Scioperi e feste

Carissimi lettori, sono bloccata in Francia a causa di uno sciopero dei controllori di volo: non mi lamento (!), ma vi devo domandare di pazientare fino a lunedi prossimo per vedere la seconda parte del video del nostro incontro a Bologna. Vi auguro delle belle feste!

Anna


Beatrix Potter

Le Figure dei Libri, storia di un blog (video dell’incontro a Bologna).

Carissimi, ecco le prima parte dell’incontro Le Figure dei Libri alla Fiera di Bologna 2012, nella sala Minuetto. Grazie infinite di aver partecipato e grazie anche a quelli che non sono riusciti ad entrare. La prossima settimana vi posterò la seconda parte.


Anna Castagnoli e Simone Rea accolgono i lettori de Le Figure dei Libri

Guarda la seconda parte del video…

Due note:

– Ringrazio di cuore Maribel Moreno per aver filmato l’incontro senza stancarsi un attimo e con fantastico istinto documentaristico.
– Una errata corrige: nel video dico che l’editore Coccole e Caccole ha organizzato il concorso, quando l’organizzatrice è l’Associazione Woman to be, e l’editore solo un partner invitato. Mi riferisco a questo episodio, conclusosi felicemente grazie alla collaborazione di tutti.

 


Un jeu: applicazione per iPad di Hervé Tullet

Una bella discussione sui libri digitali e le nuove applicazioni è nata nei commenti a questo post. Non potrò seguire il dibattito fino a martedì perché sono assente da Barcellona per qualche giorno, ma spero che continui. Discutete con passione ma senza litigare! :)
Lunedì andrà in onda la prima parte del video sul nostro incontro a Bologna.

Vi volevo postare anche questa applicazione di Hervé Tullet, uno dei più grandi illustratori francesi: sono tanti piccoli giochi che si possono fare, e trovo che il tutto abbia una bella poesia per la grazia degli accostamenti cromatici e delle forme semplici.


Ho il Mal d’estro. Piccolo concorso di cui sarò giurata

Aggiornamento 30 maggio:  IL CONCORSO E’ PROROGATO FINO ALL’8 GIUGNO (incluso).
Importante: le tavole devono essere TRE, di una pagina o di doppia pagina, come volete. 
La copertina: potete fare la copertina semplice (quello che si vede “davanti” al libro quando è chiuso) o la copertina con la quarta di copertina  inclusa (il dorso).
Per le pagine interne: una doppia pagina vale due solo se avete fatto due diverse illustrazioni per la pagina di destra e per quella di sinistra. Ma se la tavola è una grande illustrazione doppia, ovviamente vale uno.

L’Associazione culturale Mal d’estro, con sede in Puglia, indice un concorso e mi ha gentilmente chiesto di fare parte della loro giuria. Ho accettato volentieri.

LEGGI QUI IL BANDO COMPLETO
COSA:
Un progetto libro presentato così:
4 disegni, in bianco e nero o a colori, di cui: una copertina, due illustrazioni, piu lo storyboard del progetto di massimo 30 pagine (questo lo aggiungo io: lo storyboard potete presentarlo in vignette piccole su una pagina, se non sapete usare photoshop, ritagliate gli schizzi, riduceteli con una fotocopiatrice, e incollateli su una pagina, in bianco e nero o a colori, come preferite).
VINCITORE:
La pubblicazione del libro + 500 euro da considerarsi anticipo sui diritti di pubblicazione del libro.
All’autore (se totale) saranno corrisposte 10% di royalties e i diritti saranno ceduti all’Associazione Mal d’estro solo per due anni.
In caso di autore e illustratore separati, all’autore spetterà il 4% e all’illustratore il 6%.

La giuria selezionerà altresì una parte delle opere in concorso per una mostra collettiva che si terrà nel giorno della premiazione (alla quale cercherò di essere presente, se riusciamo a organizzare la premiazione nei giorni dopo il mio corso in Puglia, dunque week end 11/12 agosto). Per le opere selezionate sarà  richiesto l’invio del progetto completo in formato jpg RGB, con lato minore di almeno 20 cm a 300 dpi.
SECONDO PREMIO:
300 euro
SCADENZA: 30 maggio 2012

 


Cartolina dalla Fiera di Bologna 2012 / parte 2

Quest’anno non so se ero in forma io, o se era la Fiera a essere in forma, ma mi è sembrato che ci fosse un fermento nuovo rispetto agli ultimi anni. Non tanto in quantità di pubblico, quanto in qualità di cose sparse. Sarà che ringalluzzisce un po’ tutti sentire che l’editoria per ragazzi, anche senza l’aiuto della stampa (che anche quando prova a parlare di editoria italiana per ragazzi, si capisce che non sa di cosa parla), è in crescita del 2%, e funziona anche meglio dell’editoria per adulti, sarà che a furia di parlare di album illustrati su blog, riviste specialistiche, libri, si sta creando un sapere intorno all’album ogni anni più preciso ed esigente… fatto è che di belle cose ne ho viste proprio tante (anche di molto brutte, certo).

