Copertine di album illustrati

Il libro di Clara Button è stato pubblicato da Donzelli col titolo a Londra.

Realizzare una buona copertina è una delle sfide più difficili per un illustratore (e per un editore).
La copertina è come una porta illustrata. Se è bella, dà voglia di entrare.

Nell’attesa di dedicare più spazio all’argomento (in questi giorni, con la Fiera di Bologna alle porte, ho poco tempo da dedicare ai post), vi posto alcune copertine che mi piacciono particolarmente per la loro capacità di sintesi (cioè per la velocità con cui comunicano un messaggio), per l’armonia tra immagine e inserimento del testo nell’immagine (la grafica) e per la coerenza tra il tema del libro e l’atmosfera della copertina (stile). Sintesi narrativa, grafica, stile: sono, secondo me, i tre elementi fondamentali di una buona copertina di album illustrato. Il quarto elemento è ineffabile, ed è legato a quello che la copertina non dice: una buona copertina deve, infatti, dire non dicendo, sottrarre significato, dare il tanto che basta, stuzzicare: per invogliare ad aprire il libro.
Alcune di queste copertine sono attuali (quando sono attuali vi ho messo il link per trovare il libro su Amazon), altre più antiche.

 

 

 

 

 

Topipittori, Ninna nanna per una pecorella

 

Il libro di Kassel è stato pubblicato da Zoolibri col titolo Voglio il mio cappello!

 

Donzelli, La gigantesca piccola cosa

 

 

A buen paso, El actor

 

 

 

 

 

 

Topipittori, Libri!

 

Thierry Magnier, Un monde à l’envers

 

 

Orecchio acerbo, Isis

 

Orecchio Acerbo, Fortunatamente


Gli antenati dei mostri selvaggi di Sendak: una sfilata di mostri

Sto facendo una ricerca sui mostri per una mostra a cui sono stata invitata a partecipare, che vedrà 50 illustratori italiani interpretare i mostri dell’album di Maurice Sendak: Nel paese dei mostri selvaggi; album che quest’anno compie 50 anni dalla sua pubblicazione. La mostra sarà visitabile a Torino, dal 9 al 23 maggio, alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. La mostra, che vedrà anche la pubblicazione di un catalogo, è organizzata da Babalibri e Equilibri.

Vi posto qualche immagine raccolta per la mia ricerca iconografica. Non sono simpatici?

Valenciennes Alphonsus de Spina, La Forteresse de la foi. Francia, 15th century
Demon harassing St. John. Detttalgio. Huntington Library, HM 01104 f.14 c.1400-1415
Yale, Beinecke Rare Book and Manuscript Library. Beinecke MS 287, dettaglio of f. 80r. Hours, Use of Rome. Fine del 1400, Fiandre
La bestia dell’Apocalisse. Praga, Musée nat., Bibl., IV. B. 24, f. 69r. Jena Codex (tardo 1400)
Pierre Boaistuau (1500-1566), Histoires Prodigieuses
1450 c.,  Museum Meermanno, l’Aia
Morbidus and the sea monster, Jean of Wavrin, Recueil des croniques d’Engleterre c.1470-1480.
Guillaume de Digulleville, Pèlerinage de vie humaine. France (Rennes), XV secolo
Bibliothèque nationale de France, Secrets de l’histoire naturelle (France, c. 1480-1485). Robinet Testard
Bibliothèque nationale de France, Ethiopia, Secrets de l’histoire naturelle (France, c. 1480-1485). Robinet Testard
Lucifer-with Devils Fr 1450-70 MS Douce 134 Bodl. Lib.
Hellmouth, Master of Catherine of Cleves, Manoscritto Arenberg Hours, (Hours of Catherine of Cleves) 1440
Hellmouth, Master of Catherine of Cleves, Manoscritto Arenberg Hours, (Hours of Catherine of Cleves) 1440
Il libro del diavolo, Codex Gigas, XIII secolo
Non sono riuscita a trovare la fonte, ma era troppo simpatico per non sfilare con gli altri…

Fiera di Bologna: appuntamenti editori + Mini-gioco “Racconta la tua fiera” + Lettera di Orecchio Acerbo


PREMESSA:

