Gruppo di lettura album illustrato, un’idea da esportare
24 Febbraio, 2009Adorate i libri illustrati? Li comprate per voi e li leggete come fossero poesie? Perseguitate amici e parenti raccontando quanto è bravo questo o quell’illustratore? Bene! E’ ora di aprire un gruppo di lettura.
Il mio gruppo di lettura in una biblioteca per bambini barcellonese.
Vi racconto come funziona il gruppo in cui sono capitata qui a Barcellona con mia indicibile e sguazzante gioia. Il gruppo è composto da eterogenei amatori di libri per bambini: librai, editori, art-directors, maestre, una psicologa, un distributore di libri, io, un paio di aspiranti illustratrici, per dirvi i principali. Molti partecipanti sono ferratissimi in materia, altri, dilettanti. Il gruppo è nato da un’idea dei creatori di Tantagora, che è un laboratorio di lettura ad alta voce.
Funziona così:
Una volta al mese ci si riunisce dove si trova spazio, di solito sono biblioteche pubbliche che ci ospitano, altre volte librerie per bambini, più raramente case private (basta avere una buona dose di cuscini da buttare per terra). Ognuno porta uno o due album di cui ha voglia di parlare, non necessariamente in positivo. A turno ogni persona sfoglia davanti agli altri l’album, raccontando la storia o leggendola, e poi tutti insieme si criticano e si argomentano punti forti e debolezze dell’album in questione, il quale, dopo essere stato massacrato, prende il suo posto insieme agli altri al centro della tavola.
Alla fine si scelgono da due a quattro album (i migliori della giornata) e qualcuno è incaricato di farne una breve presentazione per il mese a venire. La presentazione viene pubblicata on-line sul sito di Tantagora, come consiglio di lettura. Parallelamente ogni persona durante l’anno è incaricata di fare uno studio approfondito su un illustratore storico, che verrà anch’esso pubblicato on-line (quest’anno abbiamo trovato una rivista di pedagogia che pubblicherà gli studi a puntate).
E’ facile organizzare un gruppo così e non è necessario partire in 30. Bastano due o tre persone e poi altre si aggregheranno. E’ divertente e utilissimo per creare e far crescere una cultura del libro illustrato. Cosa aspettate?
Se volete trovare altri appassionati per creare un gruppo di lettura album, andate a questo indirizzo del forum: Gruppi di lettura Album illustrato: compagni cercasi e scrivete due parole su chi siete e in che città vivete, si iniza così!
Leggi il resoconto del primo gruppo di lettura creato a Milano…
24 Febbraio, 2009 at 10:52
Ciao, cosa mi consigli/consigliate per crearne uno nella mia zona.
Non ho pubblicato ancora niente e mi piacerebbe aggregarmi…Ma se dovessi crearne uno mi sentirei, quantomeno imbarazzato. Ne conoscete nel nord/est Italia?
Che timidone che sono…
24 Febbraio, 2009 at 13:50
Bellissimo!
Conoscevo l’esistenza di gruppi di lettura di romanzi, ma non avevo mai pensato alla possibilità di crearne uno sull’album illustrato!
Sarebbe bellissimo poterne creare uno a Bologna, o magari esiste già ?
Grazie Anna per l’idea da esportare!
24 Febbraio, 2009 at 14:59
Quanto mi piacerebbe organizzare qualcosa del genere… ci penserò molto seriamente, grazie mille Anna!
24 Febbraio, 2009 at 15:01
uno dei miei sogni, e a cui in segreto lavoro.
24 Febbraio, 2009 at 15:29
Se volete apro un topic sul forum intitolato “gruppi di lettura album illustrato” e ognuno si accoda dicendo di che zona d’Italia è, così quando ci sono tre o quattro persone della stessa zona possono incontrarsi.
Ora lo faccio.
Per Mirko: non c’è bisogno che tu abbia pubblicato, basta che tu sia appassionato, curioso.
Per Cecilia: inizia a lavorarci alla luce del sole, che in segreto non serve molto! :-)
24 Febbraio, 2009 at 15:47
Fatto!