Lo stand della casa editrice Eli Readers

Ad esempio è stato un vero piacere essere invitata a conoscere la casa editrice Eli Readers dal suo direttore artistico Daniele Garbuglia. La casa editrice Eli Readers fa parte di quel gruppo di solito un po’ snobbato dai grandi illustratori che è l’editoria scolastica. Libri utili a imparare qualcosa, in questo caso una lingua. Non si sa perché, la scolastica, per tradizione, ha illustrazioni datate, stampe povere, impaginazioni e grafica delle peggiori. Invece Daniele Garbuglia ha voluto promuovere una collana di adattamenti linguistici (classici in versione ridotta con alcuni strumenti per praticare la lingua) di raffinatissimo gusto. Ha scelto con occhio infallibile alcuni dei migliori illustratori italiani e ha accolto le loro illustrazioni in un’impaginazione grafica gradevole e pulita (tra l’altro, tutti gli illustratori con cui ho parlato che hanno lavorato con Eli Readers, bisogna che si sappia, sono stati entusiasti della loro serietà e professionalità). Insomma, una casa editrice seria e ben diretta.

Bestiario accidentale, Guido Scarabottolo, Vànvere edizioni

Poi è nata Vànvere, di Stefania Camilli, una piccola ma già pungente casa editrice, che ha pubblicato come primo libro un grande album sugli animali, Bestiario Accidentale, illustrato da Scarabottolo. Prevede pochi ma ben pensati titoli all’anno e il prossimo sarà un libro fotografico pensato da e per i bambini. Ho ricevuto per posta, prima della Fiera, Bestiario Accidentale avvolto in un pacchetto decorato e una poesia di Fosco Maraini con cui Stefania Camilli spiega da dove viene il titolo della casa editrice:

Un giorno a urlapicchio

Ci sono giorni smègi e lombidiosi
col cielo drago e un fonzero gongruto,
ci sono meriggi gnàlidi e budriosi
che plògidan sul mondo infragelluto,
ma oggi è un giorno a zìmpagi e zirlecchi,
un giorno tutto gnocchi e timparlini,
le nuvole buzzìllano, i bernecchi
ludérchiano coi fèrnagi tra i pini; è un giorno per le vànvere, un festicchio
un giorno carmidioso e prodigièro,
è un giorno a contilegi, ad urlapicchio, in cui m’hai detto: “T’amo per davvero”.

Quando una casa editrice nasce con queste premesse cosa si può fare se non tifare per lei?

Classici per adulti illustrati, la collana di Principi e Principi

Si conferma e si ingrandisce l’offerta di classici per adulti illustrati. In Spagna è ormai un fenomeno consolidato da un paio d’anni e in grande espansione, e mi sono ripromessa di parlarvene presto. In Italia, tra i piccoli editori, sta pubblicando molti classici illustrati Principi e Principi. E’ interessante assistere al ritorno delle immagini nei romanzi dopo una pausa di un secolo. Interessante sarebbe capire a fondo il perché. Mi sembra che si vada sempre di più verso una nuova era dell’immagine, che sta a poco a poco prendendo il sopravvento sulla parola scritta. Mi viene in mente un futuro fatto di suoni, oralità e immagini, nuovi linguaggi.

Rosso come l’amore, di Valentina Mai, anche in versione per iPad, Kite edizioni

A proposito di nuovi linguaggi, ho assistito a una conferenza sui libri digitali e il futuro del libro: Le strategie di iPublish per utilizzare al meglio la tecnologia al fine di incrementare le vendite di eBooks (c’è anche un articolo abbastanza interessante su Internazionale di questo mese: Oltre l’ebook). In America il mercato del libri digitali e delle app è letteralmente esploso, solo nell’ultimo trimestre sono stati venduti 15,4 milioni di iPad. Secondo una ricerca dell’International Data Corporation l’iPad detiene il 54,7% del settore delle tavolette digitali. Anche Kindle di Amazon (di cui sono grande fan) cresce e prende una fetta di mercato del 16,8%.
Numeri che fanno riflettere e che mi danno l’idea di un’onda tsunamica che tra pochi anni si abbatterà sull’Europa lasciando vivi solo (secondo me) due tipi di editori: quelli che si sono impegnati già da ora a produrre e pensare contenuti per le tablet digitali, e che hanno capito come usare i nuovi social network (nella conferenza si insisteva molto su questo, oggi un editore americano che non è presente su facebook, twitter, che non sa promuovere i suoi libri su you tube, che non vende direttamente sul suo sito versioni digitali dei suoi libri, è destinato a scomparire in breve tempo) e gli editori che invece hanno investito sulla carta ma con un’idea precisissima di prodotto di altissima qualità e di nicchia.