Tra una decina di giorni inizia Il Salone del libro di ragazzi di Bologna (da lunedì 25 marzo al 28). Il programma degli eventi e degli incontri non è ancora attualizzato sul sito, ma lo sarà a breve. Appena lo pubblicheranno vi darà l’appuntamento consueto con Le Figure dei Libri.
Non tutti gli editori ricevono in fiera, come spiegano bene gli editori di Orecchio Acerbo nella lettera di seguito pubblicata: la Fiera è principalmente un luogo dove gli editori si scambiano e vendono i diritti dei libri a livello internazionale (lavoro preziosissimo anche per noi illustratori).
Alcuni editori italiani ricevono, ma bisogna scrivere un paio di mesi primi o sperare nella botta di fortuna di un incontro improvvisato in fiera. Alcuni editori stranieri (soprattutto europei) ricevono anche senza appuntamento previo, basta passare allo stand e chiedere gentilmente se hanno tempo per un appuntamento (sul Forum, se funzionasse, c’era un topic che indicava quali…Sto aspettando che lo aggiustino).
Per me la Fiera è il luogo per eccellenza dove incontrare amici, farsene di nuovi, scambiarsi idee, sensazioni, discorsi appassionati sull’illustrazione, prendere contatti importanti per il lavoro, mangiare un panino al sole, vedere le novità di tutto il mondo e spettegolare sulla Mostra Illustratori (la selezione genera sempre inevitabili, divertentissime, agguerrite discussioni). La Fiera di Bologna è un vero e proprio bagno nell’attualità dell’illustrazione internazionale, dove di solito sguazzo come un pesce ubriaco e felice.
Quest’anno la Fiera  festeggia il 50esimo anno di vita, e ci saranno appuntamenti e conferenze a non finire.
Vi invito a leggere qualche post per prepararvi alla Fiera:

– 5 NON CONSIGLI PER PRESENTARSI AGLI EDITORI
IL PORTFOLIO, IL BOOK, LA CARTELLINA, COME PRESENTARE IL PROPRIO LAVORO?
e potete spulciare anche la categoria SALONI DEL LIBRO

Quest’anno voglio rilanciare il gioco RACCONTA LA TUA FIERA: trovate i racconti vincitori della scorsa edizione su questo post.

MINI-GIOCO RACCONTA LA TUA FIERA (Bologna 2013):
Come si partecipa:
Invia un racconto di massimo 2000 caratteri spazi inclusi
+
una foto rappresentativa della tua fiera di Bologna (72 dpi 400 pixel di larghezza) alla mail:
lefiguredeilibri(at)gmail.com con oggetto “Racconta la tua fiera”.
Scadenza: 7 aprile ore 24
Saranno scelti da me i 5 racconti (a mio gusto) più interessanti e personali e saranno pubblicati su LeFiguredelibri entro il 14 aprile.
Nota: secondo la preferenza dei vincitori i racconti potranno essere pubblicati con nome o anonimi.

LETTERA DI ORECCHIO ACERBO AGLI ILLUSTRATORI SU COME PREFERISCONO RICEVERE MATERIALE:

Orecchio Acerbo Editore
CONSIGLIO – FIERA DI BOLOGNA – illustratori e autori

Gentili nostri lettori,
visto che la Fiera si avvicina e abbiamo ricevuto molte richieste di appuntamento, vorremmo consigliarvi la strada migliore per sottoporci i vostri lavori.
In Fiera come ogni anno in moltissimi passeranno al nostro stand anche solo per buttare un occhio o lasciare del proprio materiale. Tutti sarete sempre i benvenuti, ma purtroppo valutare i lavori dei singoli non ci è possibile.
Quindi, visto che molti propongono materiali anche ricercati in Fiera, spendendo tempo e denaro nelle copie cartacee questi sono i consigli della Redazione, che potrebbero indirizzarvi sia per la Fiera che per il futuro:
1- ci è più facile valutare progetti completi, sia testo che immagini, i singoli illustratori, seppur bravi, senza la presentazione di un progetto difficilmente si riesce a considerarli, questo perchè pubblichiamo pochi libri l’anno, ma molto mirati. Non abbiamo testi in esubero da assegnare.
2- In Fiera gli appuntamenti degli editori sono volti all’incontro con le case editrici straniere, quindi l’attenzione per le proposte dirette non sarà garantita. Ma visto che l’archivio degli ultimi mesi in redazione è stato smaltito, consigliamo di passare per il nostro stand, vedere e toccare con mano le nostre pubblicazioni, ragionare su un progetto in linea con ciò che finora abbiamo proposto, e spedirlo via e-mail (redazione.orecchioacerbo@gmail.com) in formato pdf, testo e immagini affiancate.
3- Ci è impossibile rispondere a tutte le email delle proposte, ma questo non vuol dire che non le visioniamo, in caso fossimo interessati saremo noi a contattarvi, magari chiedendo più informazioni o altri progetti da visionare
4- Non ce la siamo mai sentita di giudicare i lavori, perchè è lontana da noi l’idea di poter dare pareri oggettivi sui materiali inviati. Ci limitiamo a considerarli nella nostra ottica editoriale. Conviene quindi cercare di abbracciarla per potersi orientare nello stesso senso. Considerando anche ciò che noi abbiamo già pubblicato e che quindi non ripeteremo in futuro.

