Blog (di nuovo!) in pausa.
25 Gennaio, 2009Scusatemi infinitamente, sono di nuovo in viaggio. Ci ritroviamo i primi di febbraio. 1000 sorry, I’m back on a trip. I’ll be back for the first days of february. Anna
dentro intorno a margine a capo del libro illustrato
Scusatemi infinitamente, sono di nuovo in viaggio. Ci ritroviamo i primi di febbraio. 1000 sorry, I’m back on a trip. I’ll be back for the first days of february. Anna
Bando originale concorso Compostela (in inglese) Traduzione italiana fatta dal gentilissimo Tullio sul suo blog Per chi: Chiunque, anche gruppi di persone. Cosa: Libro inedito. Testo, tre illustrazioni definitive e story-board. Scadenza: 28 febbraio 2009 Primo premio: 12.000 euro (anticipo dei diritti d’autore) e pubblicazione da parte di Kalandraka edizioni Bando concorso Moving Pixel Per […]
Nel post precedente abbiamo visto come nel libro La nuit du visiteur Benoît Jacques sceglie di fermare un momento della storia di Cappuccetto Rosso e di raccogliere in quel momento preciso tutta l’energia cinetica della fiaba.
ll libro inizia con una voce fuori dialogo che introduce la scena: E’ l’ora in cui il crepuscolo si stende dappertutto, Mère-Grand aspetta nella sua minuscola capanna Cappuccetto ritardatario che deve venire come tutti i venerdì.
Se nella fiaba originale Cappuccetto andava verso la nonna, qui c’è un contro-piano cinematografico: siamo in casa della nonna e aspettiamo Cappuccetto…
Dal 10 al 31 gennaio le tavole originali di Senza nome (Topi Pittori edizioni) insieme ad altri lavori originali di Valerio Vidali, saranno esposte nella Biblioteca comunale di Melegnano (Piazza delle Associazioni). Una mostra da non perdere! Spargete la voce. Guarda il blog di Valerio Vidali Per orari e informazioni supplementari SCARICA IL COMUNICATO STAMPA
La nuit du visiteur di Benoît Jacques ha vinto quest’anno il premio Baobab 2008, il più prestigioso premio francese per album illustrati.
Il libro gioca con la fiaba di Cappuccetto Rosso, e spero di riuscire a trasmettervi il profondo senso di sbalordimento e meraviglia che ho provato quando l’ho letto la prima volta: a differenza di altre libere interpretazioni, parodie, deviazioni, Benoît Jacques è riuscito a rubare alla fiaba di Cappuccetto Rosso qualcosa che io definirei il suo cardine, e su questo cardine ruota e resta fermo per 108 pagine, creando un crescendo parossistico, inquietante e divertentissimo…