ebook, litografia di Anna Castagnoli

In Italia mi sembra che pochi editori abbiano capito l’importanza dei social network: Topipittori, che ha fatto del suo blog un luogo di cultura raffinato e aperto a una pluralità di voci e testimonianze, forte anche su Facebook. Principi e Principi che cura un blog centrato sulla storia dell’illustrazione e l’attualità italiana in questo settore. E Logos che è veramente fortissima nella capacità di interloquire con i suoi lettori sui social network: concorsi, giochi e dialoghi quotidiani su Fecebook, i loro libri sempre promossi su you tube, etc. (Se ve ne vengono in mente altri, ditemelo).
C’è ancora, da parte dei grandi editori, l’idea che i social network siano roba da ragazzini, invece sono uno strumento potente e, se usato bene, anche capace di produrre cultura.

Parlavo di linguaggi perché penso che sia veramente riduttivo cercare di portare un libro in versione iPad dando al lettore la sensazione di sfogliare le pagine, anche se lo sforzo è comunque lodevole (tanto di cappello a una piccola casa editrice come Kite, che offre alcuni dei suoi libri in versione digitale). C’è un linguaggio nuovo che deve essere inventato da zero, un linguaggio che è in una zona ancora tutta da definire tra la staticità del libro e la velocità del cinema, tra la linearità della narrazione scritta e quella pluridirezionale del videogioco.
E’ un territorio inesplorato di incredibile fascino e mi vengono ciuffi di capelli bianchi quando sento ancora qualcuno dire “oh, ma l’odore della carta…Oh, ma le librerie…Oh, ma il riflesso del sole alla spiaggia…”. Se lo dice mia zia va bene, ma se lo dicono conferenzieri in pubblico (in questa Fiera l’ho sentito) mi si gela il sangue: davvero, non si può più dirlo. Siamo sulla soglia di una nuova era del pensiero, del linguaggio, delle relazioni sociali, cerchiamo di essere curiosi.

Continua…


Cartolina dalla Fiera di Bologna 2012 / parte 1

Il giorno prima di partire per la Fiera, prima di essere inghiottita dal suo turbine, mi sono venuti incontro, per caso, alcuni versi del poeta Kafavis, recitati da Filippo La Porta durante la trasmissione radiofonica Passioni :

«E se non puoi la vita che desideri
cerca almeno questo per quanto sta in te:
non sciuparla nel troppo commercio con
la gente
con troppe parole e in un viavai frenetico.
Non sciuparla portandola in giro
in balìa del quotidiano gioco balordo
degli incontri e degli inviti
fino a farne una stucchevole estranea».

Mi sono sembrati un viatico perfetto per una fiera e mi sono riproposta di seguirne il consiglio. Ha funzionato: mi sono goduta ogni singolo momento, ogni incontro, ogni sguardo; e il tempo, invece di scivolarmi via come gli anni scorsi, è stato largo e generoso. Ecco qualche immagine…

I lettori de Le Figure dei Libri ed io (al centro) in visita alla Mostra Illustratori

Qui sopra un momento della visita guidata alla Mostra Illustratori che ha seguito l‘incontro Le Figure dei Libri alla Sala Minuetto. L’incontro è stato spumeggiante: ad un certo punto abbiamo dovuto buttar fuori dalla sala sedie e tavoli per fare spazio alla ressa di illustratori che volevano assistere. Per chi non ci fosse riuscito, ho una sorpresa: abbiamo filmato l’incontro e presto metterò il video sul blog. (Ringrazio ancora l’organizzazione della Fiera per averci offerto una sala, e aver diffuso l’evento sul programma ufficiale).

I lettori de Le Figure dei Libri con Anna Castagnoli e Simone Rea alla riunione nella Sala Minuetto

Bello, sempre bello, incontrare amici che non si vedono tutto l’anno, o conoscerne di nuovi. Qui sotto tre bei momenti in compagnia di Sergio Ruzzier (notissimo illustratore italiano emigrato in America e squisita persona), di Gabriel Pacheco – con  Gabriel siamo scappati a mangiare una pizza fuori dalla fiera per poter parlare in tranquillità della nostra idea di illustrazione: ne è venuto fuori un prezioso dialogo su cosa è la metafora nell’album, ve ne parlerò. E infine un aperitivo in centro con la sempre splendente Elham Asadi, e Valeria Valenza – che ho incontrato per la prima volta ma che mi sembrava di conoscere da sempre.