Ci teniamo a ringraziare tutti quei disegnatori e autori, navigati o meno, che ogni giorno dedicano del tempo a spedire il materiale, a ragionare per presentarlo, a riflettere sul modo di proporsi. Tutti colori che attendono risposte alle email aggiornando la posta o chi semplicemente pensa a Orecchio acerbo come una realtà in cui rispecchiarsi.
Grazie,

Un saluto dalla redazione.


A la Orilla del Viento, XVII bando di concorso per albi illustrati (2013)

I bandi dei nostri concorsi preferiti ci ricordano di come scorre il tempo e che è già ora di rimetterci in gioco, magari con quel progetto che abbiamo lì nel cassetto.

Ecco per voi la traduzione del XVII bando del concorso per albi illustrati A la Orilla del Viento, praticamente immutato eccenzion fatta per l’immagine-icona che quest’anno è opera della vincitrice della scorsa edizione, la veneziana Daniela Iride Murgia, di cui trovate qui l’intervista fatta a caldo dopo la bellissima notizia della sua vittoria.

Per promuovere lo sviluppo di opere letterarie e visive per bambini e giovani e diffondere attraverso le sue sedi in America Latina il lavoro dei migliori autori e illustratori provenienti da tutte le latitudini, il Fondo de Cultura Económica indice il XVII Concorso per la creazione di albi illustrati “A la Orilla del Viento”.

Cosa: il prototipo completo di un albo illustrato. Il tema è libero.
Scadenza
: le ore 18 del 30 agosto 2013
Premio
: 150.000 pesos messicani (circa 8.700 euro) come anticipo sui diritti d’autore della pubblicazione del libro nella collana Los Especiales de A la Orilla de Viento .

I risultati del concorso saranno annunciati il 31 ottobre 2013 sul sito: www.fondodeculturaeconomica.com
Considerazioni aggiuntive
: i prototipi non saranno restituiti, NON devono venir inviate le illustrazioni originali.

Pdf del bando

Traduzione del bando:

Regolamento:
1
. Possono partecipare autori e illustratori adulti di qualsiasi nazionalità, luogo di origine e residenza, con una o più opere, a condizione che la proposta sia scritta in spagnolo. Sono esclusi i dipendenti del Fondo de Cultura Economica. I lavori devono essere inediti e non possono partecipare contemporaneamente ad altri concorsi. Possono essere presentati da uno o più scrittori e illustratori.

2. Il progetto presentato dovrà essere un albo illustrato, un libro in cui viene raccontata la storia attraverso immagini e testo in modo che si completino o siano strettamente connessi. Saranno accettate anche storie narrate esclusivamente per immagini, ma saranno esclusi progetti senza illustrazioni.
Si consiglia di visionare i progetti pubblicati nella nostra collezione Los Especiales de A la Orilla del Viento.
Non saranno ammessi i libri pop up, le grafic novel e i libri da colorare.

3. Il tema, il formato dell’albo e la tecnica di realizzazione sono liberi. La lunghezza massima del lavoro è di 48 pagine.

4. Il progetto del libro deve essere presentato in un prototipo realizzato con riproduzioni degli originali definitivi di testo e illustrazioni impaginati insieme. Il prototipo può essere presentato con una rilegatura semplice. Non saranno accettati modelli di opere incomplete. Il progetto deve essere firmato con uno pseudonimo e non può comprendere schizzi o riferimenti al nome dell’autore.

5. I dati personali del partecipante devono essere inseriti in una busta sigillata contenente nome, indirizzo, telefono ed e-mail. Fuori dalla busta dovrà essere scritto il titolo del lavoro e gli pseudonimi usati per firmarlo.

6. In nessun caso verranno restituiti i prototipi, quindi non devono essere inviate opere originali, ma solo riproduzioni.

