa, e il vicino sconosciuto fratello consanguineo.
La seconda immagine veniva da Quasimodo: Ognuno sta solo sul cuor della terra trafitto da un raggio di sole…
Grazie a queste due immagini, alla quinta lettura avevo finalmente in mano la chiave del libro (una delle chiavi).

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ABC cercasi…, Gwénola Carrère, Topipittori 2008

In Abc Cercasi… giornale di annunci, personaggi diversi, che sembrano non conoscersi, pubblicano il loro personale desiderio.Alice, giovane tarantola sentimentale, cerca amici. Ama le cenette in compagnia. Nella pagina seguente Bruno, serpente boa, organizza cene il mercoledì sera, l’invito è aperto a tutti, nella terza pagina Carole, animatrice professionista, “dà vita alle vostre serate“. I personaggi sono collegati dal susseguirsi delle lettere, ma non solo. Quello che li collega è il concatenarsi dei bisogni: il desiderio di  ognuno sembra rispondere perfettamente al bisogno dell’altro. Se solo Alice, che cerca compagnia, potesse sentire l’invito di Bruno… e se alle cene di Bruno venisse ad animare la festa Carole! Come il mondo sarebbe perfetto.

Ma, AHIME’… le pagine che vengono girate sono, nella loro verticalità, altrettanti invalicabili muri. Se abitualmente l’album, pagina dopo pagina, dà il tromp d’oeil di un filo-continuo, di un’unità di tempo e spazio, qui si rivela per la sua terribile natura: ogni doppia pagina è un mondo a sé. Come su una medaglia a due facce, io posso stare per sempre guancia a guancia col principe dei miei sogni e non incontrarlo mai.

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ABC cercasi…, Gwénola Carrère, Topipittori 2008

Su questo primo livello di gioco l’autrice ne costruisce un altro, più sottile e complesso. Il bisogno di ognuno può essere risolto dal  bisogno di un altro (io cerco amici per cenette in compagnia/io amo organizzare cene), ma può anche essere la causa dell’arsura e dell’urgenza di un nuovo bisogno. E’ una lotta/equilibrio sociale.
Denis l’alce (immagine sopra) è un intellettuale, non c’è tv in casa sua, solo libri: cerca editore per il suo primo libro. Ma, nella pagina dopo, Emma lo scoiattolo cerca disperatamente una nuova casa perché i libri l’hanno rovinata: il suo albero-casa è in viaggio per la fabbrica della carta.

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ABC cercasi…, Gwénola Carrère, Topipittori 2008

Sembrava che l’assenza di televisione in casa dell’alce fosse buona cosa, ma i suoi libri hanno rovinato la vita allo scoiattolo. Allora? C’è una qualche denuncia morale sul consumo della carta? No (e in scelte come questa sta la differenza tra un album che fa “arte” e uno che fa “la morale”): nella pagina successiva siamo all’interno di una cartiera, Fanny, una formica operaia in tuta da lavoro, fa una piroetta e sogna di diventare ballerina: cerca scopritore di talenti.

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ABC cercasi…, Gwénola Carrère, Topipittori 2008

Siamo dentro il paradosso affascinante di questo caotico terzo millennio. Il libro ne è un ritratto perfetto. Nessuno è davvero responsabile del disastro degli altri, ognuno muovendosi crea danno e bellezza allo stesso tempo e ogni movimento, che piaccia o no,  porta una nuova possibilità di disastro e di salvezza. Siamo oltre il giudizio. Siamo alla deriva verso una nuova forma di estetica: il bello sgorga dal caos, dal disequilibrio, dalla varietà zoologica del nostro essere umani, con i nostri piccoli e grandi sogni, con la commovente bellezza della nostra solitudine ontologica. (Ognuno sta solo sul cuor della terra…)

Se Fanny la formica sogna di diventare ballerina, Gaia nella pagina dopo è una giraffa stella della danza che è stata investita da una macchina: cerca testimoni oculari del suo incidente stradale. Sogniamo le vite degli altri, mentre gli altri nel frattempo sognano che qualcuno testimoni il loro disastro.
La giraffa ingessata è una vittima? La pagina dopo ci spiazza di nuovo: Hassan, il vigile grida: GIRAFFA AL VOLANTE PERICOLO AMBULANTE. Vigile urbano offre lezioni di guida a prezzi imbattibili. Non ci sono vittime, né vincitori, non ci sono bisogni più vitali di altri, meno innocenti. Non c’è neppure il tempo, sembra, per poter costruire un sistema morale, ordinare una classifica. La solitudine dei personaggi trasforma ogni bisogno in un’urgenza, noi stessi voltando le pagine veniamo trascinati in un turbine.