Sergio Ruzzier mentre mi mostra un suo nuovo libro

Due tavole inedite di Gabrile Pacheco tra le briciole di pane

Da sinistra: Valeria Valenza, Anna Castagnoli e la sempre splendente Elham Asadi

E’ ormai diventato un rito il tè (che poi non beviamo mai) con Francesca Chessa, e lo scambio di oggetti e talismani portafortuna.

Francesca Chessa di spalle mentre guarda il book di un’illustratrice e i suoi regali portafortuna

A proposito di talismani, quest’anno non è mancato neppure il momento “tarocchi e oroscopo” all’affollato stand dei Topipittori


Durante la dedica del loro magnifico libro C’era una voce, Alessandra Berardi e Alessandro Gottardo offrivano dal vero l’esplosiva miscela del loro gemellaggio artistico: mentre Alessandro Gottardo (in arte Shout), con la sua sobria e raffinata eleganza dedicava libri ad occhi bassi, al suo fianco Alessandra Berardi raccoglieva informazioni sulle nostre ore di nascita, per indicarci percorsi tra le stelle.
Alessandro Gottardo e Alessandra Berardi firmano C’era una voce, bellissimo libro sulla creazione di cui vi parlerò presto.

E per restare ancora tra le carte e le stelle, vi racconto quest’altro aneddoto divertente: in Fiera fermavo molti illustratori per chiedere loro quali erano le loro carte preferite (per continuare la ricerca che abbiamo iniziato qui sulle carte migliori per disegnare). Fermo la bellissima Eva Montanari e le chiedo: Eva, quale è la tua carta preferita? E lei mi risponde seria: E’ il due di coppe.

Quest’anno l’ospite d’onore era il Portogallo, e una bella mostra allestita all’entrata accoglieva i visitatori.

Gli eventi, le conferenze, le mostre erano come sempre tanti e troppi, ma sono riuscita a non perdere le cose che mi interessavano di più.
– La presentazione di tre  nuovi libri sull’album illustrato: Ad occhi aperti, a cura di Hamelin, Albi illustrati di Marcella Terrusi, e Children’s Picturebooks: The Art of Visual Storytelling, di Martin Salisbury, di cui vi parlerò nei prossimi giorni. La bellissima mostra Ad occhi aperti organizzata da Hamelin per presentare il loro libro, dove pannelli didattici e lavori preparatori di illustri illustratori permettevano di capire le dinamiche dell’album illustrato: davvero pensata bene, e utile.

Qui sopra alcune immagini della mostra Ad occhi aperti, organizzata da Hamelin a Sala Borsa

La presentazione dello strepitoso La trilogia del limite di Suzy Lee, edito da Corraini, dove l’autrice spiega nel dettaglio la genesi dei suoi tre libri Mirror, L’onda e L’ombra (imperdibile).

Suzy Lee durante la presentazione del suo libro La trilogia del limite, edizioni Corraini

Le voci in Fiera girano presto, e quest’anno le due cose che erano sulla bocca di tutti in forma di raccomandazione (non devi perderlo! Non devi perderlo!) erano il grandissimo stupendissimo libro Raccontare gli alberi edito da Rizzoli e illustrato a 4 mani da Mauro Evangelista e Pia Valentinis (davvero uno dei libri più belli della fiera: le tavole originali del libro saranno in mostra al Palazzino di Parco Villa Ghigi, Bologna, dal 24 marzo al 15 aprile),

e lo stand dall’associazione SI (Some Institute of Picture book), che ogni anno promuove e pubblica opere dei migliori artisti per ragazzi coreani, in edizioni limitate, stampati su pregiatissime carte, oltre che promuovere corsi, studi e ricerche sull’album illustrato. Ecco due immagini…

Divertente è stata anche la prima “Asta silenziosa” organizzata da Ibby-Italia per trovare fondi. Io come una tonta ho avuto un attacco di sindrome di Calimero pensando che non mi avessero chiamata a partecipare, prima di scoprire che avevo solo dimenticato di aprire la mail di invito.
Molti illustratori italiani hanno dato una loro opera. L’asta funzionava così: a lato dell’opera, quotata un prezzo base (intorno ai 100 euro), c’era un foglio dove si poteva scrivere la propria offerta, affiancata da nome e indirizzo. Molte opere sono state vendute, il prezzo in alcuni casi è raddoppiato, altre sono rimeste acquistabili a prezzi interessantissimi, o invendute.
E la vostra fiera come è stata?

Due momenti della Silent Auction organizzata da Ibby

Continua…

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