7. Il materiale deve essere inviato al seguente indirizzo:

XVI Concurso de Álbum Ilustrado A la Orilla del Viento
Libros para Niños y Jóvenes
Fondo de Cultura Económica
Carretera Picacho Ajusco 227,
Col. Bosques del Pedregal, Tlalpan,
C. P. 14738, México, D. F.

I concorrenti provenienti da Argentina, Brasile, Colombia, Cile, Spagna, Stati Uniti, America Centrale, Perù e Venezuela possono consegnare i progetti direttamente nelle sedi di EGF in questi paesi, il cui indirizzo a fondo pagina. Sui progetti dovranno specificare XVI Concurso de Álbum Ilustrado A la Orilla del Viento.

8. Il presente invito è aperto dalla data di pubblicazione e fino alle ore 18 del 30 agosto 2013. Non verranno accettate le opere pervenute oltre tale data. Farà fede il timbro postale.

9. La giuria sarà composta da persone di riconosciuta levatura nel settore della letteratura per l’infanzia. L’identità dei suoi membri rimarrà riservata e sarà resa nota alla data di pubblicazione dei risultati. La loro decisione è inappellabile e potranno decidere l’annullamento del premio.

10. Il premio, uno e indivisibile, sarà di Mex$ 150.000 in anticipo di royalties e la pubblicazione dell’opera nella collezione Los Especiales de A la Orilla del Viento.

11. I risultati del concorso saranno pubblicati il 31 ottobre 2013 sul sito: www.fondodeculturaeconomica.com.
La partecipazione a questo Concorso implica la conoscenza e l’accettazione di queste regole.

Per ulteriori informazioni contattare telefonicamente il: (52 55) 5449 1880 e 5449 1882
o scrivere a asistente.obrasninos@fondodeculturaeconomica.com


Pippilotta Viktualia Rullgardina Succiamenta Efraisilla Calzelunghe

Ci sono persone e accadimenti senza i quali la nostra vita sarebbe stata profondamente diversa. La nostra vita, ma soprattutto la nostra identità, quel complesso sistema di tratti e sensazioni che ogni giorno orienta il nostro modo di percepire le cose che accadono, e interpretarle. Per me una di queste persone è stata Pippi.

Pippi moves in, Astrid Lindgren e Ingrid Vang Nyman, Drawn and Quarterly 2012
(versione originale: 1957)

Pippi è un tipo di personaggio che non ha paralleli nella letteratura per ragazzi (forse solo Tom Sawyer potrebbe prenderla a braccetto). Non è una bambina ribelle. Mi hanno sempre annoiata i bambini ribelli, burattini, come i bambini modello, di una visione stereotipata della realtà.
Pippi non è una bambina ribelle, è una bambina creativa. Quello che le interessa è penetrare la logica delle cose, per capirla e metterne alla prova il senso e l’utilità.
Se libera una tigre dalla gabbia, dopo aver constatato che è veramente aggressiva, ce la rimette dentro spingendola sul sedere e dicendole: “Ora entri qui per calmarti un po’…”.
Pippi non vuole sovvertire le regole del sistema, semplicemente si rifiuta di accettare acriticamente la loro logica. Vuole testarla.

Fa finta di non capire. Non capisce perché la maestra le chieda qualcosa che sa già (in effetti…).

Non capisce perché si debba stare sopra il banco e non sotto. Entra in un negozio per rispondere a una domanda esposta in vetrina come pubblicità. A volte fa la tonta, a volte sembra una marziana appena sbarcata sulla terra.
Fa tutto a modo suo e se viene ripresa chiede: perché non posso fare così? Certo che posso fare così! (Sotto-testo: dove è scritto? Chi lo ha deciso? Chi è arbitro migliore di me?).
Pippi gioca costantemente a lato delle regole convenzionali del funzionamento della società, colpendole nel loro unico tallone d’Achille: la logica. E le mette in scacco. Perché la logica è qualcosa che precede la morale: quando la logica fa cilecca, viene fuori tutta l’arbitrarietà che vi era costruita sopra (come un palazzo montato su fondamenta che si credevano solide perché consolidate dall’uso, e non lo erano).


La cosa straordinaria di Pippi è che è del tutto consapevole del suo gioco: nel suo gioco c’è ironia. Questo me la faceva amare più di tutto. Non erano i giochi e le trovate paradossali che inventava ogni giorno che me la facevano amare, ma quella luce negli occhi, quel lampo di genio che in un battibaleno trovava sempre la falla nel sistema.
L’ironia è la capacità di prendere distanza dalle cose, per osservare come funzionano, per decidere liberamente come mettercisi in relazione. Non è sarcasmo. Non è provocazione. Pippi è un tipo ironico.
Quello che rivendica Pippi non è il non voler prender parte al gioco sociale così come lo hanno deciso gli altri, per principio, o perché sia sbagliato a-priori; Pippi rifiuta di prenderne parte per ragioni che non sono le sue, sentite da lei in modo personale, unico, originale.