Potete continuare da soli nella catena di sorprese caleidoscopiche che ci porterà alla lettera Z.Gwénola Carrère danza tra i personaggi e i loro annunci, fa lo slalom tra clacson e deserti, attraversa mari, e accarezza ogni superficie con la stessa immutata simpatia. Le  ampie superfici monocrome, che riprendono lo stile dell’illustrazione russa degli anni 20 (un tratto modernista decisamente pertinente al soggetto), senza ombre né profondità di campo, accentuano la simpatia democratica dell’autrice per ciascun elemento del disegno, ed escludono la possibilità di una scala di valori.

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ABC cercasi…, Gwénola Carrère, Topipittori 2008

L’ultima lettera è, all’ultimo momento, una lettera di salvezza. Zorro scrive: Alice, da quando ti ho incontrato, non ho più pace. Ti aspetto questa sera alla Trattoria degli Amici. Non mancare!
Il libro, che sembrava solcato da canyon invalicabili, ora diventa nuova cosa. Senza sapere come, l’annuncio della lettera A, di Alice, ha attraversato le pagine fino a Zorro, senza sapere come né dove, Zorro ha visto Alice, ha risposto al suo annuncio, ed ora è pronto a dichiarare
il suo amore con un mazzo di fiori.
La fine è un nuovo inizio, il libro proseguirà oltre il libro, realizzando forse tutti i desideri, creandone di nuovi. Non solo…

La fine ci riporta alla prima pagina e ci costringe a ripercorrere l’album con un nuovo sguardo. Ora tutto il libro è percorso da un nuovo fremito di festa e di speranza. Forse la giraffa ballerina troverà un testimone al suo incidente stradale, forse sarà proprio Igor il motociclista… partiranno in due per attraversare in moto gli Stati Uniti? O forse Igor darà un passaggio a Emma lo scoiattolo sfrattato, e finiranno per restare a vivere nel ranch di Jackie? Mille e una ipotesi che d’improvviso spianano la strada alla sensazione che tutta questa cacofonia di desideri è in realtà un’unica melodia: batte il tempo il desiderio, non importa quale, basta averne uno. Il tuo qual’è, lettore?

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ABC cercasi…, Gwénola Carrère, Topipittori 2008

Ancora due parole sulle risguardie: ricordate quando, a proposito dello storyboard, dicevoche possono essere decorative o contenere una riflessione sul libro? In questo caso Gwénola Carrère usa le prime due risguardie per introdurre la storia e per fare una riflessione di secondo grado sull’oggetto-libro. I personaggi protagonisti sono in fila per comprare lo spazio-annunci sul giornale. Il giornale si chiama ABC, proprio come il libro! Sono in fila dunque  per entrare nella loro stessa storia, e non sanno ancora, forse, che ne saranno protagonisti.

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ABC cercasi…, Gwénola Carrère, Topipittori 2008 (prime risguardie)

La pagina dei titoli lo conferma, i personaggi entrano in un libro disegnato che è lo stesso libro (giornale di annunci) che noi abbiamo tra le mani. C’è quindi un grado di realtà dato dalla risguardia che sta per venir perso: quando i personaggi entreranno nel libro saranno di carta, saranno nella finzione. Ma noi sappiamo che sono veri! Così veri che nella quarta di copertina bucano addirittura il cartone.

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ABC cercasi…, Gwénola Carrère, Topipittori 2008 (pagina titoli)

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ABC cercasi…, Gwénola Carrère, Topipittori 2008 (ultime risguardie)


Il libro ha vinto il primo premio al concorso internazionale coreano
CJ Picture Book Awards International Competition 2008.
Le tavole originali di Gwénola Carrère saranno esposte dal 19 al 29 maggio, Michel Lagarde 70, rue de la Folie Mèricourt, Parigi. (Edizione francese: ABC des petites annonces, Editions Thierry Magnier).

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ABC cercasi…, Gwénola Carrère, Topipittori 2008 (quarta di copertina)

12 Risposte per “ABC Cercasi… di Gwénola Carrère (Topipittori)”

  1. 1 giovanna
    18 Marzo, 2009 at 19:12

    Gloria ad Anna per questa bellissima recensione che approfondisce il senso del libro persino per chi l’ha avuto decine di mesi sotto gli occhi, in via di progetto.

  2. 2 Tullio
    18 Marzo, 2009 at 19:33

    “Amore a prima vista”

    W. Szymborska

    Sono entrambi convinti
    che un sentimento improvviso li unì.
    Bella è una tale certezza
    ma l’incertezza è più bella.
    Non conoscendosi, credono
    che non sia mai successo nulla fra loro.

    Ma che ne pensano le strade, le scale, i corridoi
    Dove da tempo potevano incrociarsi?
    Vorrei chiedere loro
    se non ricordano-
    una volta un faccia a faccia
    in qualche porta girevole?
    uno “scusi” nella ressa?
    un ” ha sbagliato numero” nella cornetta?
    – ma conosco la risposta.