Andate a scrivere due righe su di voi e la vostra città qui:
Gruppi di lettura Album illustrato: compagni cercasi
24 Febbraio, 2009 at 19:39
come al solito, cara Anna, ci mette in contatto con ottime idee.
Mi viene fatto di ricollegare questa notizia con la recente discussione provocata dall’articolo di Angela dal Gobbo e con la diffusa (mi pare) insoddisfazione rispetto al ruolo della critica in Italia.
In altri tempi si sarebbe detto:
«riprendiamoci la critica!»
Molto interessante, poi, la composizione del suo gruppo di lettura.
Mi viene però da domandare se la presenza di persone che possono essere direttamente coinvolte nella produzione libraria non generi a volte imbarazzo (immagino che non sia facile dire in faccia all’editore o all’art director che l’ha fatto, “il tuo libro è pessimo per questo, questo e questo motivo”) o, ove manchi l’imbarazzo, possa urtare qualche sensibilità (per esempio, se qualcuno parlasse con eccessiva franchezza di un suo libro, come si sentirebbe?).
25 Febbraio, 2009 at 11:24
Io sono arrivata che il gruppo principale era già creato per cui non so dirvi come si sia creata questa atmosfera di totale franchezza, però stranamente la risposta alla tua domanda è no, caro Plumers.
Ad esempio è uscito un libro OQO con testo mio illustrato da Gabriel Pacheco e ne abbiamo tutti insieme criticato la ripetitività cromatica. Ed era presente una delle editrici OQO.
E’ come se ci divertissimo di più a trovare i difetti piuttosto che i pregi. Magari uno arriva dicendo “mi sono innamorata di questo libro, è fantastico per questo e quest’altro” e alla fine dell’incontro il libro è stato distrutto e la persona lo guarda in modo diverso, più critico. C’è molta libertà di espressione, l’atmosfera è rilassata, per cui il dialogo diventa davvero un confronto tra chi pensa una cosa e chi un’altra.
25 Febbraio, 2009 at 18:51
A bologna ne esistono diversi, alcuni sono più strutturati o accademici, altri più amatoriali. Ricordo di un gruppo di lettura accademico, fatto occupando il lunedì pomeriggio un’aula dell’accademia con il Prof. Faeti. Venivano da tutta Italia! Quelli più amatoriali sono quelli che preferisco ora, al pratello con vino e tanti buoni libri.
3 Marzo, 2009 at 10:10
UN CONSIGLIO SULLA BASE DELLA MIA ESPERIENZA è quello di provare a chiedere sostegno ad una libreria. Ciò può rendere le cose molto più semplici. Io a Torino, grazie alla collaborazione di una appassionata libraia ho organizzato un ciclo di incontri sul libro illustrato e per ora la saletta si è riempita di appassionati illustratori semplicemente con il passaparola. UN SECONDO CONSIGLIO è quello di cercare di “contagiare” anche i genitori dei futuri lettori. Credo sia doveroso cercare di entrare in contatto e avere molti scambi con i bambini per chi vuol fare illustrazione per l’infanzia. Dall’ esperienza del mio gruppo di lettura io traggo informazioni per una piccola bacheca che gestisco nell’asilo di mio figlio. Periodicamente propongo un libro e stimolo i genitori miei “colleghi” a portare i bimbi dove si fanno letture ad alta voce indicando date, luoghi e orari. Alcune mamme seguono i consigli e si sono mostrate entusiaste dell’iniziativa. Magari può servire a salvare un bambino da Cipì!
27 Agosto, 2014 at 12:22
Con qualche anno di ritardo anche la biblioteca “Cesare Pavese” di Felino raccoglie l’invito della mitica Anna Castagnoli che,a sua insaputa, è ispirazione e talvolta vero e proprio motore, di un posticino nella provincia di Parma dove gli albi illustrati vengono offerti e divorati. Grazie infinite Anna
4 Settembre, 2014 at 22:54
Ilaria ma che bellissima notizia!
Mi fa un immenso piacere, grazie per averlo riportato qui.