Quando scopre che a scuola danno le vacanze, e che senza scuola non ci sono vacanze, decide che allora potrebbe essere molto interessante andare a scuola (paradosso!).

Ogni bambino si sente così: unico. Ogni bambino fa ingresso per la prima volta nel mondo, e passa i primi anni della sua vita a capire come funzionano le cose, ad essere forzato (più o meno) ad accettare come funzionano. Un bambino creativo è un bambino che sente di poter avere un margine di libertà per portare nel mondo qualcosa di suo, di unico, e che grazie a questo apporto originale, ciò che è granitico può diventare malleabile.

Annika e Tommy sono invece due bambini poco creativi, che danno per scontato che tutto è come è e non può cambiare. Si fidano della logica appresa senza metterla in discussione.

Verso questi due piccoli sparring partner (che rappresentano i bambini normali contrapposti al caso speciale di Pippi), Pippi ha una vocazione pedagogica.
Quando Pippi inventa il gioco del Trovacose (chiunque trova qualcosa ha vinto), per un po’, invita Annika e Tommy a tirar su cose senza valore o impossibili da prendere: un signore sdraiato, una lattina vuota…

Ma quando alla fine della giornata Pippi porta Annika e Tommy nel buco dell’albero, dove aveva nascosto regali preziosi, si capisce (io lo capivo già a 8 anni!) che quella lunga giornata era servita a insegnare ad Annika e Tommy a vedere le cose diversamente. Era con ironia che Pippi voleva tirar su un signore, era con ironia che pretendeva di essere felice per aver trovato una lattina per terra. Pippi non voleva modificare il grado di valore delle cose, suggeriva solo di provare a muoversi in modo diverso dentro quella scala di valori, per vedere cosa poteva succedere.

Questa capacità di testare la logica delle cose non mette in discussione solo la realtà esterna e gli altri: Pippi chiede a se stessa la stessa duttilità:
quando vuole fare la barca e cade tutta intera nella pozzanghera, dice: “allora giochiamo che ero un sottomarino”.
Un bambino creativo (un bambino felice) è un bambino capace di capire quando si può provare a forzare la realtà esterna, e quando invece è meglio cambiare la visione che si ha di essa. Pippi non è mai rigida.
Non ha mai, in nessun momento, un’idea predeterminata di come le cose dovrebbero essere (come invece hanno molti protagonisti della letteratura per ragazzi contemporanea: vedi il barbosissimo maghetto).

Il vero valore della creatività non è quello di produrre opere, ma quello di produrre realtà, pensiero, mondo.
Quello che mi ha insegnato Pippi è quel passo indietro rispetto a tutto quello che accade, necessario per porsi ogni volta la domanda: perché così e non in un altro modo? e trovare una risposta ogni volta adeguata (mai la stessa!).
Una grande lezione di vita: filosofica, politica, lirica.

Nella collana Enfant dell’editore di comic Drawn and Quarterly è stato riedito nel 2012 il fumetto originale del 1957: Pippi moves in!, dove la storia di Astrid Lindgren è magistralmente illustrata dalla svedese Ingrid Vang Nyman. I fumetti sono stati restaurati e ricolorati da Bjorn Hedlund. La traduzioine dallo svedese all’inglese è di Tiina Nunnally.

In Italia, Pippi a fumetti era stato edito da Mondadori, ma, salvo errori, mi sembra fuori catalogo. Potete trovare 5 copie della nuova versione  inglese Pippi moves in  su Amazon italia a 10 euro. Su Amazon coUK ne trovate quante volete. La copertina è cartonata.

Pippi Moves In!
Astrid Lindgren
Il comic del 1957 riedito e restaurato
10, 04 Euro

Il forum è momentaneamente fuori uso

Carissimi,

il forum delle Figure dei Libri, ve ne sarete accorti, è fuori uso da qualche giorno. Questa settimana cerco di capire cosa ha e come aggiustarlo.
E’ da un po’ di tempo che il server mi dà problemi, probabilmente per via del forte aumento di traffico non compatibile con lo spazio di memoria a cui sono abbonata. Cercherò di sistemare tutto al più presto.