    No, non ricordano.
    Li stupirebbe molto sapere
    che già da parecchio tempo
    il caso stava giocando con loro.
    Non ancora del tutto pronto
    a mutarsi per loro in destino,
    li avvicinava, li allontanava,
    gli tagliava la strada
    e soffocando una risata
    li scansava con un salto.

    Vi furono segni, segnali
    che importa se indecifrabili.
    Forse tre anni fa
    o lo scorso martedì
    una fogliolina volò via
    da una spalla a un’altra?

    Qualcosa fu perduto e qualcosa fu raccolto.
    Chissà, era forse la palla
    tra i cespugli dell’infanzia?
    Vi furono maniglie e campanelli
    su cui anzitempo
    un tocco si posava sopra un tocco.
    Valigie accostate nel deposito bagagli.

    Una notte forse lo stesso sogno,
    subito confuso al risveglio.
    Ogni inizio infatti
    è solo un seguito
    e il libro degli eventi
    è sempre aperto a metà.

    W. Szymborska

  3. 3 giovanna
    18 Marzo, 2009 at 19:50

    Non si sa se ci sia più da stupirsi per quello che viene fuori da questo sito, frequentatori compresi. O per il genio della Szymborska.

  4. 4 Anna Castagnoli
    18 Marzo, 2009 at 19:50

    Grazie Giovanna. Mi lusinga che vi sia piaciuta l’analisi. A me ha fatto impazzire il libro, è davvero strepitoso.

    @Tullio
    Tullio la poesia è sublime, come tutto quello che scrive la Szymborska, (donna per cui mi strapperei i capelli come un fan scatenato) e non so se si poteva trovare qualcosa di più adatto per descrivere il libro. Bastava quella! Altro che analisi… GRAZIE per aver completato il tutto con questa foglia caduta e bellissima.

  5. 5 paolo
    18 Marzo, 2009 at 19:53

    fortemente off topic

    ciao tullio,

    immagino che tu venga a bologna per la fiera.
    ma forse non sai che Wislawa Szymborska sarà a bologna il 27 marzo.

    ore 17, nell’Aula Magna di Santa Lucia, via
    Castiglione 36

    L’incontro è a cura di Andrea Ceccherelli, professore di Letteratura Polacca all’Università di Bologna, Jaros½aw Miko½ajewski, poeta e direttore dell’Istituto Polacco di Roma e Micha½ Rusinek, docente
    dell’Università Jagellonica di Cracovia.
    L’autrice leggerà alcune sue poesie, assieme all’attrice Tita Ruggeri.
    Interverrà Pietro Marchesani, traduttore italiano della poetessa,
    professore di Letteratura Polacca all’Università di Genova.
    In anteprima mondiale sarà proiettata un’intervista di Katarzyna Kolenda-Zaleska (TVN) a Woody Allen che parla di Wis½awa Szymborska.

    Ingresso libero fino a esaurimento posti.
    Quindi bisogna arrivare due ore prima.

  6. 6 Anna Castagnoli
    18 Marzo, 2009 at 19:56

    Non lo sapevo neanche io! Prolungherò il mio soggiorno bolognese, non la posso perdere.

  7. 7 juliana Bollini
    18 Marzo, 2009 at 22:01

    Anna:
    I don´t speak italiano, a little of english ,I speak Spanish. But I need to say to you: Congratulations! i lOVE YOUR POETIC WORK.big hugs, ( do you talkspanishor portuguese?)

  8. 8 tullio
    18 Marzo, 2009 at 22:42

    aggiungo anche un commento banale:
    peccato che nella traduzione si sia perso il legame tra gli animali e le lettere dell’alfabeto

  9. 9 tullio
    19 Marzo, 2009 at 9:39

    p.s.
    per la Szymborska mi sa che purtroppo non potrò esserci
    Anna potresti fare un Post speciale…

  10. 10 diletta
    19 Marzo, 2009 at 22:05

    incredibile quante cose si scoprono da certe riflessioni che nascono dai libri. sarà ancora più difficile scegliere il libro da portare al primo incontro del futuro gruppo di lettura milanese! quanto è lunga la strada per allenare lo sguardo.

  11. 11 Giorgia
    20 Marzo, 2009 at 10:10

    ciao anna! sono di nuovo io, Giorgia/sugarSenior (ancora indecisa sul da farsi)…
    comunque volevo farti vedere questa sezione del sito di Eric Carle, l’ho visto stamattina perchè ha illustrato la pagina di Google, e ho pensato subito al tuo blog, ti lascio il link perchè secondo me ti piace, spiega come lavora alle sue illustrazioni…
    ciao!

  12. 12 Giorgia
    20 Marzo, 2009 at 10:13

    ehmm… sì… ho dimenticato il link…

    http://www.eric-carle.com/photogallery.html